Il Manchester City senza Rodri è ancora la favorita per la Champions?

Con l’infortunio di Rodri, il Manchester City affronta una delle sfide più difficili della sua stagione. L’assenza del centrocampista spagnolo, descritto da Pep Guardiola come insostituibile, potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla Premier League, ma anche sulla corsa alla Champions League. 

Ma il City può ancora mantenere il suo status di favorita nelle quote Champions?

Rodri è un elemento cruciale per il Manchester City. Non solo ha segnato il gol che ha regalato la Champions League alla squadra due anni fa, ma il suo ruolo nel centrocampo di Guardiola è fondamentale. L’infortunio al ginocchio destro, subito durante l’ultima partita contro l’Arsenal, potrebbe tenerlo fuori dai campi di gioco per un periodo compreso tra 6 e 7 mesi, a seconda della gravità della lesione. La mancanza di un giocatore del suo calibro potrebbe rivelarsi una perdita in grado di determinare l’intera stagione della squadra.

I dati parlano chiaro: il City ha un tasso di vittoria del 74% con Rodri in campo, e quando non è presente, questo numero scende al 62%. È evidente che la sua assenza comprometterà la capacità della squadra di mantenere il ritmo in campionato e in Europa.

Con Rodri e Kevin De Bruyne entrambi infortunati, Guardiola si troverà inevitabilmente costretto a modificare le sue strategie. In questo contesto, Ilkay Gundogan, di ritorno al City dopo un breve periodo al Barcellona, e Mateo Kovacic, ex Inter, sono i candidati più probabili a riempire il vuoto, incolmabile, lasciato dallo spagnolo. Tuttavia, nessuno dei due ha la stessa capacità di controllare il gioco come Rodri. Questo richiederà un adattamento tattico, che potrebbe influenzare non solo la formazione, ma anche le dinamiche complessive della squadra.

Nonostante le difficoltà, il Manchester City continua a essere considerato tra i principali contendenti per la Champions League. Le quote Champions lo collocano ancora come favorito, grazie alla forza del resto della rosa e all’esperienza di Guardiola. Nelle prime due partite del girone, il City ha ottenuto un pareggio contro l’Inter e una vittoria convincente contro il Bratislava, segnando 4 gol senza concederne nessuno. 

Le prossime sfide contro Sparta Praga e Sporting Lisbona saranno cruciali per confermare la solidità della squadra in Europa, in una competizione che con il nuovo format risulta ancora più agguerrita. Squadre come il Bayern Monaco e il Real Madrid non dormono sugli allori, e l’assenza di Rodri potrebbe rivelarsi decisiva in partite di alta intensità. Tuttavia, il City ha dimostrato una resilienza che non può essere sottovalutata, e Guardiola è noto per la sua capacità di trovare soluzioni creative anche in situazioni difficili.

In sintesi, l’infortunio di Rodri rappresenta una sfida significativa per il Manchester City. La sua mancanza potrebbe influenzare non solo il rendimento della squadra in Premier League, ma anche le ambizioni europee nella Champions League, competizione che Guardiola sperava di riconquistare dopo aver ceduto il passo lo scorso anno al Real Madrid. 

Le quote vedono il City ancora tra i favoriti, ma il percorso per mantenere questo status sarà complicato e richiederà un adattamento rapido ed efficace da parte di Guardiola e dei suoi uomini. Le prossime partite saranno decisive per capire se il City potrà continuare a puntare al titolo, sia in Inghilterra che in Europa.




Simeone e la Champions, un rapporto di odio e amore

Ancor più del rapporto amore odio di Simeone con la Champions League bisognerebbe parlare del rapporto d’amore con l’Atletico Madrid di cui è ininterrottamente allenatore dal 2011. In questo lasso di tempo El Cholo, con i madrileni, ha vinto 2 Europa League (2012 – 2018), bissate con altrettanti successi nella Supercoppa Europea. Nella Liga va registrata la vittoria nella stagione 2013 – 2014. Quello che invece manca dalla bacheca di Simeone è la Champions League, nonostante le due finali del 2014 e 2016.

Attualmente l’Atletico Madrid di Simeone si appresta a disputare i quarti di finale contro il Borussia Dortmund. La partita di andata è prevista per mercoledì 10 aprile 2024 ore 21.00 presso lo Stadio Civitas Metropolitano di Madrid. Con una capienza di circa 68.000 spettatori il Cividas Metropolitano è il luogo d’elezione dell’Atletico; si tratta di una struttura moderna e progettata per garantire la massima visibilità in ogni punto dell’impianto. Per la cronaca, i cugini del Real Madrid si esibiscono presso lo stadio di loro proprietà: il Santiago Bernabeu.

