Bundesliga: le difficoltà del Bayern e le outsider al vertice

Sulla carta in questa stagione (come da quasi 10 anni a questa parte, a dire il vero) in Bundesliga non c’era storia. Il solito Bayern a fare da mattatore e le altre “grandi” o medio-grandi a giocarsi posizioni europee più o meno prestigiose. Eppure, ai due terzi del campionato, per la precisione alla 23esima giornata su 34 totali, per la prima volta dopo anni sono tante le squadre coinvolte nella lotta per il primato. E anche le quote scommesse si adeguano e variano di conseguenza.

Dopo il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, capace di conquistare due titoli consecutivi il Bayern Monaco non ha più sostanzialmente avuto rivali. E anzi ha stroncato sul nascere qualsiasi concorrenza, accaparrandosi i migliori giocatori del campionato tedesco in modo di rinforzarsi sempre di più da un lato, e di indebolire gli avversari dall’altro. Tuttavia, in questa stagione qualcosa pare essere cambiato: il Bayern è ancora primo in classifica (e resta strafavorito per la vittoria finale) ma solo per la maggior differenza reti, dato che il Dortmund resta appaiato a 49 punti e l’Union Berlino, che un paio di settimane fa si trovava anch’esso accanto alle due, pur essendo scivolato sta ancora a 5 punti dalla vetta (44). Le squadre in lotta per i primi posti non sono infatti solo tre, ma ben cinque. Tant’è che tra la quinta in classifica, attualmente il Friburgo, e il duo di testa ci sono solamente sette punti di differenza.

Partiamo con il RB Lipsia e il Friburgo. La prima, da quando ha iniziato la sua scalata ai vertici del calcio tedesco è stata forse la più “convincente” delle rivali del Bayern a livello di rendimento, avendo concluso sempre sul podio ogni sua stagione in Bundesliga e avendo vinto l’anno scorso la Coppa di Germania. È però il Friburgo, insieme all’Union Berlino, la vera sorpresa di questo campionato: storicamente una “piccola” che nella sua lunga storia non è mai riuscita a vincere alcun trofeo se non qualche campionato minore, e che adesso si trova clamorosamente a sette punti dal Bayern dopo 23 giornate, agli ottavi di Europa League e in pienissima corsa Champions.

Passiamo ora al Borussia Dortmund e l’Union Berlino. I gialloneri stanno disputando un’ottima annata, a dispetto dei malumori di inizio stagione. Tuttavia, al rientro dalla sosta post-Mondiale, il BVB si è letteralmente trasformato, ritrovando una continuità di rendimento e di risultati che sembrava impensabile fino a un mese prima: fino alla sconfitta di martedì con il Chelsea la squadra non aveva mai perso nel 2023, con 12 partite vinte su 12 e 10 su 10 in gare ufficiali. Nessuna sconfitta e nessun pareggio tra Bundes, Coppa di Germania e Champions (fino appunto all’altro ieri e all’eliminazione, tra le polemiche, di Stamford Bridge).

L’Union Berlino invece non è più una sorpresa ma una certezza: da quando è approdato in Bundesliga è sempre cresciuto di rendimento ogni stagione, in un culmine rappresentato dal quinto posto della scorsa annata che ha permesso al club di qualificarsi per l’Europa League. In Patria invece lotta per garantirsi un posto Champions e nella prima parte di questa stagione era addirittura in testa alla classifica. Quindi una leggera flessione nel mese di novembre (in cui ha ottenuto solo 1 punto in 3 partite) gli ha fatto perdere il primato, prontamente riconquistato (seppur “condiviso”) dopo la sosta mondiale, con 5 vittorie (consecutive) e un pareggio. Ora di nuovo un calo, con 2 punti nelle ultime 3 di Bundes.

