Serie A, via libera agli allenamenti ma con grosse perplessità
Serie A, via libera agli allenamenti ma con grosse perplessità
Il via libera alla ripresa degli allenamenti collettivi è arrivato. Un sì che, pur con forti limitazioni e la prudenza quale parola chiave, può spingere i club del calcio italiano a rimettere in campo i propri calciatori. Un sì che, soprattutto, è arrivato dopo lunghi confronti tra il Comitato Tecnico Scientifico e la Figc.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, inizialmente gli scienziati sono stati durissimi nel giudicare la documentazione in forma originale della federcalcio, definita “largamente lacunosa e imperfetta”. Oggi si partirà con una riscrittura definitiva, con l’obiettivo di concludere il lavoro già in giornata, per poi convocare i calciatori e salutare la fase di questi allenamenti individuali e facoltativi.
Fa il punto il Corriere dello Sport: le condizioni sono stringenti, a partire dai tamponi (in molte Regioni è difficile reperirne) e dal nodo quarantena. Ma, più in generale, preoccupa lo scetticismo del Cts sul campionato: pur non avendole espresse ieri, gli scienziati hanno grosse perplessità sul fatto che si possa tornare in campo.
C’è poi da parte dei 20 club di A, una grossa incertezza. Ieri il sottosegretario alla Salute ha parlato di una bolla sterile, e la via di un maxi-ritiro dovrebbe essere quella scelta per garantire la sicurezza del gruppo squadra. Inteso in maniera molto allargata, particolare non da poco: in questo momento nessun club di A, se non la Juventus grazie al J-Hotel, ha la possibilità pratica di isolare giocatori, membri dello staff e altri dipendenti a contatto con la prima squadra per un periodo di tempo così prolungato. Appoggiarsi ad altre strutture, invece, minerebbe alla base il concetto di bolla sterile.
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