Tradurre il calcio su pellicola non è mai stata cosa semplice, eppure ci sono dei film che sono riusciti nell’arduo compito in maniera più o meno fedele alla realtà. Molti di questi hanno posto l’accento più sul mondo che gravita intorno al pallone. Storie di calciatori, storie di chi ha inseguito il sogno e l’ha raggiunto, di chi non ha retto l’urto della popolarità, della celebrità, delle grandi ricchezze economiche che ne sopraggiungono. Storie di chi ha davvero sprecato il proprio talento o semplicemente storie di tifosi, di chi, con anima e corpo, seguirebbe la propria squadra fino in capo al mondo. Storie di gente comune con una passione viscerale, ai limiti del fanatismo. Parodie, si, anche parodie del mondo del calcio che sono diventate famose, le cui citazioni sono ancora utilizzate oggi dopo tantissimi anni dall’uscita in sala. Molti di questi film sono diventati delle vere e proprie pietre miliari e, per gli appassionati di calcio e non solo, rappresentano un aggancio con quella realtà spesso immaginata, sognata, per alcuni anche vissuta che ci accomuna un po’ tutti. Difficile riuscire ad elencarne solamente 10, anche perché negli ultimi anni la lista si è allargata e ne sono entrati alcuni a pieno titolo.
Ecco a voi la Top 10 dei film sul calcio meglio riusciti. Buona lettura e buona visione!
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Il campione
Il Campione è un film uscito nelle sale nel 2019, opera prima di Leonardo D’Agostini, vincitore del Nastro D’argento 2019 come Miglior regista esordiente. La trama del film è incentrata sull’ascesa di Christian Ferro, una giovane promessa della Roma, interpretato dal bravissimo Andrea Carpenzano che non riesce a dare continuità al proprio talento per via di un comportamento spesso sregolato. Viene quindi deciso dalla dirigenza della squadra giallorossa di affiancargli Valerio Fioretti, un professore di italiano e storia, che ha il volto di una garanzia del cinema italiano come Stefano Accorsi, cui viene affidato il compito di seguirlo, con non poche difficoltà, e aiutarlo nello studio per conseguire il diploma. Attorno alla figura di Christian Ferro gravitano parecchie persone, molte delle quali vicini solo per la sua fama, dei veri avvoltoi. Fortunatamente per lui alcuni incontri, in particolare modo quello con il prof e con Alessia (Ludovica Martino), una studentessa di medicina, saranno fondamentali per fargli capire quelli che sono i punti chiave su cui puntare, con umiltà e abnegazione. Il film è molto ben riuscito, ben recitato, scorrevole e divertente al tempo stesso, leggero ma con un profonda morale di fondo. Senza dubbio uno degli ultimi film sul calcio meglio girati degli ultimi anni.
Fuga per la vittoria.
Un cast stellare, davvero stellare per un film che mischia storia e sport e che tra i protagonisti ha tra gli altri un calciatore, uno che la storia di questo sport l’ha fatta veramente: Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelè. Uscito nelle sale ormai quasi 40 anni fa, nel 1981, racconta la storia di una partita tra prigionieri di varie nazionalità, nella Francia degli anni ’40 e i nazisti dove la sfida sarà un’occasione unica di fuga per i prigionieri. Celebre nel film la sequenza della rovesciata di Pelè, non il solo giocatore nella pellicola considerando anche la presenza di Bobby Moore, Osvaldo Ardiles, Paul van Himst e Kazimierz Deyna oltre a mostri sacri come Michael Caine, Max Von Sydow e Sylvester Stallone. Tutto filmato sotto la regia di John Huston, uno dei maestri del cinema hollywoodiano. Semplicemente un filone, da vedere obbligatoriamente.
Shaolin Soccer
Un film tra i più divertenti mai girati sul calcio, che mixa con genialità realtà e colpi alla Holly e Benji, con un pizzico di Bruce Lee, uscito nelle sale nel 2001. Una storia simpaticissima ambientata ad Hong Kong, dove una strampalata squadra dovrà affrontarne una molto forte. Fu distribuito in Italia con il doppiaggio di calciatori che all’epoca dell’uscita del film giocavano in Serie A, nella Roma e nella Lazio. Basti pensare che il protagonista ha la voce di Damiano Tommasi e altri personaggi quella di Angelo Peruzzi, Marco Delvecchio, Sinisa Mihjlovic e Vincent Candela. La resa dei gesti atletici é ben riuscita e vale la pena ripescarlo per chi non lo avesse mai visto. La leggenda narra che la versione originale sia ancora più divertente di quella doppiata in italiano.
Febbre a 90°
Un vero e proprio cult per gli appassionati di calcio. Tratto dal libro omonimo dello scrittore Nick Hornby, con un giovane Colin Firth protagonista della pellicola. Il film, uscito nel 1997, si ambienta a Londra alla fine degli anni ’80 e ci racconta la storia di Paul Ashworth, insegnante di lettere alle superiori e soprattutto grandissimo tifoso dell’Arsenal, una passione nata da piccolo. Il film ci fa ripercorrere tutte le fasi di un vero tifoso, dalle delusioni fino alle gioie delle vittorie, obbligatoriamente sofferte fino e oltre il 90°. Tutto è principalmente incentrato sulla stagione ’88/89 della First Division, poi diventata Premier League, quando i Gunners ancora giocavano nel leggendario Highbury e sognavano con i gol di Alan Smith.
