La Roma di Mou è la favorita secondo i bookmakers

Le coppe europee sono entrate nel vivo da qualche giorno con la fase ad eliminazione diretta, la più affascinante da sempre, a dir il vero. E mentre tutte le italiane qualificate sono alle prese con le loro gare in Champions o Europa League, l’unica che riposa è la Roma di Mourinho, già qualificata per gli ottavi di Conference League ed in attesa di scoprire quale sarà la sua prossima avversaria.

Infatti, nonostante il tribolato cammino nel girone di qualificazione in cui i giallorossi hanno subito l’onta della pesantissima sconfitta per 6-1 contro il Bodo/Glimt, girone che sono riusciti comunque a terminare al primo posto proprio davanti ai norvegesi, sono già qualificati per gli ottavi di finale, mentre le seconde classificate dovranno affrontare gli spareggi contro le retrocesse dall’Europa League (ovvero le squadre arrivare terze nei gironi eliminatori di questa competizione).

In attesa di conoscere il tabellone definitivo degli ottavi, i possibili avversari della squadra capitanata da Lorenzo Pellegrini sono gli altri sette vincitori dei gironi Lask, Gent, Alkmaar, Feyenoord, FC Copenhagen, Rennes e Basilea e gli otto vincitori degli spareggi in corso.

Dopo l’incredibile vicenda del favoritissimo, almeno inizialmente, Tottenham di Antonio Conte che non ha potuto disputare a causa del Covid la sua ultima gara decisiva contro il Rennes, perdendo a tavolino 0-3 – l’Uefa non ha consentito il recupero della gara, tra le perplessità degli addetti ai lavori – le squadre più blasonate considerate le favorite per la vittoria finale sono proprio la Roma, il Leicester (sconfitto dal Napoli 3-2 nella partita decisiva del girone), il Marsiglia (avversario della Lazio), e a seguire il Rennes, il PSV, il Feyenoord ed il Basilea.

Andando a vedere le quote per le scommesse Conference League, scopriamo dunque che proprio i giallorossi sono tra i favoriti con una quota di 6, la stessa del Leicester, mentre il Marsiglia è quotato a 7.5. Rennes e PSV sono quotati a 10, Feyenoord a 15 e Basilea e Bodo Glimt a 20.

Ma per vincere la prima edizione di questa Conference League, la squadra dello Special One dovrà ritrovare quella brillantezza di gioco che ha mostrato in questa stagione soltanto a sprazzi, alternando prestazioni davvero convincenti a incredibili battute di arresto e sconfitte preoccupanti. Avrà bisogno di ritrovare il miglior Tammy Abraham, attuale capocannoniere in Conference League con 6 reti, e una tenuta difensiva che nelle ultime gare è stata a dir poco disastrosa con 8 reti subite in 5 gare – con la porta inviolata solo nel pareggio interno per 0-0 contro il Genoa in lotta per la salvezza.

Stando dunque ai bookmakers, la vittoria sarebbe alla portata di mano: saprà il tecnico portoghese compattare la squadra e portare alla Roma il primo trofeo internazionale dopo la Coppa delle Fiere del 1961?




Roma: bella ma non balla

Vincente, divertente e spavalda con le piccole, perdente, vulnerabile e senza idee con le grandi. Questa è la fotografia di una roma dai mille volti che non riesce a trovare una propria identità. Se è vero che per vincere un campionato non devi zoppicare con le squadre meno blasonate, è anche vero che accettabile perdere tutti gli scontri diretti, almeno ai fini dell’obbiettivo finale. La Roma, ha perso gli scontri con Lazio, Napoli e Atalanta, pareggiando con Milan, Juventus ed Inter. Risultati che tutto sommato possono starci, ma che in un campionato incerto e combattuto come questo fanno soffrire i tifosi giallorossi, che senza questi inciampi avrebbero visto la propria squadra del cuore lottare per vincere il campionato. Ma quali sono i motivi di questo andamento ballerino dei giallorossi? Una rosa non all’altezza? Un tecnico ancora acerbo tatticamente e caratterialmente? O ppure il valore della Roma è proprio quello che ci ha fatto vedere fin ora? Di questo e altro nel podcast odierno.




