Lazio, parla Luis Alberto: “La svolta dopo la gara con l’Atalanta”

Lazio, parla Luis Alberto: “La svolta dopo la gara con l’Atalanta”

Uno dei protagonisti principali della Lazio è, senza ombra di dubbio, Luis Alberto; il fantasista è indispensabile nella rosa di Inzaghi visto il contributo in fase realizzativa. Il classe 1992 ha rilasciato una lunga intervista a Lazio Style Radio. Ecco le sue parole: “Ora faccio solo cose che non mi piacciono: corro, lavoro sulla forza e faccio piscina. Mi alleno anche con mia moglie, abbiamo iniziato a fare yoga. Le sessioni? Ne faccio due al giorno, a volte anche tre”. Se si riprenderà a giocare, gli stimoli rimarranno gli stessi di febbraio? “La testa è rimasta sul campionato, non è colpa nostra questa crisi. La mentalità deve rimanere quella che abbiamo sempre avuto. Dobbiamo continuare a lottare”.Ti piacciono più gli assist o i gol? “Mi piacciono i tre punti (ride, ndr). Immobile mi dovrà fare un regalo, dovrà spendere un po’ di soldi. Ha più anni e ne ha di più in banca, magari mi prende un rolex (ride, ndr). Tornando seri, spero che faccia 40 gol il prima possibile”.Parma-Lazio è stata la tua partita perfetta? “Non lo so, alcuni compagni mi hanno detto che la mia partita migliore è stata a Milano contro il Milan quest’anno. Io gioco per divertimento, il calcio è sempre stata la mia passione. Ora sto bene, ho lavorato tanto per arrivare qui. Voglio vincere il più possibile, se facciamo tre punti ogni domenica significa che saremo sempre primi o secondi”.La partita della svolta della Lazio qual è stata? “Penso la partita dopo Lazio-Atalanta. In quella settimana ne abbiamo giocate e vinte tre contro Fiorentina, Torino e Milan, da lì è cambiato tutto. Ce lo siamo anche detti tra compagni e così è stato. Quando gira tutto bene, alcune volte vinci all’ultimo come successo a Cagliari. Abbiamo cambiato poco, lavoriamo da tempo con lo staff e il mister ci conosce bene. Siamo una famiglia e ci troviamo bene a giocare a calcio”. Le emozioni della Supercopppa? “Le emozioni ci sono perché abbiamo vinto la Supercoppa, ma non mi è piaciuto giocare lì. Nel calcio devono esserci i tifosi, avrei preferito giocare in casa della Juve. Questo sport non è solo per noi giocatori, è per tutti. Quando si gioca in un paese così lontano non è la stessa cosa, è tutto più strano, anche i festeggiamenti dopo la partita. Noi però non possiamo farci niente, è una questione di soldi”. Sabato prossimo uscirà una figurina Panini speciale in tuo omaggio...“Mi fa piacere, ho sempre fatto la collezione di figurine anche in Spagna. È una cosa bella, spero che a mio figlio gli potrà piacere. La patch come miglior centrocampista sulla maglietta? Vorrei pensare soltanto a giocare bene e a vincere i titoli”. Come trascorri il tempo dentro casa? Oltre agli allenamenti…
“Guardo poco la tv, mi alleno tantissimo, più del solito. Passo così i giorni. Più i miei bimbi la guardano, soprattutto i cartoni Disney”.Con chi ti sei sentito di più della squadra? “Parliamo tutti nel gruppo, ci chiediamo cosa dovremmo fare. Siamo una squadra unita, una vera famiglia e tutti pensiamo sempre alla collettività. La nostra mentalità è cambiata. La Nazionale? Ci penso molto, ma adesso la priorità è la salute. Io sono tranquillo, spero di alzare il livello quando torneremo a giocare. Mando un saluto a tutti i laziali, magari ci rivedremo tutti a festeggiare all’Olimpico”.

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