Giusto parlare ampiamente dei meriti degli avversari, ma se la Bundesliga è ancora aperta è a causa dei demeriti dei campioni in carica, raramente così in difficoltà nell’ammazzare un campionato chiuso in partenza. Se si guardassero i soli numeri, capirci qualcosa in più sarebbe difficile: il Bayern ha come sempre ha il miglior attacco del campionato, persino la miglior difesa ed è comunque “primo” in classifica. In Champions poi ha vinto 8 partite su 8 battendo il PSG, il Barcellona e l’Inter: 21 i gol fatti, 2 quelli subiti. Da far spavento. Eppure, a casa qualcosa non va.

Ai bavaresi, che hanno perso solo due volte, ma hanno pareggiato in ben sette occasioni, sembra mancare cattiveria e concentrazione; soprattutto tornati dalla sosta mondiale, con un rendimento in Bundesliga largamente peggiorato. Le cause di questa “piccola crisi” sono da ricercare in una discontinuità nelle letture difensive due (Upamecano e De Ligt non sempre sono stati perfetti) e nella mancanza di un vero e proprio terminale offensivo post-Lewandowski. Insomma, per il Bayern Monaco sembra un po’ una stagione di transizione. L’impressione però è che, proprio quest’anno, qualcuno possa insidiare un regime decennale che sembra scricchiolare: non tanto per questioni tecniche, ma per fisiologica mancanza di cattiveria e attenzione. Magari una squadra che getti il cuore oltre l’ostacolo come l’Union, o più probabilmente una vecchia rivale che dieci anni fa riusciva nell’impresa di scrivere un altro nome sull’albo d’oro tedesco; e che adesso, fuori dall’Europa ma forte di 8 vittorie su 8 nel 2023 in Bundes, può concentrarsi sull’assalto finale al Meisterschale. Le quote scommesse calcio sono avvisate.




Il problema del Bayern Monaco

Il Bayern Monaco, con il successo all’ultimo secondo sul campo del Leverkusen, ha chiuso l’anno da primo in classifica; grande protagonista del match il solito Lewandowski, autore di una doppietta. La prestazione del centravanti polacco ha mascherato una squadra che, complice il poco tempo a disposizione tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di quella attuale, sta vivendo un momento di difficoltà. I ragazzi di Flick, infatti, faticano ad imporre il loro solito gioco e subiscono molto di più le offensive degli avversari; situazione prevedibile ma che deve essere superata il più in fretta possibile perché il Lipsia non sembra mollare e in Champions League la Lazio, nonostante sia nettamente inferiore, non avrà nulla da perdere.

Il principale problema, e forse anche unico, dei bavaresi riguarda la difesa; il reparto arretrato non riesce a garantire le stesse certezze. Nell’ultimo turno, davanti a Neuer, erano presenti Sule, Hernandez, Boateng e Davies con Alaba a centrocampo complice l’infortunio di Goretzka e le non perfette condizioni di Kimmich. I quattro non hanno disputato una brutta partita (la rete di Schick è una vera e propria perla dell’attaccante) ma in alcune circostanze si è avuta l’impressione di come il reparto fosse scollegato rispetto al resto della squadra e non riuscisse ad avere le distanze giuste nei confronti degli attaccanti avversari. Un problema che persiste da troppo tempo e su cui la squadra deve, per forza di cose, lavorare. L’ultima volta in cui Neuer non ha subito gol è stata il 24 ottobre nel cinque a zero contro l’Eintracht Francoforte; da allora undici reti in otto partite.

Il Bayern Monaco resta la principale favorita sia in Bundesliga sia in Champions League ma il problema difesa rischia di diventare serio; Flick, in questa mini pausa natalizia, dovrà lavorare su un reparto che potrebbe complicare il cammino della squadra più forte del mondo.