Il ritorno tra l’Atletico Madrid e il Borussia Dortmund è previsto invece per martedì 16 aprile 2024 sempre alle ore 21.00. Il percorso dell’Atletico Madrid nella fase a gironi è stato abbastanza agevole chiudendo al primo posto e conquistando 14 dei 18 punti disponibili. Assieme all’Atletico figuravano la Lazio, il Feyenoord e il Celtic. Oltre all’Atletico, ha passato il turno la Lazio, che si è poi dovuta arrendere al Bayern Monaco (1-0 – 0-3) nel turno degli ottavi di finale. L’Atletico invece ha proseguito la sua marcia positiva eliminando l’Inter di Simone Inzaghi, ex compagno di squadra nella Lazio di inizio anni 2000, (1-1, 2-1). Una vittoria di prestigio anche contro il parere dei bookmaker il cui pronostico vedeva i nerazzurri favoriti.

Nella sfida col Borussia Dortmund le quote Champions League danno l’Atletico Madrid di Simeone come nettamente favorito nella partita di andata. La vittoria interna è quotata a 1.77, il pareggio a 3.65 e la vittoria esterna a 4.65, mentre per il passaggio del turno gli spagnoli restano favoriti con quote oscillanti tra 1.57 e 1.65 contro 2.20 e 2.25 dei tedeschi.

Ben diverso è il discorso per la vittoria finale dove gli antepost assegnano ai madrileni ben poche possibilità di vittoria finale, appena 13.00. In una situazione così complicata con alcune tra le più forti squadre europee approdate ai quarti, all’Atletico è toccata la fortuna di incrociare quella che probabilmente è la meno forte tra le otto. Il passaggio del turno con l’accesso alle semifinali è alla portata del Cholo, poi chissà.




Atalanta-Sporting: storia, ambizioni e statistiche della sfida

Giovedì 14 marzo, alle 21.00, l’Atalanta sarà chiamata ad un confronto cruciale, quello contro lo Sporting Lisbona, per un match che determinerà quale delle due squadre accederà ai quarti di finale della UEFA Europa League. Dopo il pareggio sul risultato dell’1-1 nella gara di andata, il Gewiss Stadium di Bergamo sarà teatro di una partita carica di tensione, in cui la Dea di Gian Piero Gasperini dovrà giocare tutte le sue carte per ottenere l’accesso ai quarti di finale.

 

Nell’ultimo periodo l’Atalanta ha mostrato un andamento altalenante in Serie A, con una serie di risultati meno brillanti rispetto al suo solito standard che, tuttavia, non ha compromesso completamente la sua posizione in classifica, avendo mantenuto una posizione importante per quanto riguarda le competizioni europee, e dimostrando di essere ancora una forza da non sottovalutare.

 

Lo Sporting Lisbona di Ruben Amorim, d’altro canto, si trova di fronte a una sfida difficile, specialmente considerando il suo storico negativo nelle partite contro squadre italiane in trasferta. Con 16 partite disputate in territorio italiano nelle competizioni europee senza mai ottenere una vittoria, la squadra portoghese cercherà di ribaltare questa tendenza sfavorevole, ma la sfida di giovedì rappresenta a tutti gli effetti un ostacolo in salita.

 

Analizzando le prestazioni recenti delle due squadre, emerge che l’Atalanta ha dimostrato una notevole solidità in Europa League, perdendo solo due delle ultime 20 partite nella competizione e mantenendo l’imbattibilità in questa stagione con 3 vittorie e 1 pareggio. Dall’altra parte, lo Sporting Lisbona ha ottenuto solo tre vittorie nelle ultime 14 partite europee, ma ha mostrato segni di miglioramento con due vittorie nei suoi ultimi quattro incontri.

 

In termini tattici, l’approccio aggressivo difensivo dell’Atalanta è evidente, con il secondo più basso PPDA (Passes per Defensive Action) della stagione, un dato che evidenzia l’intensità della pressione esercitata dalla squadra fuori dalla propria trequarti difensiva. Questo aspetto più tecnico potrebbe essere cruciale nell’andamento della partita contro lo Sporting Lisbona.

 

Guardando alle statistiche emerge, infine, che questa sarà l’ottava sfida tra le due squadre nelle competizioni europee, con un bilancio di due vittorie per lo Sporting, tre per l’Atalanta e due pareggi. Nonostante le sfide passate, questa gara di ritorno negli ottavi di finale sarà un nuovo capitolo nella storia delle due squadre, capitolo nel quale la favorita sembra proprio la squadra di Gian Piero Gasperini, almeno stando a quelle che sono le quote vincente Europa League.

 

Con la Dea che cerca di consolidare la sua posizione in Europa e lo Sporting Lisbona che mira a cambiare il proprio destino in trasferta, la partita promette emozioni e suspense fino all’ultimo minuto. I tifosi possono aspettarsi un’epica battaglia calcistica al Gewiss Stadium, dove l’Atalanta cercherà di difendere il proprio territorio e avanzare nella competizione europea per scrivere nuove pagine nel grande libro della storia del calcio.




