Premier League, partite in chiaro e soldi alla base le condizioni per ripartire
Premier League, partite in chiaro e soldi alla base le condizioni per ripartire
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il governo britannico ha ordinato alla Premier League di mostrare in chiaro alcuni match e di mettere più più soldi nella Football League e nel gioco di base come condizione per ricominciare questa stagione. Le richieste sono state avanzate dal segretario alla cultura, Oliver Dowden, in una riunione di giovedì in cui ha dato il via libera per riprendere le partite purché sia sicuro farlo. “Il governo sta aprendo le porte al calcio per tornare in sicurezza a giugno”, ha detto Dowden. “Però dovrà essere aumentato il numero di partite mostrate in chiaro e bisognerà garantire la ripresa del gioco sostenga la più ampia famiglia di calcio. Ora spetta alle autorità calcistiche concordare e finalizzare i dettagli dei loro piani, e c’è una buona volontà combinata per raggiungere questo obiettivo per i tifosi, la comunità calcistica e la nazione”.
Come si può notare, il segretario alla cultura britannico ha indicato le autorità calcistiche come responsabili della definizione di questo piano, senza coinvolgere l’apparato di governo e andando così (si spera) a snellire una procedura che in Italia, a causa del più che probabile inserimento della burocrazia nelle contrattazioni, avrebbe una durata e una complessità inimmaginabili, si pensi a cosa sta accadendo in merito al protocollo (o meglio, ai protocolli) per la ripresa degli allenamenti. Inoltre queste iniziative, che in in Italia sono state solo paventate, vengono in questo caso indicate proprio da un pubblico potere. Tuttavia, conoscendo i personaggi del mondo del calcio nostrano, questo spirito di solidarietà verrebbe in ogni caso difficilmente adottato.
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