Roma, la sconfitta di Napoli e le difficoltà contro le grandi del campionato

Il quattro a zero maturato in casa del Napoli, oltre ad essere una sconfitta pesante a livello numerico, apre un problema importante all’interno del campionato della Roma: le difficoltà nel vincere contro le grandi della Serie A. I ragazzi di Fonseca, fino a questo momento, hanno mostrato due volti: micidiali contro le medio-piccole e in crisi nei cosiddetti big match. Questo, se da una parte mostra una squadra implacabile nelle partite in cui deve obbligatoriamente conquistare i tre punti, dall’altra conferma i problemi quando si alza il livello di difficoltà. Due pareggi e una sconfitta con nove gol subiti: questo il bilancio dei giallorossi contro Juventus, Milan e Napoli.

Il match del San Paolo è stata la peggior prestazione stagionale dei giallorossi; squadra mai in partita e incapace di portare sul campo quanto preparato durante la settimana (aggressività nei confronti dei portatori di palla, ricerca della profondità e attenzione difensiva). La condizione di Dzeko e Pellegrini, rientrati da poco dopo aver contratto il coronavirus, e una difesa ridotta all’osso dopo l’infortunio di Mancini non può giustificare novanta minuti in cui la Roma non è mai scesa in campo. Fonseca dovrà lavorare sulle difficoltà riscontrate dai suoi contro le grandi perché, in una stagione come questa, vincere qualche scontro diretto potrebbe essere determinante nella corsa al quarto posto. Il problema più grande, riscontrato nella gara del San Paolo, è stato quello mentale; i giallorossi, dopo la perla di Insigne su punizione (Mirante ha qualche responsabilità), sono letteralmente spariti sciogliendosi come neve al sole permettendo ai padroni di casa di giocare senza nessuna resistenza.

Quello degli scontri diretti è un problema che Fonseca si porta avanti dall’anno scorso dove, esclusi i successi contro Milan e Napoli (affrontate in momenti decisamente complicati per rossoneri e partenopei), ha ottenuto risultati negativi. Da qui alla fine del girone di andata la Roma dovrà affrontare Atalanta, Inter e Lazio con la speranza di invertire un trend che vede i giallorossi in passivo.




Calciomercato, la Roma fa all-in su Nandez per gennaio

Calciomercato, la Roma fa all-in su Nandez per gennaio

Il club giallorosso vuole accontentare il proprio tecnico nel mercato di riparazione di gennaio: Fonseca è stato chiaro, servono rinforzi per allungare una rosa competitiva ma fin troppo corta. In tal senso si sta già muovendo la dirigenza nella figura dell’AD Fienga che a gennaio lavorerà insieme al neo General Manager Thiago Pinto (che sarà operativo solo dal 01/01/21) per mettere a segno quei colpi mirati richiesti dal tecnico portoghese per la sua Roma.
Come riportato da Calciomercato.com, i giallorossi sono sempre interessati al centrocampista tuttofare Nahitan Nandez del Cagliari, pedina fondamentale nello scacchiere di mister Di Francesco ma che un’offerta generosa potrebbe convincere la dirigenza rossoblù a lasciarlo partire. Nandez permetterebbe a Fonseca di trovare un uomo perfetto sia per giocare in mezzo al campo che sulla fascia destra, così da andare a coprire due posizioni che necessitano di essere rinforzate in un sol colpo. Il Cagliari valuta il centrocampista uruguaiano circa 30 milioni, cifra proibitiva nel mercato ai tempi del COVID che spaventa e non poco la società giallorossa, che per racimolare quel gruzzolo potrebbe privarsi di Amadou Diawara: il centrocampista guineano ha estimatori in Premier League e già nel mercato estivo i giallorossi erano pronti a sacrificarlo per una cifra intorno ai 20 milioni. Su Amadou Diawara c’è il forte interesse di West Ham e Leicester che potrebbero sborsare una cifra fortemente vicina alla richiesta del club giallorosso per il mediano classe 97 nel prossimo mercato di riparazione. Su Nahitan Nandez si registra anche un tiepido interesse di Inter e Napoli, anch’esse da tempo coi riflettori puntati sul centrocampista del Cagliari.

