Dove ha sbagliato lo Sheffield?

Dove ha sbagliato lo Sheffield?

Da meravigliosa cenerentola della Premier League a brutto anatroccolo, che è successo alle Blades? Come hanno fatto i ragazzi di Wilder a passare dall’essere una compagine complicata da affrontare all’essere la squadra cuscinetto del campionato? E tutto in appena due mesi.
Facciamo un salto temporale e torniamo al 27 maggio 2019: si conclude la Championship 18/19 ed in Premier League vengono promosse direttamente Norwich e Sheffield, mentre l’Aston Villa batte il Derby County e sale in massima lega inglese tramite playoff. In estate si progetta la nuova stagione ed allo Sheffield non è diverso, il tecnico Chris Wilder siede insieme alla dirigenza delle Blades e tutti insieme decidono come operare per rinforzare la squadra: mantenere lo zoccolo duro che li ha condotti in Premier League, allungare la panchina con un paio di nomi ed investire pesante solo in attacco. Lo Sheffield si presenta allo start della nuova stagione con solo due pezzi da novanta come McBurnie e Mousset arrivati dal mercato, più i nuovi gregari Osborn, Robinson, Freeman e Jagielka che siederanno più in panchina che altro. Mossa azzeccata? Per molti no, gli analisti e gli opinionisti bocciano la scelta di fare un mercato mirato con pochi nomi, ma Wilder a quanto pare la sapeva più lunga di tutti. Lo Sheffield sorprende tutti ed inizia a macinare punti, Bramall Lane diventa in pochissimo tempo una fortezza inespugnabile ed il campo più ostico dell’intera Premier League: le Blades si chiudono, serrano le fila e ripartono, affondano i tackle e governano le seconde palle. Insomma, tutti fanno dietrofront e si congratulano con Wilder per l’ottima annata dello Sheffield (arrivato 9º in classifica), tanto che a fine stagione i biancorossi avranno conquistato 54 punti figli di 39 gol fatti (15º attacco della lega) e 39 subiti (4ª miglior difesa). Tutto molto bello, lo Sheffield archivia l’ottima stagione 19/20 e dirigenza e tecnico si apprestano in estate a riunirsi per studiare le mosse da fare sul calciomercato… e qui avviene il delitto.
Wilder e i dirigenti stavolta la fanno grossa, scelgono di replicare il mercato fatto l’estate prima non considerando, o peggio sottovalutando, alcuni fattori troppo importanti: lo Sheffield ha ben figurato spesso overperfomando ed ha una rosa con un’età media troppo in là con gli anni per sostenere un’altra stagione giocando ogni tre giorni. Le Baldes a fine mercato avranno portato in rosa il solo portiere Ramsdale come elemento di livello, in più saranno arrivati i giovani Brewster, Bogle, Lowe ed il veterano Burke… troppo poco, decisamente troppo poco per sperare di replicare la stagione precedente. Nemmeno a dirlo il campionato comincia e lo Sheffield si ritrova in un mare di guai: comincia con quattro sconfitte prima di pareggiare col neopromosso Fulham, poi altre otto sconfitte prima di un altro segno X questa volta ottenuto contro il Brighton, ed è così che i biancorossi si ritrovano a Natale con appena 2 punti conquistati in quattordici giornate ed un’ultima piazza in classifica che sembra proprio destinata a rimanere di proprietà dello Sheffield fino a fine stagione.
Se è vero che la speranza è l’ultima a morire per Wilder l’ultima spiaggia potrebbe essere proprio un’altra sessione di calciomercato, quella di gennaio: investire bene, investire pesantemente e provare a dare una sterzata ad una stagione che francamente sembra segnata.

 




Serie A, il futuro delle partite in tv è su Amazon Prime Video?

Serie A, il futuro delle partite in tv è su Amazon Prime Video?

Serie A, considerando il momento che stiamo vivendo anche la questione legata ai diritti tv del triennio 2021/24 è ferma ma è proprio in questi giorni stanno tornando forti le voci sul futuro scenario della trasmissione delle partite. Prendendo in esame la Premier League, possiamo vedere come Amazon, l’azienda di commercio elettronico statunitense, ha acquistato i diritti di ritrasmissione sulla sua piattaforma video Amazon Prime di 30 partite del campionato, con l’esclusiva di tutto il Boxing Day. Jeff Bezos, fondatore dell’impero di Amazon, sembra proprio voler includere anche la nostra Serie A.