Inter, giorni cruciali per delineare il futuro di Perisic ed Icardi

Inter, giorni cruciali per delineare il futuro di Perisic ed Icardi

Sono giorni decisivi per scoprire il destino della nostra Serie A e non solo, infatti si avvicinano le scadenze per alcune possibilità di riscatto dei cartellini. Tra queste SkySport riporta il caso di Perisic, l’esterno ex Inter in prestito al Bayern Monaco da una stagione. I bavaresi hanno la possibilità di riscattare il cartellino del calciatore croato versando 15 milioni di euro nelle casse nerazzurre entro il 15 maggio, mancano poco meno di tre giorni alla deadline e le sensazioni lasciano presagire che alla fine Perisic rimarrà al Bayern Monaco; allo stesso tempo è molto probabile che la dirigenza del Bayern proverà ad ottenere uno sconto. L’altro grande prestito da gestire è quello di Mauro Icardi: il PSG ha tempo fino alla fine di maggio per esercitare il riscatto di 70 milioni. I rapporti tra l’Inter e la società francese sono ottimi e, considerando l’impatto che la crisi sanitaria sta avendo anche sul calcio europeo, i nerazzurri potrebbero assecondare le richieste del PSG di rinegoziare il prezzo del riscatto.

 


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Il Botafogo a Robben: “Vieni a giocare da noi”

Il vicepresidente del Botafogo Ricardo Rotenberg ha confermato ad alcuni media locali che il suo club sta tentando di convincere il 36enne Arjen Robben a tornare al calcio giocato e firmare per il club carioca. “Per me è stato lui il miglior giocatore dei Mondiali 2014 – ha detto il dirigente ‘alvinegro’ -. Premiarono Messi solo perché l’Olanda non è arrivata in finale. Ma Arjen rimane un grande giocatore, e un idolo. Lo abbiamo sondato e la cosa gli ha fatto molto piacere. E’ stato fermo a lungo, ma noi saremmo pronti ad accoglierlo“.

Robben si è ritirato un anno fa, dopo aver vinto l’ennesimo titolo della Bundesliga con il Bayern Monaco. “Ad aiutarci per entrare in contatto con lui – ha aggiunto Rotenberg – è stato l’intermediario Marcos Leite, lo stesso con cui riprenderemo a parlare di Yaya Tourè quando questo caos del virus sarà passato. Convincere Robben non sarà facile, ma so che ama Rio e la nostra proposta può interessarlo”. (ANSA).

Arjen Robben sarebbe un giocatore adatto al calcio brasiliano? Il campione olandese, nonostante l’età e un fisico che non è mai stato da funambolo, potrebbe mandare in tilt le difese d’Oltreoceano con la sua classica giocata a rientrare sul sinistro senza troppe difficoltà, potendo inoltre contare su un bagaglio tecnico sopraffino. L’unica incognita sarebbe la tenuta non solo a livello atletico, ma anche psicologico, essendosi Robben tolto molte soddisfazioni nella sua carriera sia in Nazionale che con i club. Prenderebbe sul serio il Brasileirao?

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Rivoluzione Newcastle: Pochettino e Coutinho nel mirino

Newcastle: mercato col botto in arrivo

Il Newcastle si prepara a voltare pagina, sia a livello tecnico che societario. Il club inglese, come rivela fra gli altri il Mundo Deportivo, è da tempo nel mirino del milionario americano Henry Mauriss, che lo contende al principe saudita Mohammed Bin Salman per un cifra che oscilla fra i 300 e i 400 milioni di euro. Il nuovo proprietario sarà chiamato a mettere mano al portafoglio per costruire una squadra ambiziosa, che punti su talenti di prestigio e su una guida tecnica di assoluto livello.

Il nome dell’allenatore che circola è quello dell’argentino Mauricio Pochettino, vicecampione d’Europa nella passata stagione con il Tottenham; in alternativa è circolato il mome di Massimiliano Allegri, che porterebbe in Inghilterra il cileno Vidal. Il nome di Philippe Coutinho, invece, rappresenta il primo possibile rinforzo per l’attacco. Il brasiliano, attualmente in prestito al Bayern Monaco, rientrerà a fine stagione nel Barcellona, da dove poi ripartirà per altri lidi. Uno di questi potrebbe essere il Newcastle (ANSA).