I discorsi tra Roma e Cagliari per Nahitan Nandez continuano, d’altronde tra il club capitolino e la società sarda scorre buon sangue dopo le molte trattative andate in porto negli ultimi anni.

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Roma, ag. Bustos: “Per i giallorossi è una priorità”

 

Roma, ag. Bustos: “Per i giallorossi è una priorità”

Ignacio Campo, agente di Nahuel Bustos, ha parlato della trattativa che potrebbe portare il giovane attaccante del Talleres alla Roma. Su di lui ci sono le attenzioni anche di club spagnoli e russi, ma i giallorossi sembrano in pole position. Queste le sue parole riportate dal sito argentino iamnoticias.com.ar:

Ci sono Valencia, Siviglia, Roma e molti altri, ma sono solo intenzioni. Esistono molte sondaggi, ma poche certezze. Quello che succede è che ognuno ha una difficoltà diversa per via della pandemia. Si sta ragionando su come riprendere i campionati e questo condiziona gli affari. Alla Roma lo hanno come priorità, ma poiché i tornei non sono finiti, devono ancora capire quali giocatori rimarranno e quali andranno via. Ad oggi non c’è nulla di concreto“.

Nahuel Bustos è un attaccante argentino classe 1998 in forza al Talleres, dove si è formato prima di affrontare una breve quanto incolore esperienza in Messico al Pachuca. Gioca prevalentemente come prima punta, ma è stato talvolta utilizzato come esterno offensivo. Nell’ultima Superliga argentina ha disputato 20 partite, collezionando 9 gol e 4 assist. La sua valutazione si aggira intorno ai 12 milioni.

 




Pastore: “La società deve vendere ma io vorrei restare alla Roma”

Pastore: “La società deve vendere ma io vorrei restare alla Roma”

Javier Pastore, centrocampista della Roma, ha parlato a Telefe Noticias della situazione sua e del club giallorosso. Il trequartista giallorosso, nel corso dell’intervista al profilo Instagram del programma argentino, ha parlato senza sbilanciarsi troppo del suo futuro, chiarendo l’amore per la città di Roma e per la società e la sua volontà di rimanere fino a fine contratto (altri due anni) nella Capitale. La sua volontà potrebbe però cozzare con i piani del club: Javier Pastore ha infatti dichiarato che arriveranno numerosi giovani calciatori alla Roma, perché guadagnano poco e costano meno, e che quindi qualcuno dovrà andarsene ma che la società non gli ha recapitato offerte di altri club al momento. Andiamo a vedere le parole di Javier Pasrore:

Si dice che io sia spesso vicino al trasferimento in Cina, in Giappone, in Argentina o in Inghilterra, ma la verità è che voglio rimanere alla Roma. Ora però sono concentrato sulla fine di questo campionato e sul raggiungimento degli obiettivi con il club. Ho altri due anni di contratto, mi piacerebbe veramente portarli a termine. Mi sento molto bene, mi piace tantissimo la città, io e la mia famiglia siamo molto felici. Però la verità è che del mio futuro non ho ancora parlato con nessuno, nemmeno con il mio club che non mi ha dato nessuna informazioni su eventuali offerte per la mia partenza. Il club con le conseguenze dell’emergenza sanitaria ha sofferto molto, ma come molti altri. Le società sono imprese e hanno bisogno di soldi quando sono in perdita, quindi nessuno di noi sa cosa succederà. Quando terminerà la stagione il club dovrà tornare in positivo e per far ciò dovrà vendere giocatori o comprare giocatori più giovani che guadagnano di meno. Mi piacerebbe tornare al Talleres o all’Huracan perché sono due club che mi hanno formato e mi hanno dato la possibilità di essere qui dove sono. Questa è una cosa che ho sempre nella testa. Però io spero di poter stare bene fisicamente in questi prossimi anni, spero di non avere nessun infortunio importante che mi possa accorciare la carriera”.

