Gravina: “Non ucciderò il calcio”. Lega, sollecitazioni al Governo

Non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro“: così il presidente della Figc, Gabriele Gravina intervenendo a un meeting online organizzato dall’Ascoli Calcio.

No allo stop

Mi auguro che il mondo del calcio, che ha un impatto altamente sociale nel nostro Paese, possa ripartire con minori individualismi. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con ‘è finita’ dico che, finché sarò presidente della FIGC, non firmerò mai per il blocco dei campionati. Io sto tutelando gli interessi di tutti, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati, allenatori, staff tecnici e addetti ai lavori, ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti”.

Danni economici

“Il tempo lavora a nostro favore, il danno economico è diviso per categorie: con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro, se si dovesse giocare a porte chiuse la perdita sarebbe di 300 milioni, se si ripartisse a porte aperte la perdita ammonterebbe a 100-150 milioni, anche se quest’ultima ipotesi non è percorribile”.

Le conseguenze

“Noi abbiamo forti responsabilità contrattuali verso partner e istituzioni internazionali, Uefa, Fifa. In Francia – le parole di Gravina – è il Governo che ha stabilito ciò che doveva fare la Federazione. Il Paris Saint Germain, ad esempio, ha detto subito di aver perso 200 milioni dopo l’annuncio della chiusura del campionato ed al momento non sa se riuscirà a partecipare alle coppe europee. E anche i club della Ligue 2 hanno deciso di presentare proposte alternative. Vi immaginate quanti contenziosi dovremmo affrontare in caso di stop? Chi viene promosso? Chi retrocede? Quali diritti andremo a calpestare? Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole“. “Sento dire che dobbiamo aspettare il contagio 0 e il vaccino. In questo modo in pratica ci stanno dicendo che non potremo disputare neanche il campionato 2020/2021 – ha aggiunto il n.1 della Figc – Quando sarà pronto il vaccino? Quando sarà disponibile? C’è differenza tra il gioco del pallone nelle piazzette e negli oratori e l’industria calcio, che è un’altra cosa. Ai calciatori con famiglie cosa diremo? Che magari per i prossimi 2-3 anni dovranno cambiare mestiere?”.

Play-off e play-out: la proposta di Gravina

Gravina ha invitato a una riflessione: “non è il caso di fare una riforma, intesa come modalità di sviluppo sostenibile e non solo per quanto riguarda il format playoff/playout? – le sue parole – E’ questo il tema su cui dobbiamo concentrarci: siamo gli unici in Europa ad avere cento squadre professionistiche e non si possono più sostenere. Questa è la mia progettualità e lo dico da imprenditore, non da politico; sono portato a fare i calcoli ed a capire le criticità delle Leghe. Il vero imprenditore deve alzare l’asticella della qualità”.

Intanto è atteso per oggi l’invio, da parte della Lega Serie A, di un comunicato dei club del massimo campionato all’indirizzo del governo per chiedere date certe sulla ripresa. Tuttosport fa il punto anzitutto sui motivi per cui non è arrivato già nella giornata di ieri: alcune società, a partire da Inter e Juventus, avrebbero infatti giudicato troppo pesanti i toni della prima versione del comunicato. Dopo la discussione informale di oggi, la Lega Calcio ne riparlerà in videoconferenza oggi, con l’obiettivo di arrivare a un documento che metta d’accordo tutti, ma la vera discussione ci sarà nell’assemblea odierna. L’obiettivo è quello di coinvolgere l’esecutivo e superare un eventuale scontro frontale. Ma non solo. Cellino e Cairo, infatti, sarebbero tornati a puntare i piedi, contrari alla ripartenza immediata del campionato di calcio. La maggioranza delle squadre resta per il sì e siamo ancora lontani dal rapporto di forze ipotizzato/auspicato dal ministro Spadafora, ma il fronte dell’unanimità è ancora lontano da raggiungere.

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Torino, suggestione Choupo-Moting del Psg

Il Torino pensa al grande colpo per l’estate: Eric Maxim Choupo-Moting, attaccante del PSG. Secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, i granata pensano di regalarsi l’attaccante ex Stoke City, Schalke e Mainz, visto che Zaza è desinato ad andarsene per lo scorso rendimento e i molti infortuni, mentre la permanenza di Belotti non è sicura (su di lui il Napoli, che potrebbe inserire Petagna come contropartita). Per Choupo-Moting, in scadenza di contratto al termine di questa stagione, Cairo e Bava starebbero pensando a un’offerta di contratto biennale da circa 2 milioni all’anno, metà dello stipendio che percepisce attualmente a Parigi. Possibile l’inclusione anche di un’opzione per il terzo anno. Il classe 1989 sarebbe cercato anche da altri club. Il Torino ed il PSG tratteranno: l’idea di aggiungere un attaccante di caratura internazionale stuzzica i palati granata.

L’attaccante camerunense viene da due stagioni da riserva nei parigini, durante le quali ha collezionato 48 presenze condite da 8 gol e 3 assist in tutte le competizioni. Prima punta di ruolo, in carriera ha giocato anche da seconda punta ed esterno d’attacco.

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Torino, le notizie odierne di mercato

Torino, il punto odierno sul mercato.

Asse Milano-Torino

Non è un mistero che Antonio Conte apprezzi le qualità di Armando Izzo. Il difensore napoletano è un elemento avvezzo ai meccanismi della difesa a tre e non avrebbe difficoltà ad interpretare lo stesso modulo in nerazzurro, andando ad aggiungersi alle alternative a disposizione del tecnico nerazzurro nella prossima stagione. Inoltre, già da almeno un paio di sessioni il suo nome è tra i più caldi in prospettiva uscita da Torino e la prossima potrebbe essere la volta buona affinché l’operazione possa andare in porto. Nell’ottica di un mercato di scambi senza grosse fuoriuscite di denaro a causa della situazione economica provocata dall’allarme Coronavirus, attenzione al profilo di Roberto Gagliardini. Chiuso in nerazzurro da una concorrenza folta, in granata l’ex atalantino potrebbe trovare una prospettiva di rilancio da protagonista assoluto. Uno scenario di mercato ancora da concretizzarsi, ma sul quale sarà bene tenere i fari accesi.

