La strana indecisione di Cellino

La strana indecisione di Cellino

Notizia di oggi che il presidente del Brescia Cellino, dopo mesi di accuse pesanti verso chi lavorava per tentare di tornare a giocare, abbia cambiato idea e sia d’accordo con la maggioranza che ha intenzione di far ripartire la stagione. La redazione di Tuttomercatoweb ha ricostruito la cronistoria del “Cellino-pensiero” durante lo stop, ed è quantomeno curioso come il patron del Brescia abbia cambiato idea dopo aver aggredito duramente sia altri presidenti che alcune istituzioni sportive. Riportiamo alcune di queste dichiarazioni:

Primo marzo: “È stato falsato il campionato per l’ennesima volta. Sono abbastanza disgustato e preferisco non aggiungere altro”.

Ventidue marzo: -Contro Lotito“Se vuole questo maledetto scudetto se lo prenda pure”;  “Ma quale ripresa, ma quale stagione da concludere. Non bisogna pensare a quando si ricomincia, ma se si sopravvive. E se parliamo di calcio, tutto deve essere spostato alla prossima stagione. Realismo, signori. Questa è la peste”.

Due aprile: “Se ci costringono a riprendere, sono disposto a non schierare la squadra e perdere tutte le partite a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più”.

Dodici aprile: “Ribadisco che se si riprenderà a giocare io non schiererò la squadra”;  “Lotito vuol tornare a giocare? Raglio d’asino non giunge in Paradiso, si dice: io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato”, poi attacca Gravina: “Vada meno in TV e controlli meglio i conti delle società”.

Le dichiarazioni continuano con la stessa convinzione fino al termine di aprile, nonostante il 21 dello stesso mese i presidenti della Serie A abbiano votato all’unanimità per il tentativo di riprendere la stagione. Cellino compreso.

Dieci maggio: “Ho cambiato idea, bisogna riportare altrimenti il calcio fallisce”. ( In un’intervista rilasciata alla Repubblica).

 

 


Per tutte le NEWS del giorno in tempo reale clicca qui – LIVE


Ascolta il nostro podcast!

Ascolta l’intervista esclusiva al procuratore sportivo Alessandro Canovi!




Inter, si avvicina Tonali, si pensa ad un prestito con obbligo di riscatto

Inter, si avvicina Tonali, si pensa ad un prestito con obbligo di riscatto

Ormai da settimane si parla su tutti i giornali dell’interesse di numerose big italiane e straniere nei confronti di Sandro Tonali, talento cristallino classe 2000 in forza al Brescia; negli ultimi giorni è arrivata anche la sponsorizzazione di Totti, che lo considera uno dei migliori prospetti del panorama europeo. Questa mattina l’edizione odierna del Corriere dello Sport riporta come l’Inter stia tentando di anticipare la concorrenza di Juventus, Napoli, Milan e PSG; intanto Cellino gongola e attende che si scateni un’asta ed a parità di offerte lascerà sostanzialmente il giocatore nella posizione di scegliere arbitrariamente il proprio futuro. L’ Inter ha ottenuto il gradimento del ragazzo e si prepara a formalizzare un’offerta molto simile a quella che l’estate scorsa ha permesso di vestire Barella  di nerazzurro: prestito con obbligo di riscatto e l’inserimento di vari bonus legati alle presenze del calciatore. La proposta è chiaramente volta ad evitare di sborsare i 50 milioni cash che chiede Cellino, rimandando il pagamento completo del giocatore alla prossima stagione. L’ Inter mette al freccia, vedremo se arriverà una contromossa delle altre concorrenti.

 


Per tutte le NEWS del giorno in tempo reale clicca qui – LIVE


Ascolta il nostro podcast!

Ascolta l’intervista esclusiva al procuratore sportivo Alessandro Canovi!




Gravina: “Non ucciderò il calcio”. Lega, sollecitazioni al Governo

Non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro“: così il presidente della Figc, Gabriele Gravina intervenendo a un meeting online organizzato dall’Ascoli Calcio.

No allo stop

Mi auguro che il mondo del calcio, che ha un impatto altamente sociale nel nostro Paese, possa ripartire con minori individualismi. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con ‘è finita’ dico che, finché sarò presidente della FIGC, non firmerò mai per il blocco dei campionati. Io sto tutelando gli interessi di tutti, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati, allenatori, staff tecnici e addetti ai lavori, ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti”.

Danni economici

“Il tempo lavora a nostro favore, il danno economico è diviso per categorie: con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro, se si dovesse giocare a porte chiuse la perdita sarebbe di 300 milioni, se si ripartisse a porte aperte la perdita ammonterebbe a 100-150 milioni, anche se quest’ultima ipotesi non è percorribile”.

