Speciale Russia 2018: Marocco, difesa e fantasia

Speciale Russia 2018 è la nuova rubrica targata RadioGoal24 che andrà ad esplorare tutte e 32 le squadre che parteciperanno alla più famosa ed importante competizione calcistica mondiale. Percorreremo, giorno per giorno, la storia, le statistiche e le curiosità di ogni singola formazione del torneo. Vi ricordiamo che potrete seguire la diretta streaming con radiocronaca di tutte le partite sulla nostra sezione Radio, con approfondimenti radiofonici dedicati e molto altro ancora nel nostro flusso dedicato. Questa volta è il turno del Marocco, che nella fase a giorni se la dovrà vedere con Spagna, Portogallo e Iran.

Il cammino verso il mondiale

Il Marocco, dopo aver avuto accesso alla terza fase delle qualificazioni ai Mondiali grazie alla vittoria nella doppia sfida contro la Guinea Equatoriale,  si è reso protagonista vincendo il girone del Gruppo C, davanti a Costa d’Avorio, Gabon e Mali. La nazionale allenata da Renard, nelle sei partite giocate, ha conquistato tre vittorie e tre pareggi, senza rimediare nessuna sconfitta: il dato più interessante è sicuramente quello nella casella dei goal subiti: zero. La coppia formata da Benatia e da uno tra Saiss e da Costa potrebbe essere una delle difese più interessanti da osservare durante questa manifestazione. Il problema della squadra potrebbe essere l’attacco che, nelle sei partite del girone, è rimasto a secco in tre match, la metà delle volte. Ben tre 0-0 rimediati contro tutte le squadre del girone potrebbero essere un campanello di allarme per la nazionale marrocchina, che è riuscita comunque ad imporsi per 6-0 in uno dei due match contro il Mali.

1) La squadra

Il Marocco dovrebbe giocare con un 4-3-3, che all’occorrenza può diventare un 4-2-3-1 o un 4-2-4. Tra i pali ci sarà Munir Mohamedi, portiere del Numancia (seconda serie spagnola); sull’out destro della difesa agirà Dirar, terzino del Fenerbahce con un ottimo fiuto per il goal; la coppia difensiva, come abbiamo già scritto, sarà formata da Benatia e da uno tra Saiss (Wolverhamptom) e da Costa (Basaksehir), con il primo favorito sul secondo; a completare la difesa ci sarà il talentuoso terzino sinistro Hakimi, 19enne del Real Madrid che ha raccolto già 17 presenze in questa stagione con la maglia dei Blancos. Il centrocampo sarà composto da El Ahmadi del Feyenoord, che agirà davanti alla difesa; la mezzala sinistra sarà interpretata da Belhanda, fantasista del Galatasaray; infine, come mezzala destra dovrebbe giocare Boussoufa, calciatore dell’Al-Jazira. A guidare l’attacco della squadra di Renard ci sarà Boutaib, punta del Malatyaspor, supportato a sinistra da Ziyech (gioiello dell’Ajax) e a destra da Amrabat (Leganes). Da tenere d’occhio sarà anche il trequartista Harit, spesso il primo cambio dell’allenatore: il 20enne dello Schalke potrebbe essere una delle sorprese di questo mondiale.

1.1) L’allenatore: Havre Renard

Il 49enne francese è specializzato nel guidare le squadre africane: nel suo curriculum può vantare di aver allenato, oltre al Marocco, anche lo Zambia, la Costa d’Avorio, l’Angola e il Ghana, nazionale con cui ha dato inizio alla sua carriera da tecnico nel luglio del 2007. Nella sua bacheca dei trofei possiamo trovare ben due Coppe d’Africa, vinte con lo Zambia nel 2012 e con la Costa d’Avorio nel 2015. Per quanto riguarda i club, Renard ha allenato l’Alger (prima serie algerina), il Sochaux e il Lille, senza però ottenere risultati entusiasmanti.

1.2) La stella: Medhi Benatia

Con ben 54 presenze in nazionale, Benatia è il giocatore più rappresentativo del suo paese, di cui è anche il capitano. Soprattutto grazie al suo contributo, la nazionale può fare della difesa il suo punto di forza. Il difensore della Juventus ha esordito con il Marocco il 7 giugno del 2009 (ovviamente senza subire goal), nel match contro il Camerun valido per le qualificazioni del Mondiali del 2010. Da quel momento il 31enne è diventato una pedina fondamentale del reparto difensivo marrocchino. Dal 14 agosto del 2013, Benatia è il capitano della sua nazionale.

2) La storia

L’esordio internazione del Marocco è datato 19/10/1957, nel match disputato contro l’Iraq e terminato sul risultato di 3-3. La nazionale può vantare cinque partecipazioni ai mondiali, di cui la prima è stata alla manifestazione del 1970 in Messico. Il miglior risultato conseguito è stato nel 1986, quando il Marocco raggiunse gli ottavi di finale, segnando un nuovo record per le squadre africane. Infine, nel palmarès della nazionale c’è anche una Coppa d’Africa, conquistata nel 1976 in Etiopia.