Ucraina-Italia si decide tutto per Spalletti, le scelte di formazione

Con l’arrivo delle ultime due partite del girone C delle qualificazioni agli Europei 2024, l’Italia di Luciano Spalletti è pronta a intensificare gli sforzi per conquistare un pass per la fase finale in Germania. La squadra azzurra, attualmente al terzo posto con dieci punti sotto Inghilterra già qualificata per i prossimi e Ucraina, ha davanti a sé due sfide cruciali contro la Macedonia del Nord e l’Ucraina.

La prima tappa per gli azzurri sarà la sfida contro la Macedonia del Nord venerdì 17 novembre alle 20:45: la vittoria in questo incontro potrebbe facilitare il cammino verso la qualificazione ed è proprio per questo che Spalletti sta studiando e preparando con attenzione la strategia di gioco e la disposizione dei giocatori in campo. La probabile formazione vede Donnarumma in porta, con una difesa a quattro composta da Di Lorenzo, Acerbi, Bastoni e Dimarco. A centrocampo, Barella e Colpani si posizioneranno come mezzali, con un ballottaggio tra Locatelli e Jorginho come playmaker. In attacco, Berardi e Politano competono per l’esterno destro, mentre Raspadori sarà il centravanti, supportato da El Shaarawy sulla sinistra.

Il secondo e cruciale appuntamento sarà contro l’Ucraina, lunedì 20 novembre alle 20:45. Con la classifica attuale, l’Italia deve mantenere il secondo posto per evitare i playoff. La probabile formazione vedrà Scamacca come centravanti, con Kean sulla sinistra e Zaniolo sulla destra. A centrocampo, Frattesi e Bonaventura potrebbero agire come mezzali. Cambiaso, in grande forma alla Juventus, potrebbe avere una chance da titolare in difesa.

Attualmente, come dicevamo, l’Inghilterra è in testa al girone con 16 punti, già qualificata per gli Europei. Segue l’Ucraina a 13 punti, e l’Italia è terza a 10 punti, mentre Macedonia del Nord e Malta sono già fuori dai giochi. L’obiettivo per gli azzurri è ottenere un secondo posto, evitando così i complicati playoff.

La Macedonia del Nord, che ha ottenuto un pareggio contro l’Italia nel precedente incontro, potrebbe scendere in campo con un 3-4-3 cercando compattezza al centro del campo o con un 3-4-1-2. L’Ucraina, già sconfitta dall’Italia in casa, potrebbe optare per un 4-2-3-1 per cercare di pungere gli azzurri con i suoi esterni d’attacco: aspetto che gioca a vantaggio della nazionale allenata da Serhiy Rebrov è la presenza di un solo match da preparare e non due come per gli azzurri.

Con il lavoro instancabile di Luciano Spalletti e il sostegno degli appassionati tifosi italiani, l’Italia si prepara a lottare per il passaggio a Euro 2024. Dopo le delusioni mondiali degli ultimi anni, infatti, il popolo azzurro ha bisogno di tornare a vivere emozioni forti come quelle che nel 2020-21 portarono proprio alla conquista della vetta d’Europa, con l’epica sconfitta dell’Inghilterra ai rigori.

Con una combinazione di talento e determinazione gli azzurri mirano a conquistare la loro strada verso il successo in Germania: i pronostici sostengono l’Italia, dando un’occhiata alle quote delle scommesse on line  gli azzurri sono strafavoriti per la vittoria contro la Macedonia del Nord e hanno buone probabilità di proseguire nel loro cammino anche imponendosi sull’Ucraina, sperando così di accedere alla qualificazione agevolmente, senza dover passare per i temuti, e odiati, play-off.




Chance elevate per le inglesi in Europa League

Il calcio inglese è da tempo uno dei più competitivi al mondo, con squadre di alto livello che gareggiano sia a livello nazionale che internazionale dando spettacolo con prestazioni e risultati da brivido. Questa stagione non fa eccezione, e diverse squadre d’oltremanica si stanno preparando per sfidare i migliori club in una delle competizioni più seguite nel vecchio continente, la UEFA Europa League: le quote Europa League lo dimostrano dando per favorite proprio due delle tre squadre inglesi in corsa per la vittoria.

West Ham United: L’Ascesa dei “Hammers”

Il West Ham United è una delle squadre più affascinanti da tenere d’occhio quest’anno in Europa League. Dopo una stagione non particolarmente brillante in Premier League, il club londinese si è guadagnato il diritto di partecipare alle competizioni europee grazie alla vittoria contro la Fiorentina nella finale di Conference League. L’allenatore David Moyes ha costruito una squadra solida, con giocatori chiave come Michail Antonio e Aaron Cresswell. La mentalità vincente dei “Hammers” è evidente, e possono competere contro le migliori squadre europee. Le loro chances di avanzare in Europa League dipenderanno dalla loro capacità di mantenere la coesione e di sfruttare al meglio le loro opzioni offensive.

