Trigoria pronta, ma il Governo posticipa la ripresa degli allenamenti
Trigoria pronta, ma il Governo posticipa la ripresa degli allenamenti
Nella politica, così come nel nostro calcio, da sempre c’è poca chiarezza, ed anche questa volta si è persa occasione per esser chiari con la popolazione. Si era parlato di Fase 2, con conseguente ripresa degli allenamenti il 4 maggio nei vari centri tecnici rigorosamente da sanificare, nei quali poi far trascorrere alla squadra una sorta di ritiro per isolarli dai possibili contagi dell’ambiente esterno. Tutto da rifare. Il Governo, nella figura del Premier Giuseppe Conte, ha emanato un decreto che prevede la ripresa degli allenamenti il 18 maggio, data comunque troppo ravvicinata all’eventuale ripresa del campionato ipotizzata per giugno.
Come riportato da Il Messaggero, in vista della ripresa prevista inizialmente per il 4 maggio, la società Roma aveva predisposto la sanificazione di Trigoria in questi giorni, processo che avrebbe avuto 2-3 giorni di durata, ma che all’improvviso è stato cancellato e posticipato a ridosso della ripresa degli allenamenti per via del decreto che ha cambiato i piani della società. Sia i dirigenti che l’allenatore della Roma sono rimasti spiazzati da questa decisione ed insieme alle altre società stanno sperando che il Governo torni sui suoi passi e permetta la riapertura dei centri d’allenamento quanto prima, visto che nel decreto emanato non solo c’è stata la posticipazione degli allenamenti a due settimane più tardi del previsto ma è stato anche impedito alle società di portare l’intera squadra ad allenarsi al proprio centro sportivo.
Da Trigoria fanno sapere che al centro sportivo Fulvio Bernardini ci sono ben sei campi e spazio in abbondanza per non concentrare tutti i giocatori e lo staff nella stessa zona, e trattandosi di un processo iniziale di riatletizzazione non servirebbe nemmeno che si allenino tutti insieme. Il preparatore atletico della Roma, il fidato Nuno Romano di Mr Fonseca, giorni fa a Roma TV aveva dichiarato che: “Quello che è più difficile è conservare la resistenza dei giocatori in questo momento. Allenarsi con una cyclette, come stanno facendo ora i calciatori, è completamente diverso dal correre su un campo da calcio ed è lontano dalle specificità del campo, come ad esempio sprintare, calciare, fare azioni ad alta intensità, cose che bisogna cercare di replicare in un appartamento o in una casa”.
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