Come già riportava Milano Finanza, in un articolo a firma di Andrea Montanari, anche Amazon starebbe studiando il dossier relativo ai diritti tv della Serie A. La concorrenza sarà con Dazn, che già si è affermato nel nostro Paese da 2 anni, e ovviamente Sky, che detiene attualmente il pacchetto maggiore di partite trasmissibile del campionato.

Nelle ultime assemblee di Lega il tema dei diritti tv non è stato affrontato ma sarà sicuramente argomento di conversazione delle prossime, considerando anche il fatto che, a causa della pandemia e dello slittamento del campionato sono susseguiti numerosi danni economici, perciò è facile aspettarsi che le società e la Lega Serie A stessa vorranno rimpinguare le loro casse.




Germania, ribadita la fiducia al CT della nazionale Joachim Löw

Germania, ribadita la fiducia al CT della nazionale Joachim Löw

Si va avanti con Joachim Löw alla guida della nazionale Mannschaft, questo il responso fermo e categorico degli alti dirigenti della Federcalcio tedesca al termine della riunione fiume tenutasi quest’oggi. Come riportato da TuttoMercatoWeb, questa mattina si sono radunati i vertici della Deutscher Fußball-Bund (DFB, la Federcalcio tedesca), il CT della nazionale Joachim Löw ed il direttore sportivo della federazione Oliver Bierhoff per discutere dei recenti risultati ottenuti dalla Germania sul campo e capire se c’era ancora margine per continuare con l’attuale commissario tecnico. La pesante sconfitta patita martedì 17 novembre dalla Germania contro la Spagna per 6-0 aveva inizialmente minato un po’ la fiducia della Federcalcio nei confronti di Joachim Löw, ma una sola debacle sportiva (per quanto grande e umiliante) non poteva certo far passare inosservati gli ottimi risultati che la nazionale tedesca ha ottenuto nonostante il periodo di ringiovanimento che ha attraversato di recente. Joachim Löw ha sicuramente svolto un grande lavoro alla guida della Germania centrando la qualificazione ai prossimi europei, battendosi la testa del girone A4 della Nations League e confermando la nazionale tedesca come testa di serie nei sorteggi delle prossime qualificazioni ai mondiali. I buonissimi risultati della nazionale dunque hanno convinto i vertici della Deutscher Fußball-Bund: Joachim Löw resterà in sella almeno fino all’Europeo del 2024 che si disputerà proprio in terra teutonica, guidando quindi la Mannschaft anche nei prossimi impegni di Euro 2021 e del mondiale in Qatar del 2022.

Con una nota apparsa sul proprio sito la DFB ha così confermato il CT Löw: “c’è la ferma convinzione che Joachim Löw e il suo team di collaboratori offriranno partite e risultati di successo nonostante una situazione difficile per tutti. L’allenatore della nazionale prenderà tutte le misure necessarie per giocare un entusiasmante campionato europeo nel 2021 con la squadra. La valutazione dell’allenatore della nazionale riceve anche l’approvazione per i tornei successivi, in particolare per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar e il Campionato Europeo 2024 che si svolgerà nel nostro paese”.

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Calciomercato, la Roma fa all-in su Nandez per gennaio