Brighton & Hove Albion: La Debuttante Ambiziosa

Il Brighton è una squadra che sta guadagnando sempre più rispetto in Premier League e dopo aver chiuso la scorsa stagione al sesto posto in classifica di Premier League si appresta ora al debutto europeo partecipando per la prima volta nella sua storia alla fase a gironi di Europa League. Con giocatori talentuosi come Solly March e Lewis Dunk, il Brighton ha il potenziale per sorprendere molte squadre. La sua abilità difensiva potrebbe rivelarsi un vantaggio cruciale nella competizione europea e anche se la squadra manca di esperienza europea, il suo entusiasmo e la determinazione potrebbero portare a risultati sorprendenti.

Liverpool FC: La Potenza di Anfield

Il Liverpool FC è una delle squadre più decorate d’Inghilterra e ha una lunga storia di successo in Europa. Anche se quest’anno non parteciperà alla Champions League, il Liverpool è uno dei favoriti in Europa League. L’allenatore Jürgen Klopp ha creato una squadra di alto livello con giocatori del calibro di Mohamed Salah, Darwin Núñez e Alexis Mac Allister che hanno dimostrato di poter competere contro le squadre europee di alto livello. La fame di successo e il desiderio di aggiungere un altro trofeo europeo al palmarès del club potrebbero spingere il Liverpool lontano nella competizione. In conclusione, le squadre inglesi in gara quest’anno per l’Europa League portano con sé ambizioni diverse mentre si preparano per il celebre campionato europeo. Gli appassionati di calcio possono aspettarsi partite emozionanti e sorprese mentre queste squadre cercano di raggiungere il successo europeo e portare gloria all’Inghilterra. Mentre i riflettori si accendono sulle squadre inglesi, il mondo del calcio aspetta con impazienza per vedere quali di esse si distingueranno in Europa League.




5 segreti per un gioco di successo nella sezione Live: cosa bisogna sapere sui giochi con croupier dal vivo?

I casinò online italiani si sforzano di diversificare il catalogo di intrattenimento per attirare più giocatori e ottenere profitti consistenti. Ai clienti dei portali di gioco d’azzardo vengono offerte diverse opzioni. La maggior parte preferisce giocare alle slot, ma non sempre riesce a ottenere un vantaggio sul casinò e vincere denaro. Tuttavia, c’è la possibilità di aumentare il bankroll iniziale, vale la pena provare a farlo nella sezione con croupier dal vivo. Per evitare di perdere il deposito, è consigliabile conoscere i segreti di un gioco di successo con croupier reali.

Buona conoscenza delle regole Nella sezione Live non ci sono le solite slot. Il portafoglio di giochi include di solito circa 100-300 giochi. Sono disponibili: poker; baccarat; sic bo; hi-lo; roulette; blackjack; spettacoli di gioco; ruota della fortuna; mahjong, ecc https://miglioricasinoonlineaams.com/sms . Per vincere, è necessario conoscere bene le regole. Senza questo, non sarà possibile ottenere un profitto. Le perdite si susseguiranno fino a quando il bankroll non sarà azzerato.

È importante comprendere bene le regole, memorizzare tutte le fasi della sessione. Ciò consentirà di prendere il controllo del processo e influenzarne l’esito. La conoscenza di tutte le peculiarità del gioco scelto aumenta la possibilità di ottenere la massima vincita.

Ai principianti spesso è difficile orientarsi, e di conseguenza perdono ingenti somme. Per evitare situazioni simili, è consigliabile trovare giochi simili in modalità demo e fare pratica. Quando alla fine del mese si riesce a ottenere un profitto, si può passare al gioco con croupier reali.

Utilizzo di strategie I high roller e i giocatori regolari spesso vincono nella sezione Live perché non solo conoscono bene le regole e le combinazioni, ma applicano attivamente diverse tattiche. Tra le strategie più comuni troviamo: “Martingala”; “Parlay”; “Piatto”; “Piramide”; “Milionario”; “Chicken”; “Scala”, ecc.

È importante capire che è possibile ottenere una dinamica positiva solo calcolando accuratamente il bankroll. È importante che sia sufficiente per una serie di perdite. Ciò aiuterà a superare una serie di sfortune e a uscire in positivo quando si ricevono premi.

È necessario lavorare sulla strategia, comprendere i suoi dettagli, punti di forza e debolezza. Ciò permetterà di stabilire i limiti, le puntate e in seguito evitare perdite significative.

Attenzione e perseveranza Il processo di gioco nella sezione Live è diverso dalle normali slot. I croupier lavorano a grande velocità. Distribuiscono le carte, spiegano le regole, effettuano pagamenti. Non c’è molto tempo per riflettere. Bisogna agire velocemente, altrimenti si dovranno accettare le perdite.