Le conseguenze

“Noi abbiamo forti responsabilità contrattuali verso partner e istituzioni internazionali, Uefa, Fifa. In Francia – le parole di Gravina – è il Governo che ha stabilito ciò che doveva fare la Federazione. Il Paris Saint Germain, ad esempio, ha detto subito di aver perso 200 milioni dopo l’annuncio della chiusura del campionato ed al momento non sa se riuscirà a partecipare alle coppe europee. E anche i club della Ligue 2 hanno deciso di presentare proposte alternative. Vi immaginate quanti contenziosi dovremmo affrontare in caso di stop? Chi viene promosso? Chi retrocede? Quali diritti andremo a calpestare? Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole“. “Sento dire che dobbiamo aspettare il contagio 0 e il vaccino. In questo modo in pratica ci stanno dicendo che non potremo disputare neanche il campionato 2020/2021 – ha aggiunto il n.1 della Figc – Quando sarà pronto il vaccino? Quando sarà disponibile? C’è differenza tra il gioco del pallone nelle piazzette e negli oratori e l’industria calcio, che è un’altra cosa. Ai calciatori con famiglie cosa diremo? Che magari per i prossimi 2-3 anni dovranno cambiare mestiere?”.

Play-off e play-out: la proposta di Gravina

Gravina ha invitato a una riflessione: “non è il caso di fare una riforma, intesa come modalità di sviluppo sostenibile e non solo per quanto riguarda il format playoff/playout? – le sue parole – E’ questo il tema su cui dobbiamo concentrarci: siamo gli unici in Europa ad avere cento squadre professionistiche e non si possono più sostenere. Questa è la mia progettualità e lo dico da imprenditore, non da politico; sono portato a fare i calcoli ed a capire le criticità delle Leghe. Il vero imprenditore deve alzare l’asticella della qualità”.

Intanto è atteso per oggi l’invio, da parte della Lega Serie A, di un comunicato dei club del massimo campionato all’indirizzo del governo per chiedere date certe sulla ripresa. Tuttosport fa il punto anzitutto sui motivi per cui non è arrivato già nella giornata di ieri: alcune società, a partire da Inter e Juventus, avrebbero infatti giudicato troppo pesanti i toni della prima versione del comunicato. Dopo la discussione informale di oggi, la Lega Calcio ne riparlerà in videoconferenza oggi, con l’obiettivo di arrivare a un documento che metta d’accordo tutti, ma la vera discussione ci sarà nell’assemblea odierna. L’obiettivo è quello di coinvolgere l’esecutivo e superare un eventuale scontro frontale. Ma non solo. Cellino e Cairo, infatti, sarebbero tornati a puntare i piedi, contrari alla ripartenza immediata del campionato di calcio. La maggioranza delle squadre resta per il sì e siamo ancora lontani dal rapporto di forze ipotizzato/auspicato dal ministro Spadafora, ma il fronte dell’unanimità è ancora lontano da raggiungere.

Per tutte le NEWS del giorno in tempo reale clicca qui – LIVE

 

Ascolta il nostro podcast!

Ascolta l’intervista esclusiva al procuratore sportivo Alessandro Canovi!

 




Inter in pole per Tonali: sostituirà Brozovic?

 Il Corriere dello Sport oggi in edicola fa il punto su Sandro Tonali, regista del Brescia. E’ uno dei migliori talenti del calcio che verrà e per lui Massimo Cellino, presidente delle Rondinelle, continua a non far sconti: 50 milioni di euro. Secondo il giornale in pole position c’è adesso l’Inter che non arriverà a quella cifra ma che ha Tonali come primo obiettivo. Potrebbe cedere o spostare Marcelo Brozovic come mezzala e mettere il bresciano in cabina di regia al fianco di Sensi e Barella. L’Inter, sul piatto, per convincere il giocatore, può mettere un maggior minutaggio rispetto a quello che magari potrebbe garantirgli la Juventus. In corsa resta anche il Milan.

Tonali, nonostante la giovane età, è già un mediano completo: sa fare filtro davanti alla difesa, ha un piede sopraffino che in questa stagione gli ha permesso di realizzare 1 gol (splendido su punizione a Marassi contro il Genoa)  e 5 assist, quasi tutti da calcio piazzato,  ma non gli manca l’intraprendenza per alcune sortite palla al piede nelle quali dimostra anche la capacità di saltare l’uomo…insomma l’erede perfetto (almeno così sembra) di Andrea Pirlo, e non solo per il taglio di capelli. D’altro canto Brozovic è un giocatore anch’egli abile nel proprio ruolo ma, nonostante abbia le caratteristiche per poter giocare da mezzala (come la capacità d’inserimento), risulterebbe comunque di troppo in un centrocampo che punterebbe totalmente su 3 giovani italiani (con Sensi e Barella) sui quali l’investimento totale sarebbe più che cospicuo. Dunque l’interrogativo che ci poniamo è: l’Inter deve vendere Brozovic o tenerlo come riserva? Può essere giusto adattarlo da mezzala?