Calciomercato, la Roma fa all-in su Nandez per gennaio

Il club giallorosso vuole accontentare il proprio tecnico nel mercato di riparazione di gennaio: Fonseca è stato chiaro, servono rinforzi per allungare una rosa competitiva ma fin troppo corta. In tal senso si sta già muovendo la dirigenza nella figura dell’AD Fienga che a gennaio lavorerà insieme al neo General Manager Thiago Pinto (che sarà operativo solo dal 01/01/21) per mettere a segno quei colpi mirati richiesti dal tecnico portoghese per la sua Roma.
Come riportato da Calciomercato.com, i giallorossi sono sempre interessati al centrocampista tuttofare Nahitan Nandez del Cagliari, pedina fondamentale nello scacchiere di mister Di Francesco ma che un’offerta generosa potrebbe convincere la dirigenza rossoblù a lasciarlo partire. Nandez permetterebbe a Fonseca di trovare un uomo perfetto sia per giocare in mezzo al campo che sulla fascia destra, così da andare a coprire due posizioni che necessitano di essere rinforzate in un sol colpo. Il Cagliari valuta il centrocampista uruguaiano circa 30 milioni, cifra proibitiva nel mercato ai tempi del COVID che spaventa e non poco la società giallorossa, che per racimolare quel gruzzolo potrebbe privarsi di Amadou Diawara: il centrocampista guineano ha estimatori in Premier League e già nel mercato estivo i giallorossi erano pronti a sacrificarlo per una cifra intorno ai 20 milioni. Su Amadou Diawara c’è il forte interesse di West Ham e Leicester che potrebbero sborsare una cifra fortemente vicina alla richiesta del club giallorosso per il mediano classe 97 nel prossimo mercato di riparazione. Su Nahitan Nandez si registra anche un tiepido interesse di Inter e Napoli, anch’esse da tempo coi riflettori puntati sul centrocampista del Cagliari.

I discorsi tra Roma e Cagliari per Nahitan Nandez continuano, d’altronde tra il club capitolino e la società sarda scorre buon sangue dopo le molte trattative andate in porto negli ultimi anni.

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Ecco come l’Uefa sta cambiando le regole del gioco

Dalla stagione 2018-2019 il cambio di orario, non si gioca più solamente alle 20:45 con la contemporaneità tanto amata da tutti noi “malati” di UCL, ma alle 18.55 e 21.00.


PRO:
una modifica che ha sostanzialmente uniformato il calendario delle partite a quello dell’Europa League e attraverso un’offerta più articolata del prodotto  ha un obiettivo preciso: valorizzare al meglio tutte le gare, permettere ai tifosi di seguirne più di una durante la stessa sera, sfruttare così tutte le finestre disponibili per i ricavi. Durante la fase a gironi tutte le partite dell’ultima giornata si sono effettuate in contemporanea.

Contro: lo spettatore va a perdere l’abitudine che lo aveva fatto innamorare della coppa dalle grandi orecchie, non solo, giocandosi in giorni feriali risulta difficile poter seguire la propria squadra del cuore sia allo stadio che in televisione visto l’orario “lavorativo” delle 18:55.

Capitolo diritti tv e bookmakers: Il grosso del guadagno lo hanno loro, con gli orari spezzati, come spiegato dal Uefa, il prodotto televisivo cresce di valore, permettendo potenzialmente a molti più utenti di poter seguire le gare  in integrale, prestando attenzione alla singola gara. La contemporaneità comporta un dislivello netto tra l’appeal di una gara di cartello o una di bassa fascia o comunque dal risultato scontato o che non ha nulla da chiedere. Per non parlare dal punto di vista pubblicitario: avere più eventi, vuol più tempo di trasmissione equivale a più fasce pubblicitarie da offrire.  Stesso discorso vale per le scommesse, si scommette di più, c’è una suddivisione talmente ampia tra le due fasce orarie che il giocatore può decidere se unire gli eventi con i diversi orari oppure scommettere prima sulle gare del pomeriggio e poi su quelle della sera.
-Final Four dal 2024
 Anche qui, valutando pro e contro ci viene in mente una domanda, ma Ceferin parla per il bene del calcio dal punto di vista strettamente sportivo, o dal punto di vista puramente economico? Immaginiamoci una settimana di fine Maggio, a campionati finiti in cui le migliori 8 d’Europa s’incontrano in una città a caso per eleggere quale sarà la regina d’Europa. Bellissimo certo, ma questo comporta rimanere senza champions da febbraio/marzo, sportivamente si perde l’emozione della musichetta il mercoledì, si risparmiano dei turnover infiniti in campionato e soprattutto permetterebbe ad ogni squadra di arrivare al top al grande appuntamento, questa a mio avviso è una formula per cui accetterei di cambiare le mie abitudini.