Durante le sessioni con croupier reali, è importante essere attenti e perseveranti. I croupier non ingannano, ma è necessario prendere decisioni rapide, altrimenti si perderanno delle opportunità. È importante allenare la memoria, essere attenti, notare i dettagli e utilizzare le tabelle.

Gestione del denaro La maggior parte dei giocatori fa scommesse casuali, spesso stabilendo limiti elevati nella speranza che tali investimenti si ripagino nel prossimo futuro. Tuttavia, questo approccio non porta a una dinamica positiva. Il bankroll viene prosciugato dopo poche scommesse. Di conseguenza, bisogna ricaricare il deposito di nuovo e accettare seri perdite.

Per evitare una situazione del genere, è necessario fare affidamento sulle regole di conservazione del capitale durante le sessioni di gioco. Si presta particolare attenzione al budget. Si consiglia di destinare al casinò online il 10% del reddito mensile. L’ottimale sarebbe il 5%.

Allo stesso tempo, si pone l’attenzione sulla somma della scommessa. Non dovrebbe superare l’1-3% del bankroll. Aumentando l’importo, aumenta la probabilità di perdita. È meglio giocare con limiti minimi.

C’è una logica in questa regola: scommesse basse permettono di superare con successo una serie di perdite. Successivamente, sarà possibile ottenere premi che copriranno completamente o parzialmente le perdite.

Inoltre, si consiglia di compilare un piano di gioco. Qui si stabiliscono l’importo dei premi, delle perdite, il numero di scommesse, la strategia. Quando si raggiungono i parametri stabiliti, la sessione viene interrotta indipendentemente dai risultati ottenuti.

Scelta intelligente dei giochi I high roller e i giocatori regolari preferiscono la sezione Live per l’alto ritorno al giocatore offerto dal suo contenuto. Tuttavia, non tutti i giochi offrono un RTP solido. La percentuale media di ritorno è del 95%, anche se è possibile trovare giochi con un ritorno fino al 99,98%.

Una scelta ottimale sono i giochi di carte come il baccarat e il blackjack. È possibile trovare anche tipi popolari di roulette con un ritorno del 99%. Lotterie, sic bo e mahjong non possono vantare un ritorno elevato. Non è consigliabile sceglierli.

Inoltre, è importante comprendere che una dinamica positiva si ottiene a lungo termine. È importante calcolare correttamente il bankroll per non rimpiangere le perdite in seguito




Gli eventi più lunghi nella storia dello sport: quattro record da ricordare

Dalla partita di calcio più lunga, passando per il tennis, alla partita di pallavolo durata più di 86 ore

Record “alternativi” nello sport

Spesso ci sarà capitato di chiederci qual è stata la partita di calcio più lunga della storia, ma esistono dei record clamorosissimi anche in altri sport, come ad esempio la pallavolo, il basket e il tennis.

Viene sicuramente più naturale pensare ad un possibile futuro record sui 100 metri piani (qualcuno provi a battere il leggendario Usain Bolt), eppure, tra i nerd, ci sarà qualcuno che si sta chiedendo quando verrà battuto il record di match tennistico più lungo. Pertanto, aspettando di vedere nei palinsesti delle scommesse sportive sempre più innovative, come quello sulle quote Wimbledon di Betway, la giocata “Match di tennis più lungo della storia sì/no”, tuffiamoci in questa ed altre curiosità sportive!

La partita più lunga di calcio: Siviglia – Roma!

Siviglia e Roma si sono scontrate in campo il 31 maggio 2023, in occasione della finale di Europa League a Budapest. I lusitani hanno conquistato il trofeo continentale ai calci di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari, 4-1 dopo i tiri dal dischetto). La partita è durata complessivamente 146 minuti tra tempi regolamentari, supplementari e recuperi, superando il precedente record in una finale, appartenuto ad Argentina-Francia, mondiale Qatar 2022.

Quanto alle partite più lunghe della nostra Serie A, il record spetta ad un Frosinone-Parma 3-2 del 3 aprile 2019, durata 108 minuti e 46 secondi.

La partita più lunga di pallavolo: Empoli Volley Marathon

L’8 luglio 2012 la pallavolo a Empoli entrò nella leggenda. 86 ore e 17 minuti: è questo il tempo record stabilito in terra empolese per la partita di pallavolo più lunga della storia. Sì, perché il precedente primato, raggiunto in Olanda, si era fermato alle 85 ore.

Così, pensando di poter far meglio, fu lanciata una manifestazione per raccogliere fondi per un centro di accoglienza. In questo modo, Empoli e i 24 giocatori che presero parte alla ‘Volley Marathon’ al palazzetto dello sport Albano Aramini, risiedono tutt’oggi nel libro dei Guinness World Record.