L’unica domanda che ci si pone spontaneamente è come questo scenario di grandi investimenti possa conciliarsi con quello attuale: il calciomercato estivo non dovrebbe essere infatti segnato da spese folli quest’anno a causa delle ingenti perdite subite da tutti i club e chiunque sia il nuovo properietario dei Magpies dovrà in primo luogo occuparsi del risanamento dei conti interni alla società. Tuttavia, se davvero il magnate americano o il principe saudita saranno in grado di investire grandi somme sul mercato, ciò potrebbe per ovvi motivi provocare degli squilibri in Premier League e chi sa, tra pochi anni potremo forse rivedere il Newcastle scrivere nuovi capitoli di storia calcistica come ai tempi di Alan Shearer.

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A sorpresa il Bayern Monaco torna ad allenarsi

A sorpresa il Bayern Monaco torna ad allenarsi

Il Coronavirus ha letteralmente messo in ginocchio l’Europa, le frontiere sono chiuse, le produzioni industriali sono limitate a quelle di prima necessità, in buona parte del continente vige l’ordine di restare a casa e di ridurre al minimo i contatti sociali. L’ emergenza sanitaria non ha chiaramente risparmiato lo sport ed il calcio, gli stadi non possono essere riempiti e non ci si può allenare per evitare di avere contatti fisici. La UEFA, la FIFA e le Federazioni nazionali da settimane lavorano ad ipotetici calendari per non cancellare e stoppare definitivamente la stagione corrente, tali piani si modificano costantemente di settimana in settimana con l’evolversi dell’emergenza, c’è ancora poco di chiaro, se non che tutti stiano cercando di fare il possibile per concludere questa annata. Il Corriere dello Sport riporta una notizia dalla Germania che è a tutti gli effetti un’ assoluta bomba per il calcio europeo: il Bayern Monaco torna ad allenarsi. I bavaresi sta mattina si sono ritrovati al campo di allenamento con delle regole ben precise da rispettare: si arriva al campo da soli e si entra nel parcheggio uno alla volta a distanza di tempo, i calciatori sono divisi in piccoli gruppi da 5 e sono sempre tenuti a rispettare la distanza di sicurezza di un metro e mezzo. Inoltre la società ha predisposto degli spogliatoi separati con al massimo due persone a stanza, sono vietate anche le strette di mano e gli allenamenti con il pallone sono previsti sempre rispettando la distanza di sicurezza, quindi niente partitelle e contrasti.  D’altronde è un momento decisivo nella battaglia contro il virus, che sta mettendo in luce la triste e concreta possibilità che dovremmo convivere con questo male per più tempo del previsto, i bavaresi hanno iniziato a testare una prima forma di “convivenza” con questa situazione qualche ora fa. Osserviamo tutti con curiosità come andrà questo test del Bayern, come fosse una fase dell’epidemia 2.0, con la speranza che vada bene e che non sia stata una decisione troppa affrettata e che quindi possa essere un modello replicabile anche dagli altri club europei.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 




Neuer non rinnova con il Bayern: il Chelsea ci prova

Neuer non rinnova con il Bayern: il Chelsea ci prova

Il coronavirus non sta fermando il mercato; le società, in un periodo in cui non si può giocare, stanno pensando di muoversi con largo anticipo per rinforzare le proprie rose. Una di queste è il Chelsea; i blues, dopo l’anno di transizione, vogliono tornare competitivi sia in Premier League sia in Europa. Il primo obiettivo del club inglese sembra essere Manuel Neuer. Il portiere tedesco ha rifiutato il rinnovo di contratto con il Bayern Monaco; il club bavarese aveva proposto un prolungamento fino al 2023 mentre l’estremo difensore lo voleva fino al 2025. Il matrimonio tra Neuer e il Bayern Monaco potrebbe essere alla fine e il Chelsea vigila attentamente. Sarebbe il primo regalo per Lampard con l’obiettivo di tornare grandi.

