Ceferin:” Difficile terminare la stagione entro il 2020″

In un intervista al Corriere della Sera, il presidente Aleksander Ceferin si è espresso sulla possibile ripresa di campionati e coppe europei dopo la fase 1 dell’emergenza Coronavirus. Ecco le sue parole.

Sulla ripresa e sul termine della stagione
La priorità è la salute di tifosi, giocatori e dirigenti. Sono ottimista di natura, credo ci siano opzioni che ci possono permettere di ricominciare campionati coppe e portarli a termine. Potremmo dover riprendere senza spettatori, ma la cosa più importante credo sia giocare le partite. In tempi così duri si porterebbe alla gente felicità e un certo senso di normalità anche se le partite saranno solo in tv. È presto per dire che non possiamo completare la stagione. L’impatto sarebbe terribile per club e leghe. Possiamo terminare, ma dobbiamo rispettare le decisioni delle autorità e aspettare il permesso per tornare a giocare. Precedenza ai campionati e poi le coppe? Potrebbero disputarsi in parallelo. Non c’è una data limite per le finali di coppa.Le Nazionali? A settembre. Non c’è una deadline specifica per il termine della stagione. Stiamo esplorando una varietà di opzioni per vedere quando potrebbero finire le competizioni, sempre in base alle date per ripartire. Terminare la stagione anche tra settembre e ottobre o entro il 2020? Lo vedo abbastanza difficile, avrebbe un impatto pesante sul calendario della stagione 2020-21. Se i campionati saranno completati, le conseguenze finanziare saranno limitate. La Uefa invece perderà tanti soldi per aver posticipato Euro 2020“.

Sulla ripresa degli allenamenti
Tutte le attività si stanno organizzando per ricominciare, tutti hanno bisogno di ritrovare le loro vite. Se le misure di sicurezza verranno rispettate e se le autorità daranno luce verde, gli allenamenti potrebbero riprendere come il resto. Per le gare servirà un ulteriore consenso. Le autorità permetteranno di ricominciare solo se tali misure verranno adottate in modo efficiente e senza recare danno alla popolazione“.

Sul fatto di giocare a porte chiuse
All’inizio sì, ma è meglio giocare senza spettatori che non farlo affatto. Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno. Le misure saranno per un periodo limitato, nel tempo si tornerà alla normalità. Vedremo ancora stadi pieni, ne sono certo“.

Sull’armonizzazione dei calendari in Europa
L’armonizzazione totale è difficile a causa delle diverse condizioni climatiche. In alcuni Paesi non si può giocare per diversi mesi in inverno”.

Sull’esclusione del Belgio dalle coppe
Decisioni del genere non vanne prese da soli. Il calcio è interconnesso, abbiamo visto quanto è importante che Uefa e leghe lavorino in buona cooperazione. Il Comitato esecutivo prenderà in esame i casi“.

Sul Fair Play finanziario
Abbiamo già sospeso alcune condizioni, ma non rottameremo il fair play finanziario. Ha portato tanti benefici, però deve essere un aiuto, non un ostacolo: saremo flessibili. Se il Manchester City resterà davvero fuori dalle coppe due anni? Il caso è stato trattato da un organo indipendente e ora è al Tas. Non sarebbe appropriato fare commenti“.

Sul prolungamento dei prestiti e la durata della sessione di calciomercato

Dobbiamo dare maggiore flessibilità a club e giocatori. Mi sembra che estendere la finestra per il calciomercato sia una buona opzione“.

Sull’utilizzo della Var
La Var va utilizzata solo in caso di errori chiari ed evidenti. È un sostegno tecnologico importante, ma non può garantire che un fuorigioco per un’unghia del piede sia certezza assoluta. Anche l’autovelox ha un piccolo margine di tolleranza quando ti scopre oltre il limite di velocità“.

Sull’inserimento di un’altra competizione Uefa

Se siamo d’accordo che il calcio abbia raggiunto il livello di saturazione, la mia risposta è che non abbiamo bisogno di altre competizioni“.

Sul ruolo dell’Italia in questa situazione
Michele Uva e Andrea Agnelli siedono con me nel Comitato Esecutivo Uefa, Evelina Christillin nel Consiglio Fifa. Ci sono tanti italiani con ruoli importanti alla Uefa: Giorgio Marchetti vice segretario generale, Andrea Traverso alla sostenibilità finanziaria, Angelo Rigopoulos per disciplina e integrità, Roberto Rosetti capo del settore arbitri. È naturale che un Paese fondamentale per il calcio abbia un ruolo importante. E non dimentico Gabriele Gravina: lavora con grande lealtà verso la Uefa“.

 

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