Il maledetto United
Film che ripercorre la vita di un allenatore forse oggi poco ricordato ma conosciutissimo nella storia del calcio inglese: Brian Clough. Anche in questo caso è l’adattamento di un libro, un racconto di successo di David Peace uscito nel 2006 diretto da Tom Hooper. La pellicola, uscita tre anni più tardi, è incentrata sui 44 giorni nel lontano 1974 in cui l’allenatore Clough, che aveva già dimostrato le proprie abilità con il Derby County e soprattutto le mostrerà dopo in Europa con il Nottingham Forest che allenò per 18 anni, guidò il glorioso Leeds United. 44 giorni in cui cercò di imporre un codice comportamentale ottenendo però risposta negative dalla sua squadra, tra litigi, incomprensioni e la definitiva resa. Mister Brian Clough ha il volto del bravo attore gallese Michael Sheen.
Goal!
Santiago Muñez, conoscete questo giocatore? No, non è vero giocatore ma le sue avventure hanno appassionato gli amanti del calcio (e del cinema) come fosse realmente esistito. Santi, è un bambino messicano che scappa illegalmente con la sua famiglia dal Messico agli Stati Uniti, precisamente a Los Angeles. Ha un grande talento e gioca, illuminando, nella squadra locale. Fortuna vuole che sia notato e selezionato da un osservatore del Newcastle. Da qui il viaggio in Inghilterra e il confronto con la dura realtà: la difficoltà ad adattarsi al calcio inglese. Alla fine, come spesso accade nei film, riesce a far esplodere tutto il suo grande talento. Questo è il primo film di una trilogia che comprende anche Goal 2, dove il talento messicano vestirà addirittura la maglia del Real Madrid e dove vedremo giocatori veri come Zinédine Zidane, Raul, Ronaldo e David Beckham. Goal 3, stranamente mai distribuito in Italia, è ambientato durante i Mondiali del 2006, vinti come forse ricorderete dalla nostra Nazionale!
Il mio amico Eric
Il mio amico Eric è un bellissimo film uscito nel 2009 e diretto dal grande regista Ken Loach e tratto da un’idea di Eric Cantona, ex stella del Manchester United e sempre più spesso negli ultimi anni, attore. Come tutti i film di Ken Loach, il protagonista è un un uomo della classe operaia, Eric, un postino di 50 anni tifosissimo dello United che vive a Manchester. In gioventù, avventatamente ha lasciato la moglie e la figlia appena nata ma dopo tanti anni la figlia torna e gli chiede di badare a sua nipote perché lei deve laurearsi. A questo punto il protagonista, in preda al panico fuma un pò d’erba e vedrà apparire davanti a lui Eric Cantona, che comincerà ad aiutarlo con la sua filosofia di vita. Per chi ha Prime Video lo può trovare lì in streaming.
Il presidente del Borgorosso Football Club
L’immenso Alberto Sordi, del quale quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita, è il protagonista di questa pellicola, “Il presidente del Borgorosso Football Club” dove interpreta Benito Fornaciari, rampollo di una benestante famiglia di industriali. A seguito della morte del padre erediterà oltre ad una notevole somma in denaro anche la presidenza della squadra di famiglia, il Borgorosso. Il giovane Fornaciari non ha alcuna dimestichezza con il mondo del calcio, dimostrandolo con decisioni avventate. Dopo l’esonero dell’allenatore del quale prende il ruolo, oltre a quello di presidente che già riveste nonostante l’inadeguatezza, e i conseguenti risultati negativi fa uscire il coniglio dal cilindro comprando la stella Omar Sivori, il grande oriundo di Juventus e Napoli, che partecipò di persona al film.
Best
Best è il film autobiografico sulla figura iconica di George Best, il miglior calciatore europeo degli anni Sessanta e Settanta e Pallone d’oro 1968. Best, interpretato dall’attore britannico John Lynch, è stato il classico esempio di genio e sregolatezza, regalando perle di assoluta qualità in campo e vivendo fuori dal rettangolo di gioco in maniera completamente poco inquadrata. Il film è uscito nelle sale nel 1999, per la regia di Mary McGuckian e ci regala in maniera fedele un ritratto del talento del Manchester United, icona pop del suo tempo, non a caso definito il quinto Beatle. Come non ricordare questa frase che meglio di tutte descrive Best: “Ho speso molti soldi per alcool, donne e belle macchine. Il resto l’ho sperperato.”
Sognando Beckham
Il film, leggero e divertente uscito nel 2002 e diretto dalla regista Gurinder Chadha. La pellicola racconta la passione calcistica di Jess, una giovane ragazza inglese che, vedendosi ostacolata dalla sua di famiglia indiana, è costretta a coltivare la sua passione segretamente. Varie peripezie la porteranno a legare con una giovane Keira Knightley, tra le attrici protagoniste, con la quale inizialmente competerà sia in campo che in amore per la contesa dell’allenatore della loro squadra, interpretato da Jonathan Rhys Meyers. Il film è stato un vero è proprio successo incassando 76 milioni di sterline a fronte di 6 di produzione.