La partita più lunga di tennis: Isner – Mahut

Il 22-24 giugno 2010 si giocò, nel corso del torneo di Wimbledon, il primo turno tra John Isner e Nicolas Mahut. Quello che doveva essere un match come tanti altri si trasformò in una maratona senza fine: dopo aver vinto due set a testa dei primi quattro (6-4, 3-6, 6-7, 7-6), i due tennisti si ritrovarono il giorno successivo a giocare il quinto set decisivo.

In assenza del tie-break, i due continuarono ad oltranza fino ad arrivare, nell’arco di due giorni, al surreale punteggio di 70-68 in favore di Isner!

La partita durò in totale 11 ore e 5 minuti, suddivisi in tre giorni consecutivi: un record assoluto per il tennis, ma, come riportato in un articolo di Betway, non l’unico infranto durante la partita.

“Evidentemente noto per la sua battuta, Isner, n. 19 del mondo, contava certamente di venire a capo con minor fatica del francese Nicolas Mahut, un ex ragazzo prodigio, vincitore di Wimbledon Junior dieci anni fa, e poi smarritosi, sino a scivolare all’attuale n. 148, ed essere costretto a qualificarsi. Ma il talento sciupato doveva aver lasciato qualche briciola nel francese, meno imponente di Isner col suo metro e novanta, e tuttavia in grado di tenere botta, e addirittura rifiutarsi, alla fine, di lasciare il campo.” – Gianni Clerici

La partita più lunga di basket: Indianapolis Olympians – Rochester Royals

Il 6 gennaio 1951 si sfidarono, nel campionato statunitense NBA, gli Indianapolis Olympians e i Rochester Royals. La partita fu molto equilibrata e nessuna delle due squadre riuscì a vincere nei tempi regolamentari, terminati sul 65-65: si dovettero disputare ben 6 overtime prima che gli Olympians segnassero l’unico canestro dell’ultima frazione e vincessero per 75-73. La partita durò in totale 78 minuti effettivi di gioco, in un basket di altri tempi fatto di punteggi molto bassi, in cui non c’era ancora la regola dei 24 secondi e il tiro da 3 punti. Difatti le squadre in campo, nel corso degli overtime, usavano far scorrere la quasi totalità del tempo per non concedere occasioni di tiro agli avversari.

La domanda successiva è: questi record saranno mai battuti? Il corso degli eventi spesso ci risponde di sì, ma una cosa è certa: lo spirito di competizione e di superamento dei limiti non si spegne mai!

“Lo avevo detto ai miei ragazzi, o usciamo con la coppa o usciamo morti. Siamo morti, sia per la stanchezza fisica e mentale… Abbiamo fatto una grande finale, intensa e maschia”

Mourinho dopo la finale Siviglia – Roma 2023




Qual è il potenziale affettivo nel gioco digitali oggi?

Nel 2017 David Owen analizzando il potenziale affettivo dei videogiochi, afferma “piuttosto che rafforzare una tradizionale dicotomia mente-corpo cartesiana, i giochi hanno a che fare con una profonda connessione tra mente e corpo che viene intensificata da esperienze di immersione e fusione”.

La tradizione della fenomenologia ha cercato di prendere le distanze dall’essenzialismo di un sé pensante e di comprendere l’agire e il sé in un quadro più ampio. Nel 1998 Andy Clark e David Chalmers delinearono una teoria della mente estesa, che si basa sulle profonde connessioni, interazioni e fusioni che avvengono costantemente tra mente e corpo, così come tra vari strumenti, ambienti e oggetti.

Owen sottolinea che in una cultura e una società ludica sempre più sature di giochi, in cui giochi, personaggi di gioco, tecnologie di gioco e mondi di gioco sono una componente centrale dell’esperienza quotidiana di molte persone, la connessione tra le caratteristiche di un gioco e la mente e il corpo di anche il suo giocatore è reale e onnicomprensivo. Mihaly Csikszentmihalyi (1991) discute nella sua ricerca lo stato del flusso, che nel bel mezzo di un gioco può essere un’esperienza intensa: il giocatore “dimentica sé stesso” e per un momento diventa tutt’uno con il gioco, il personaggio del gioco e gli eventi di il gioco. Gordon Calleja (2011) ha sostenuto che l’esperienza del flusso nel gioco è in realtà una fusione di due forme di esperienze “immersive”: il trasporto in un’altra realtà e l’assorbimento in un’attività coinvolgente. Il nostro studio precedente ha anche identificato l’importanza dell’impegno immaginativo con i giochi e il gioco come finzione, come terza dimensione chiave nelle esperienze dei giocatori (Ermi &Mäyrä, 2007).