Per tutte le NEWS del giorno in tempo reale clicca qui – LIVE


Ascolta il nostro podcast!

Ascolta l’intervista esclusiva al procuratore sportivo Alessandro Canovi!




Cellino: “Stagione finita, penso solo all’anno prossimo. Se Lotito vuole lo Scudetto…”.

Cellino:” Stagione finita, fermate tutto!”

Massimo Cellino, presidente del Brescia, si è espresso senza mezzi termini sull’eventuale prosieguo della Serie A e sul suo esito, in seguito al dilagare dell’emergenza Coronavirus. Secondo quanto dichiarato al Corriere dello Sport, il patron delle Rondinelle è alquanto scettico sulla possibilità di terminare il campionato:” «I tifosi non vogliono che si riparta. Lo vietano loro, non la federazione. Prima la vita. Ci sono ultrà che portano l’ossigeno agli ospedali, altri che piangono i loro morti, altri ancora intubati. Non si può più giocare quest’anno. Si pensi al prossimo. Qualcuno non si rende ancora conto di quello che sta accadendo, e quel qualcuno è peggio. Si è bruciato un terzo del campionato, e allora si taglino un terzo dello stipendio ai calciatori, un terzo dei diritti televisivi e un terzo delle tasse. È il modo più facile per aggiustare le cose .». Seguono parole di solidarietà per la città di Brescia, fino ad ora una delle più colpite:”La città sta affrontando la tragedia con una dignità che imbarazza. Questa gente mi ha strappato il cuore. Ha genitori, parenti, amici, conoscenti che muoiono ogni giorno eppure soffre terribilmente ma in silenzio. Chiede aiuto solo a se stessa.  Fosse successo da altre parti sarebbe scoppiata la rivoluzione. Ha un solo desiderio, rimettersi al lavoro, ricominciare a vivere.” Non manca una frecciatina al collega Claudio Lotito, essendo la Lazio l’unica società che sembra voler bruciare le tappe per assicurare il regolare (se così si può definire) svolgimento della stagione:”La coppa, lo scudetto… Lotito lo vuole, se lo prenda. È convinto di avere una squadra imbattibile, lasciamogli questa idea».

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sulle squadre di Serie A – LIVE

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sui campionati FIFA/UEFA – LIVE

Per tutte le NEWS del giorno in tempo reale clicca qui – LIVE


Ascolta il nostro podcast settimanale dedicato alla Serie A

Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?




Brescia, non tutti restano a casa: Corini e staff convocati a lavoro!

A Brescia non tutti restano a casa, nonostante gli allenamenti siano sospesi fino al 28 marzo. Infatti questa mattina il club di Cellino ha convocato per le ore 09:00 gli staff degli’allenatori Eugenio Corini e Fabio Grosso, esonerati nel corso della stagione, nel centro tecnico di Torbole, situata a pochi passi da Brescia.

La scelta del club lombardo ha suscitato subito la reazione dell’ AIAC, l’associazione italiana allenatori di calcio, che in una nota ha dichiarato di voler “Denunciare la grave ed irresponsabile condotta posta in atto dalla società Brescia Calcio S.p.A. nei confronti degli allenatori e preparatori atletici in precedenza esonerati.”

Non sono ancora chiari i motivi di tale scelta, ma la convocazione, oltre ad andare contro la sospensione degli allenamenti fino al 28 marzo, va contro il DPCM del 11/03/2020, firmato dal Premier Conte, che interrompe tutte le attività lavorative non di prima necessità, invitato i datori di lavoro ad utilizzare metodi alternativi per organizzare incontri di lavoro.

Resta dunque un mistero la la motivazione di tale scelta, soprattutto fatta nei confronti di uno staff esonerato, per il quale l’AIAC è pronta a dare battaglia al club di Cellino: ” L’AIAC stigmatizza e censura fermamente l’iniziativa del Club ed è accanto ai propri associati, preannunciando fin d’ora l’intenzione di intraprendere ogni iniziativa e denuncia alle autorità sportive e di sicurezza nazionale a fronte di una condotta che andrà valutata anche sotto il profilo dell’eventuale rilevanza penale. Si consiglia ai propri associati di rimanere ciascuno nelle proprie abitazioni finché non lo consentiranno il contesto normativo e le condizioni igienico-sanitarie ivi prescritte“.

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sulle squadre di Serie A – LIVE

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sui campionati FIFA/UEFA – LIVE

 


Ascolta il nostro podcast settimanale dedicato alla Serie A

Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?