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Roma, duello di mercato per arrivare a Pedro: spunta la Juventus

Roma, duello di mercato per arrivare a Pedro: spunta la Juventus

Il coronavirus ha portato numerosi cambiamenti nel mondo del calcio e mentre si sta andando verso una ripresa di tutti i campionati (nella giornata di ieri è stata stabilita la data della ripartenza per quanto riguarda la Serie A), il mercato sta cercando di mantenere la sua importanza; le squadre, infatti, punteranno molto sui giocatori a parametro zero per rinforzarsi in vista della prossima stagione e far fronte ai problemi economici causati dalla pandemia. Uno dei giocatori più richiesti sta diventando Pedro; l’attaccante spagnolo, in forza al Chelsea, non rinnoverà con i Blues ed è pronto ad una nuova avventura. Sull’ex Barcellona è forte l’interesse della Roma considerando anche le difficoltà legate a Mkhitaryan e la possibile cessione di Under per fare cassa; il club giallorosso segue da tempo il giocatore ed è pronta ad offrire un contratto da nove milioni di euro complessivi in tre stagioni. La squadra della capitale, però, deve fare attenzione alla concorrenza della Juventus; i campioni d’Italia, infatti, sono alla ricerca di un attaccante esterno visto le delicate situazioni di Bernardeschi (non sembra rientrare nei piani del club) e di Douglas Costa colpito da ripetuti infortuni. La trattativa potrebbe essere favorita dalla richiesta di Sarri che vorrebbe ritrovare un suo vecchio pallino. Nel sistema di gioco della Juventus riuscirebbe si troverebbe a meraviglia mentre in quello di Fonseca dovrebbe lavorare di più per riuscire ad adattarsi alle richieste del portoghese. Juventus o Roma? Il futuro di Pedro si deciderà nei prossimi giorni ma l’unica certezza sembra essere quella di vedere il giocatore in Italia.

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Karsdorp: “Vorrei un’altra chance con la Roma ma forse non mi vogliono più”

Karsdorp: “Vorrei un’altra chance con la Roma ma forse non mi vogliono più”

Rick Karsdorp, terzino della Roma in prestito al Feyenoord, intervistato ai microfoni di NOS ha parlato del suo futuro. La Roma sembra averlo scaricato, dopo una lunga sfilza di infortuni e diverse interviste che hanno infastidito la società giallorossa, ma Rick Karsdorp ora vuole tornare per giocarsi le sue chance con la maglia della Roma dopo aver ben figurato col Feyenoord nel periodo del prestito. Fonseca lo valuterà in ritiro, ma Karsdorp sembra aver perso la fiducia dell’intero ambiente. Andiamo a vedere le parole del terzino:

Sicuramente il mio futuro non sarà al Feyenoord. Se la Roma mi volesse ancora ci starei volentieri: voglio giocarmi le mie possibilità, lì ho avuto molti problemi fisici. Quando ho giocato non ho fatto male, mi piacerebbe tornare in Serie A o andare altrove. Da quando sono arrivato a Rotterdam, dalla Roma non si sono fatti sentire, né con me né col Feyenoord: forse significa che non hanno intenzione di puntare su di me. E’ strano, io però ho altri due anni di contratto. Fonseca era stato chiaro, io cercherò in tutti i modi di mettermi in mostra durante la preparazione. Ero disponibile ad un ritorno, ma il Coronavirus ha sconvolto i piani. Farei di tutto per meritarmi una nuova occasione. Ho lottato tanto per tornare qui. Volevo divertirmi di nuovo e questa scelta mi ha sicuramente aiutato. Restare per un altro anno sarebbe molto diverso, nonostante ora abbia superato i problemi fisici che mi affliggevano da tempo: a dicembre mi sono operato all’inguine e da allora sono sempre stato bene. I primi mesi non sono stati piacevoli da affrontare. Dopo gli allenamenti mi sarei dovuto impegnare di più per rientrare nel modo migliore, si può sempre fare meglio e ora mi comporterei diversamente. Dopo essere diventato padre mi sono calmato un po'”.