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Perisic, il Bayern Monaco è pronto a riscattare l’esterno offensivo

Perisic, il Bayern Monaco è pronto a riscattare l’esterno offensivo

Nella scorsa sessione di mercato il Bayern Monaco, per rinforzare il reparto offensivo, ha acquistato Ivan Perisic; l’esterno croato, mai stato preso in considerazione da Conte per il suo progetto tattico, è andato in Germania per dimostrare il suo valore. La stagione in Bundesliga ha avuto alti e bassi ma il club bavarese sembra essere intenzionato ad operare il riscatto chiedendo, però, uno sconto rispetto ai venti milioni decisi la scorsa estate. Una variante importante nella decisione del Bayern Monaco riguarda l’evoluzione del coronavirus; le conseguenze di questa pandemia potrebbe portare cambiamenti nelle strategia del club pluricampione di Germania. Il futuro di Perisic sembra poter essere, ancora, con i bavaresi e l’Inter spera di poter concludere l’operazione per mettere a bilancio una plusvalenza.

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Inter: interesse per Tolisso del Bayern Monaco

Inter: interesse per Tolisso del Bayern Monaco

Antonio Conte e la dirigenza interista cercano ancora di rinforzare il centrocampo, non è bastato l’acquisto di Eriksen nella sessione invernale di calciomercato. La Gazzetta dello Sport riporta il forte interesse dell’Inter verso Corentin Tolisso del Bayern Monaco; classe 94, ex Lione, campione del mondo con la Francia nel 2018, veste la maglia bavarese dall’estate 2017. Il Bayern ha comunicato al ragazzo la volontà di interrompere il rapporto di lavoro, così gli agenti del giocatore sonderanno le varie opportunità. I tedeschi hanno fissato il prezzo: 35 milioni, l’Inter potrebbe anche arrivare ad offrire la cifra richiesta, dovrebbe poi discutere le cifre contrattuali con il centrocampista francese, che al momento percepisce 7 milioni a stagione. Conte sarebbe contento di accoglierlo in nerazzuro, considerando che lo cercò anche ai tempi del Chelsea nell’estate 2017, anno in cui il ragazzo decise di accettare la corte del Bayern Monaco.

 

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Inter: Coutinho, possibile ritorno in nerazzuro

Inter: Coutinho, possibile ritorno in nerazzuro.

Philippe Coutinho attualmente è in prestito al Bayern Monaco dal Barcellona, in settimana però, come riporta Tuttomercatoweb, il club bavarese ha informato la società catalana che non riscatterà il cartellino del giocatore brasiliano. Coutinho si era trasferito in Germania l’estate scorsa con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 110 milioni, e nonostante il Barcellona abbia comunicato al Bayern la volontà di applicare uno sconto di 20 milioni, i bavaresi sono convinti di non aver bisogno dell’ex attaccante di Liverpool ed Inter. A questo punto i blaugrana e Philippe Coutinho cercheranno di trovare un’altra soluzione sul mercato, probabilmente in prestito con diritto di riscatto, dato che al momento nessuno sembra intenzionato ad investire una cifra vicina ai 100 milioni per acquistare a titolo definitivo il cartellino del ragazzo. L’ attaccante brasiliano è molto apprezzato in Premier League, dove ha fatto benissimo con la maglia del Liverpool, e potrebbe essere ambito da molte società inglesi; tra gli estimatori spunta anche l’Inter, la società che lo cedette al Liverpool per appena 10 milioni; Conte è un estimatore del ragazzo ed è sempre più convinto che la rosa nerazzura necessiti di più qualità, e l’attaccante brasiliano, se dovesse ritrovare continuità, potrebbe essere l’innesto giusto.  Inter: Coutinho, possibile ritorno in nerazzurro.

 

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