Sliding doors in attacco

Il campionato è fermo, ma il direttore sportivo del Torino, Massimo Bava, è al lavoro per cercare rinforzi in vista della prossima stagione. Il dirigente granata sta cercando anche nuovi attaccanti da portare in rosa, sono tre in particolare gli obiettivi per rinforzare il reparto offensivo. Il primo nome è quello di Andrea Pinamonti del Genoa, giocatore che piace molto al tecnico Moreno Longo, il secondo è Andrea Petagna, anche se il Napoli difficilmente lo lascerà partire, il terzo è Alberto Cerri, che è considerato però un’alternativa ai primi due che restano invece gli obiettivi primari.

Nuove leve per la difesa

Nell’attesa che la situazione portata dal Coronavirus si risolva, il Torino continua a guardarsi intorno per eventuali colpi di mercato da mettere a segno quando tutto sarà tornato alla normalità. L’ultimo entrato nella lista, come riportato da Tuttosport, è Bruno Amione. Amione è un difensore argentino classe 2002, attualmente in forza all’Atletico Belgrano, club con sede a Cordoba (in Argentina) che milita in Primera Division. Il giovane centrale è uno dei giovani talenti visionato dagli osservatori nel corso di una serie di viaggi all’esterno fatti negli scorsi mesi, ed è tra i giocatori che più ha impressionato il DS Bava. Sul giovane difensore si registra anche un forte interesse delle spagnole Valencia e Villareal, oltre che del Genoa che già nelle scorse sessioni di mercato aveva provato a mettere le mani sul ragazzo che però avendo passaporto extracomunitario complicava e non poco la trattativa. Problema comunque risolto: in estate Amione otterrà il passaporto comunitario.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 




Torino: nel mirino Petagna e Bonaventura

Torino: obiettivo Petagna

Secondo  Tuttosport, il Torino sta pensando già all’attaccante che prenderà il posto di Simone Zaza, in uscita e ancora sul taccuino del Sassuolo, club che lo conosce bene. Il primo nome in lista è Andrea Petagna. La punta della SPAL ha firmato per il Napoli in vista della prossima stagione, ma gli azzurri potrebbero girarlo subito ai granata per arrivare a Belotti.

C’è l’offerta per Bonaventura

Sempre secondo il quotidiano torinese, la squadra di Longo fa sul serio per Giacomo Bonaventura: il presidente Cairo avrebbe già messo sul piatto la propria offerta: 1,5 milioni di euro per tre anni e la promessa di essere al centro del progetto tecnico granata. Il calciatore è ormai a un passo dall’addio dal Milan a parametro zero e parlerà col suo agente Mino Raiola, anche se la sensazione è che aspetterà ancora per valutare bene tutte le proposte che arriveranno nelle prossime settimane

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I nomi in ballo tra Torino e Milan

I nomi in ballo tra Torino e Milan

Mentre il calcio giocato si ferma, i dirigenti dei club si fanno i conti in tasca e preparano la prossima stagione. Come si legge su Tuttomercatoweb, i buoni rapporti tra Torino e Milan stanno facendo nascere una sorta di sinergia sul mercato tra i due club, dato che l’una è molto interessata ad alcuni calciatori dell’altra e viceversa.

Nel Milan andranno in scadenza a giugno il mediano regista Lucas Biglia (classe ‘86) ed il tuttocampista Jack Bonaventura (classe ‘89), entrambi profili graditissimi dal DS granata Bava ed al presidente Cairo, mentre dal fronte rossonero hanno fatto sapere al board del Toro che il centrocampista Daniele Baselli ed il portierone Salvatore Sirigu sarebbero due calciatori che interesserebbero e non poco a Gazidis, Maldini e Massara.

Salvatore Sirigu ha un contratto ben saldo fino al 2022 col Torino e sotto la Mole il portiere si trova bene, ma la chance a trentatré anni di vestire la maglia rossonera per sostituire il partente Gigio Donnarumma non gli dispiacerebbe affatto. Per arrivare a Daniele Baselli il Milan potrebbe sacrificare il giovane mediano Tommaso Pobega, talentuoso regista classe ‘99 in prestito al Pordenone, che piace e non poco al Torino.

 

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Mercato Torino: Belotti tra rinnovo e pretendenti

Mercato Torino: Belotti tra rinnovo e pretendenti

Andrea Belotti vedrà il suo contratto col Torino scadere il 30 giugno 2020. In teoria c’è ancora tempo per pensare ad un adeguamento dell’ingaggio o ad un rinnovo contrattuale, ma il DS Bava sa bene che su Il Gallo in estate si fionderanno numerose pretendenti e quindi vorrebbe anticipare tutti andando a rivedere il contratto di Belotti per tempo. Come riportato da Tuttomercatoweb, il club granata vorrebbe blindare il proprio bomber e capitano facendogli firmare un lungo contratto per farlo rimanere a vita al Torino.

Nei giorni scorsi su Andrea Belotti si sono registrati gli interessi di Everton, Roma, Milan ed Inter, coi club milanesi in forte pressione sul ragazzo. Dati Transfermarkt alla mano, Il Gallo Belotti al momento viene valutato circa 40 milioni ma ha un ingaggio da 1,7 milioni netti a stagione, stipendio più che alla portata per tanti club.

 

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