LA CORSA TRAVOLGENTE DI ZANIOLO

In una caldissima serata estiva, al mazza di Ferrara, Nicolò Zaniolo decide di mettere in atto tutte le sue potenzialità e mostrarle al pubblico, solamente televisivo, per via della pandemia.  Per gli uomini di Fonseca, quello di Ferrara era un impegno sulla carta facile, per via dell’aritmetica retrocessione della Spal e del suo ambiente turbolento che ultimamente ha creato non pochi problemi a Di Biagio e non solo. Rimane comunque il merito della Roma di non aver perso la concentrazione ed aver portato a casa tre punti importantissimi ai fini della classifica, ma è chiaro che i riflettori sono tutti puntati sul gol di Zaniolo. Il talento giallorosso entra in campo e subito si mette in mostra con un mancino tagliente che sfiora di poco il palo alla sinistra del portiere, ma passano pochi minuti ed arriva la perla: palla recuperata a centrocampo e corsa veemente centrale diretta verso la porta, una volta arrivato in area di rigore lascia di stucco il suo marcatore con una sterzata secca e precisa che porta direttamente il portentoso mancino del 22 a colpire il pallone e scaraventarlo sotto la traversa per il punto del 6-1. La Roma e la nazionale si sfregano le mani per aver trovato un campione, l’Inter rimpiange alcune scelte di mercato davvero poco azzeccate.




Spadafora su ripartenza, partite in chiaro e sostegno alla base

Spadafora su ripartenza, partite in chiaro e sostegno alla base

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenuto ai microfoni di Tg 2 Post, ha ribadito la soddisfazione per essere riuscito a trovare assieme ai vertici del calcio la quadratura del cerchio che permetterà la ripresa del campionato di Serie A il prossimo 20 giugno, senza risparmiare qualche frecciatina a volti noti del nostro campionato smaniosi di riprendere a giocare:

“Tutte le decisioni le abbiamo prese con senso di responsabilità perché la preoccupazione è ancora tanta. Nel momento in cui le terapie intensive erano al collasso c’erano pressioni paradossali dal mondo del calcio. Adesso però la situazione è un po’ diversa e credo sia giusto riprendere. Sono felice che ciò accada con la Coppa Italia che si chiuderà con la finale del 17 giugno nell’anniversario di Italia-Germania. In ogni caso dovremo ancora prestare la massima attenzione”.

Posizioni contrarie alla ripartenza e partite in chiaro

I giocatori non volevano riprendere e lo hanno confermato anche alcune esternazioni di Tommasi. Il Governo invece è stato coerente con la Lega Serie A che aveva a suo interno posizioni diverse. Adesso ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Per quanto riguarda la trasmissione delle partite in chiaro ho chiesto la disponibilità dei broadcaster anche solo per qualche partita o per la diretta gol. Non escludo un intervento normativo per motivi di salute pubblica ma prima vorrei dialogare. Dobbiamo assolutamente evitare assembramenti nei luoghi pubblici”.

Il sostegno alla base:

“Ribadisco che la riforma dello sport andrà in consiglio dei Ministri prima di agosto. Il mondo dello sport, e i suoi lavoratori, va assolutamente riformato, a prescindere dall’emergenza.  Il bando sport e periferie? Ci stiamo lavorando, siamo a un passo dalla chiusura, ne parlerò solo quando avrò certezze. Il Coni e il Cip interverranno con un contributo di 5 milioni ciascuno alle Asd e alle Ssd, di questo ringrazio i presidenti Giovanni Malagò e Luca PancalliLa piattaforma per la registrazione è ancora chiusa e verrà riaperta l’8 giugno. Quel giorno stesso, sul sito dell’Ufficio dello sport, per le Asd e le Ssd ci saranno tutti i criteri per accedere ai soldi del sostegno a fondo perduto, che servono per recuperare i danni subiti durante i tre mesi di chiusura. Al Credito sportivo, dove ci sono ancora risorse, sono arrivate centinaia di richieste, ma quello è un mutuo, un’altra cosa”.

Le attività sportive amatoriali

“Sulle attività sportive amatoriali (come il calcetto, ndr) posso dire che, dal 15 giugno bisognerà stabilire nuove regole. A quel punto spero che tutta l’attività riparta. Speriamo che la curva continui a dare esiti positivi. il 15 è un auspicio sul quale stiamo lavorando. Non è certo al 100 per cento ma, se le cose andranno come stanno andando, non ci saranno problemi”, queste le parole di Spadafora.