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Calciomercato, l’Everton anticipa tutti: è ad un passo da Todibo

Calciomercato, l’Everton anticipa tutti: è ad un passo da Todibo

Sky Deutschland lancia la notizia: Jean-Clair Todibo sarebbe ad un passo dall’Everton di Carletto Ancelotti. Il difensore classe 1999 è di proprietà del Barcellona, che nella sessione invernale di calciomercato lo ha girato in prestito allo Schalke 04, il difensore francese ha accettato di buon grado la destinazione consapevole di poter giocare più minuti in Bundesliga. Purtroppo sappiamo tutti che la crisi dovuta al Coronavirus ha fermato tutte le competizioni sportive così il ragazzo ha avuto poche partite per mettersi in mostra, eppure il suo appeal sul mercato non è diminuito; lo hanno cercato anche tre squadre italiane: l’Inter, ma sopratutto la Roma ed il Milan, che sono alla ricerca costante di un centrale difensivo. I Toffies però sembrano aver anticipato la concorrenza e sono in procinto di chiudere l’affare, avendo presentato un’offerta di 20 milioni di euro al Barcellona. Il ragazzo gradirebbe la destinazione Premier League, ma non gli dispiacerebbe giocare in Serie A, vedremo nei prossimi giorni se le italiane risponderanno all’affondo dell’Everton.

 

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Roma, parla Villar: “Non esco, sento una responsabilità verso il club”

Roma, parla Villar: “Non esco, sento una responsabilità verso il club”

Arrivato alla Roma nel corso del mercato invernale Gonzalo Villar non è riuscito a mostrare le sua qualità sia per una folta concorrenza in mezzo al campo sia per il blocco del campionato dovuto al coronavirus. Proprio in riferimento alla pandemia, e non solo, il giocatore ha parlato ai microfoni di  Onda Cero. Ecco le parole del centrocampista spagnolo: Stai studiando economia aziendale, pensi di fare il dirigente o diventare presidente di un club un giorno? “Ho fatto un esame recentemente ed è andato bene. Non penso a quello, è più una sfida. Ora davanti ho una carriera da calciatore, poi nel futuro non si può mai sapere cosa succederà e per questo è meglio avere una laurea”. Hai scoperto qualcosa di te che non sapevi durante questi mesi chiuso in casa? “Ho capito di essere in grado di fare determinate cose. Prima avevo una signora che veniva a pulire casa, ma durante il lockdown ovviamente non potevamo avere contatti con nessuno, quindi ho dovuto pensarci io”. Hai l’opportunità di visitare Roma… “La verità è che non esco. Inoltre sento una certa responsabilità nei confronti del club. A Trigoria è tutto super pulito, cerchiamo di limitare al minimo possibile i contatti. Uscire con gli amici a cenare mi esporrebbe molto, invece credo di dover stare attento perché se tutti i giocatori facessero lo stesso in un mese saremmo pieni di contagi e non potrebbe ripartire il campionato”. Immagino che parli molto con Carles Perez, dal momento che non conosci ancora bene l’italiano. “Sì, però per fortuna parlo inglese. Poi con l’italiano comincio a capire praticamente tutto”. Ti diverti spesso a giocare con i videogiochi. “Devo dire che durante il lockdown mi hanno salvato la vita. Mi connettevo con gli amici e passavo il tempo a giocare. Mi ha aiutato molto”.

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