Un inizio da incubo, il cammino europeo per le due squadre italiane impegnate.
Roma e Lazio avevano di certo incontrato dei gironi di Europa League non facilissimi, soprattutto per quanto
concerne il passaggio del turno in qualità di prime in classifica, ma nessuno poteva pensare che se
dopo quattro giornate fosse finita l’Europa League, oggi sarebbero già eliminate dalla
competizione.
A destare grande preoccupazione è soprattutto la situazione della Lazio,
a cui serve un vero e proprio miracolo per non dover già dire addio alla competizione nella fase a gironi. Solamente una
vittoria in quattro partite, dopo di che solamente delle sconfitte come le ultime due fra andata e
ritorno contro il Celtic. Certo, nell’ultima in casa mancava un rigore piuttosto netto alla squadra
allenata da Inzaghi, ma che la terza forza del campionato italiano sia praticamente fuori
dall’Europa dopo appena quattro partite è piuttosto deludente.
A questo punto tornano alla mente le polemiche legate al folto turn over applicato da Inzaghi nelle
precedenti partite e soprattutto in Romania col Cluj, quando non aveva nemmeno portato fra i
convocati il bomber Immobile. Tre punti in classifica, contro i 9 del Cluj e i 10 del Celtic, con il
Rennes fanalino di coda e fermo ad un solo punto. Per sperare nella qualificazione le aquile
biancocelesti devono ovviamente puntare a vincere le prossime due, sperando che i rumeni non
raccolgano alcun punto, decisiva in quest’ottica la partita in casa della Lazio contro il Cluj.
Per la Roma la situazione è sicuramente meno drammatica, ma ugualmente difficile. Finisse oggi il
girone, la Roma sarebbe fuori a complicare tantissimo una situazione che sembrava in discesa
almeno dopo le prime due partite sono stati i match di andata e ritorno con il Borussia, sebbene
influenzati da due clamorosi errori arbitrali. All’andata in quel di Roma il clamoroso ed inesistente
rigore allo scadere dato ai tedeschi per mano di Smalling, totalmente inventato. Poi in Germania il
gol della squadra di casa viziato in precedenza da una palla che era uscita in fallo laterale.
Cinque punti a testa per le due squadre, a 7 l’Istanbul che verrà ricevuto all’Olimpico nel prossimo
e decisivo match dei lupacchiotti, chiude il girone il Wolfsberg a 4 punti per quello che è in
assoluto il raggruppamento in termini di punti più equilibrato di tutta l’Europa League.
I primi quattro gironi dell’Europa League vedono la presenza di
alcune delle massime pretendenti al titolo finale secondo i bookmakers. A partite dal Girone A e il suo Siviglia, regina incontrastata nell’albo d’oro di questa competizione.
Interessante anche il Girone B, col Copenaghen ma soprattutto la Dinamo Kiev ricca di numerosi talenti facenti parte della nazionale allenata da Shevchenko e Tassotti.
Il Giorne C ha nel Basilea la squadra più accreditata per ben figurare nel corso della competizione,
mentre quello D con Psv e Sporting Lisbona mette in tavola due delle maggiori forze in questo
momento di tutta l’Europa League.