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Cagliari, l’esordio di Zenga e i prestiti da prolungare

Cagliari, l’esordio di Zenga e i prestiti da prolungare

Cagliari pronto a ricominciare il suo campionato con Walter Zenga in panchina. L’avventura dei rossoblù riprenderà – ancora non è ufficiale ma queste sono le indicazioni – con un recupero, quello della partita mai disputata con il Verona, originariamente in programma il 18 marzo come parte della 25a giornata. Per quella gara il Cagliari era andato anche in ritiro qualche giorno a cento chilometri dal Bentegodi: c’era ancora Maran.

Gli allenamenti sono ricominciati da tre settimane: due di sedute individuali, una (più un giorno) di nuovo tutti insieme in gruppo. Il nuovo allenatore Zenga, che non ha mai esordito in campo con il Cagliari, ha a disposizione tutta la rosa ad eccezione di Pavoletti e Faragó, entrambi reduci da interventi operatori. L’allenatore ha voluto con sé anche otto giocatori della Primavera.

Da sciogliere prima della partenza il nodo prestiti e contratti in scadenza il 30 giugno. Il Cagliari ha diversi giocatori in prestito che, in teoria, a luglio dovrebbero alla loro squadra. Due nomi su tutti: Nainggolan all’Inter e Pellegrini alla Juventus. La proroga è data per scontata: tutto si dovrebbe risolvere nei prossimi giorni, compresa la questione dei contratti in scadenza.

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Roma, ag. Bustos: “Per i giallorossi è una priorità”

 

Roma, ag. Bustos: “Per i giallorossi è una priorità”

Ignacio Campo, agente di Nahuel Bustos, ha parlato della trattativa che potrebbe portare il giovane attaccante del Talleres alla Roma. Su di lui ci sono le attenzioni anche di club spagnoli e russi, ma i giallorossi sembrano in pole position. Queste le sue parole riportate dal sito argentino iamnoticias.com.ar:

Ci sono Valencia, Siviglia, Roma e molti altri, ma sono solo intenzioni. Esistono molte sondaggi, ma poche certezze. Quello che succede è che ognuno ha una difficoltà diversa per via della pandemia. Si sta ragionando su come riprendere i campionati e questo condiziona gli affari. Alla Roma lo hanno come priorità, ma poiché i tornei non sono finiti, devono ancora capire quali giocatori rimarranno e quali andranno via. Ad oggi non c’è nulla di concreto“.

Nahuel Bustos è un attaccante argentino classe 1998 in forza al Talleres, dove si è formato prima di affrontare una breve quanto incolore esperienza in Messico al Pachuca. Gioca prevalentemente come prima punta, ma è stato talvolta utilizzato come esterno offensivo. Nell’ultima Superliga argentina ha disputato 20 partite, collezionando 9 gol e 4 assist. La sua valutazione si aggira intorno ai 12 milioni.

 




Coppa Italia, semifinali anticipate al 12-13 giugno

Coppa Italia, semifinali anticipate al 12-13 giugno

Secondo quanto riporta Sky Sport sarebbe arrivato l’ok da parte del Governo per anticipare la disputa delle semifinali di Coppa Italia. Inizialmente le due gare (Juventus-Milan e Napoli-Inter) si sarebbero dovute giocare il 13-14 giugno ma la data potrebbe cambiare.

I due match potrebbero essere giocati il 12-13 giugno anticipando così di un giorno la ripresa del calcio italiano. In questo senso servirebbe un nuovo DPCM da parte del Governo visto che quello attualmente in vigore vieta ogni manifestazione sportiva fino al 14.

Governo che così accoglie almeno parzialmente le lamentele avanzate dall’Inter (che aveva paventato l’idea di mandare in campo la Primavera contro il Napoli nella semifinale di ritorno al San Paolo) e riprese in seguito da Milan (per bocca del presidente Scaroni) e Juventus. Le tre strisciate erano rimaste perplesse riguardo la possibilità di fissare le semifinali (e in generale di comprimere la Coppa Italia) in un periodo così breve e di poco precedente rispetto alla ripresa del campionato.

Allargando invece il discorso a un ambito non prettamente sportivo, è da vedere se il Governo voglia “sfruttare” questa necessità di emanare un nuovo decreto-legge per includervi altre novità inerenti o meno al mondo del calcio e dello sport.o

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