Il ricercatore di giochi danese Jesper Juul illustra la negoziazione di un giocatore che è simultaneamente dentro e fuori dal gioco con la sua idea di giochi come “semi-reali”. Durante il gioco, i giocatori fisicamente e mentalmente reali si impegnano a rispettare una serie di regole che hanno conseguenze nella vita reale. Allo stesso tempo, il gioco avanza anche come fenomeno immaginario e fittizio nella mente dei giocatori: a volte le scelte di un giocatore possono basarsi sulle priorità dettate dalle regole del gioco, altre volte su preoccupazioni interne alla finzione del gioco, come il dramma tra due personaggi del gioco o la narrazione del gioco, hanno la precedenza nella mente e nell’esperienza del giocatore. La discussione sulla finzione del gioco è stata ulteriormente sviluppata ad esempio daTavinor nel 2012.

Secondo David Owen il cortocircuito “Virtuale Vs Reale” può avere profondi effetti ideologici sulla costruzione della nostra agency.

Le complesse negoziazioni richieste dall’agente di gioco per navigare tra questi diversi orientamenti e la realtà a più livelli dei giochi sono state discusse soprattutto nel contesto del gioco di ruolo. Le negoziazioni dei giocatori tra diverse dimensioni relative alle meccaniche di gioco, ai mondi di gioco e ai personaggi del gioco sono state descritte in un modello che identifica tre orientamenti di base.

Il modello distingue tra giocatori per i quali la realtà fondamentale dei giochi ha a che fare con la risoluzione di sfide e la vittoria, giocatori per i quali giocare è prima di tutto creare e partecipare a una storia interessante, e giocatori che apprezzano la logica interna e la coerenza ontologica del mondo di gioco. Questi tipi di giocatori sono indicati come dramatis, gamist e simulationist. Lo “stesso” gioco non è in realtà lo stesso tipo di gioco, quando i giocatori differiscono. Ciò suggerisce che esistono ulteriori dimensioni di complessità nelle dinamiche di potere che sono incorporate o circondano la connessione duale giocatore-gioco. Un discorso che naturalmente non è facilmente applicabile al contesto del gambling digitale come Netbet dove il concetto di vittoria coincide in maniera perfetta con quello di vincita e quindi di guadagno reale effettivo.

Un quadro che è speciale nell’interattività nei giochi riguarda non solo la connessione fisica e incarnata tra lo strumento di gioco e il giocatore evidenziata da Sudnow nella sua analisi Breakout, ma anche le conseguenze del tempo di gioco e le numerose ripetizioni rese necessarie da un gioco impegnativo per un soggetto giocatore. Un giocatore deve migliorare per avanzare, il che significa che anche la sua agenzia si trasforma: un principiante diventa un giocatore competente e, con il tempo, forse un virtuoso esperto delle sfumature di un particolare gioco. A livello di base questo è vero per tutto l’apprendimento: le nostre esperienze e sfide ci trasformano e diventiamo persone diverse con l’età e l’esperienza. Nel contesto di un gioco esteso e multidimensionale, tuttavia, questo apprendimento e questo cambiamento nell’agire possono essere sottili e onnicomprensivi.

Conclusioni

Il potenziale affettivo nei giochi digitali assume una dimensione che tenderà ad aumentare in maniera esponenziale nel tempo. Gli studi in ambito sociologico sono già frequenti e numerosi e vanno dal contesto videoludico del gaming, fino ad arrivare alle più recenti tendenze della realtà virtuale, passando per il gambling e dagli sport elettronici meglio noti come eSport.




Magic Mike, i numeri di Maignan al Milan

Nello scontro contro la diretta rivale del 30 aprile, la Roma, per la Champions League 2023/24 ha resistito quasi fino al fischio finale, ma è stato infilato al 94esimo minuto nell’angolo dal Abraham. Incolpevole sul gol, pareggiato fortunatamente dal Milan un paio di minuti dopo in una partita che sembrava non finire mai, per il resto Mike Maignan è stato la solita, solida certezza. Il numero uno rossonero, già miglior giocatore nella stagione di Serie A 2021/22 è uno degli inamovibili di Pioli, al netto dei guai fisici, e dopo l’addio di Lloris è diventato anche il portiere titolare della nazionale francese guidata da Deschamps. Nella stagione dell’ultimo scudetto era riuscito, in 32 presenze, a collezionare ben 17 clean sheets, l’unico di tutti i portieri del campionato nazionale italiano.

 

Mike Maignan ha quasi 28 anni, un’età di piena maturità per un portiere del suo livello, e per dare una panoramica sui suoi numeri partiamo dalla percentuale di passaggi riusciti, il 78%, su un totale di 504 (di cui 3015 corti e 189 lunghi), a testimonianza di una delle sue migliori caratteristiche: la padronanza del gioco di piede. La sua carriera è stata parzialmente funestata da qualche infortunio di troppo, compreso quello che l’ha lasciato a casa per l’ultimo mondiale in Qatar, una lesione muscolare al polpaccio, e l’ha tenuto lontano dai campi di Serie A da ottobre 2022 fino alla prima metà di febbraio 2023.

Sono solo 16 dunque le sue presenze in campionato questa stagione, di cui 6 finite a rete inviolata, mentre i gol subiti sono 16. Le parate sono in totale 34, 12 i tiri bloccati e 3 le respinte.

Un vincente annunciato, che prima di approdare nel campionato italiano ha fatto la fortuna del Lille, contribuendo alla vittoria della Ligue 1 e della Uefa Nations League nella stagione 2020/21, di cui era titolare dall’anno 2017.
Se è vero che i numeri non dicono tutto, è altrettanto chiaro che comunicano tanto e sono una base su cui ragionare nel momento in cui si valutano le quote calcio Serie A in vista della volata finale per un piazzamento Champions. La classifica vede ora il Milan quarto a 57 punti, una piazza che divide con Inter e Roma. Da qui alla fine sarà importante vincere gli scontri con le dirette avversarie: la Lazio, nel match in casa del 6 maggio e la Juventus, nella sfida fuori casa del 28 maggio.




Le migliori serie tv dedicate al calcio

Le serie TV sono diventate da qualche anno il format preferito dagli utenti di tutto il mondo. Il motivo è semplice: sono brevi, perché gli episodi vanno dai 40 ai 60 minuti, ma possono diventare anche lunghe maratone se visti uno dietro l’altro; sono realizzate come, se non meglio, dei kolossal cinematografici (Game of Thrones, ad esempio, ha collezionato 375 riconoscimenti tra cui un Golden Globe e 59 Emmy Award); hanno tanti personaggi carismatici che riescono, ognuno con la sua caratterizzazione, ad affascinare lo spettatore (la famosa serie X-Files ne conta addirittura 143).

A proposito di protagonisti carismatici, come non menzionare i Simpson, che hanno coinvolto nei loro episodi ben 712 Guest Star (come Lady Gaga, Tom Hanks e molti altri). Famosi sono anche i progetti collaterali nati sulla scia del successo di alcune serie, come The Walking Dead, ad esempio, che ha da poco fatto uscire in tutti i siti di gioco online la famosa Walking Dead slot. Succede, poi, anche il contrario, che da famosi videogiochi nascano serie TV di successo, come Tomb Raider, The Witcher e The Last of Us.

Ma tra videogames e serie TV, in questo articolo andremo, come promesso, a presentare le migliori serie dedicate al calcio. Alcune di fantasia, altre ispirate a fatti reali, altre ancora realizzate proprio riprendendo il dietro le quinte dei più grandi club europei.

Iniziamo con The English Game, realizzata per Netflix da Julian Fellowes e pubblicata nel 2020. Ambientata nell’Inghilterra del 1880, racconta la nascita del calcio professionistico degli albori, quando a giocare erano operai e nobili, senza distinzione alcuna. Fu il Darwen FC che, per vincere l’incontro contro gli Old Etonians, decise di assumere due calciatori scozzesi: Fergus Suter e Jimmy Love. Episodio che diede vita alla professione di calciatore e rivoluzionò per sempre il calcio in tutto il mondo.

The English Game prende spunto dalla storia, da fatti realmente accaduti e, seppur con qualche modifica, ricostruisce abbastanza fedelmente ciò che successe. Si tratta di una miniserie di sole 6 puntate da circa 50 minuti ciascuna che scorrono fluide per gli appassionati di storia e sport.

Di carattere completamente diverso è invece Ted Lasso, serie tv statunitense creata da Bill Lawrence e Jason Sudeikis. Presentata in anteprima su Apple TV+ il 14 agosto 2020, racconta le avventure in chiave comica del coach di football americano Ted Lasso assunto inaspettatamente come allenatore di calcio. Deciderà di accettare l’incarico pur sapendo di non sapere (per dirla alla Socrate) e ne combinerà di tutti i colori.

Una delle serie più interessanti sull’argomento calcistico che riesce a lanciare anche messaggi positivi e a commuovere in alcuni tratti. Tre stagioni per un totale di 34 episodi da vedere dal primo all’ultimo. Simpatica la scelta di realizzare i calciatori della squadra come parodie di campioni del calcio reale.

Chiudiamo con la docu-serie dedicata alla squadra più tifata d’Italia, e cioè First Team: Juventus. Sei episodi di circa 40 minuti ciascuno che raccontano, per la prima volta on demand, i retroscena della prima squadra bianconera. Il format è più un docu-reality in effetti, che segue gli avvenimenti legati alla squadra nel corso della stagione 2017-18 e si concentra, oltre che sul campo, sulle vicende private dei calciatori.

Troviamo quindi Gigi Buffon, Massimiliano Allegri, Alessandro Del Piero ed altri simboli della squadra raccontati in chiave internazionale. Una serie pensata proprio per catturare l’interesse del pubblico oltre lo stivale, ma che si lascia guardare con piacere anche dal tifoso più accanito. Pubblicato nel 2018 su Netflix ha spianato la strada ad altri format simili come All of Nothing: Manchester City (2018) e All of Nothing: Tottenham Hotspur (2020).