Pagellone Serie A 2017/2018: la stagione dell’Udinese – sul filo del rasoio

La Serie A 2017/2018 è ormai finita, consegnandoci alcuni verdetti molto prevedibili (la vittoria in campionato della Juventus o la retrocessione del Benevento) con alcune sorprese (il Milan solo in Europa League) e delle battaglie davvero entusiasmanti (la lotta Inter vs Lazio per il posto in Champions League). Finito il campionato, è tempo di riflessioni e di verdetti: ecco perché, noi di RadioGoal24, abbiamo deciso di analizzare com’è andata andata la stagione delle squadre più importanti del nostro campionato, per cominciare a parlare anche in ottica futura.

Udinese, l’analisi del mercato

Arrivati a fine stagione, possiamo dire che l’Udinese ha dovuto improvvisare il suo campionato. Gli obbiettivi all’inizio erano tutt’altro che la lotta per la salvezza, ma poi durante l’anno, molte sconfitte hanno fatto si che il principale obbiettivo fosse quello di permanenza in Serie A. Una delle cause maggiori di questo suo campionato, è dato sicuramente dalla grande mole di acquisti e cessioni ai quali l’Udinese ci ha abitati. Infatti la presidenza Pozzo, non possiede soltanto la squadra friulana, bensì anche il Watford che milita in Premier League inglese e fino al 2016 era in possesso anche del Granada in Spagna. Spesso durante le sessioni di mercato molti giocatori giravano tra prestiti vari, fra queste tre squadre, così da ottenere un’organico di giocatori sempre pronto e senza relegare giocatori di seconda fascia in panchina. Ma questo progetto però determina anche una rosa non fissa, sulla quale gettare delle basi per un futuro. Ed ecco perché anche quest’anno il mercato dell’Udinese è stato caratterizzato da molteplici scambi: il bilancio tra acquisti e cessioni è stato di una perdita di 4 milioni (16 milioni circa dalle cessioni, mentre 20 milioni per gli acquisti). Di una rosa di 25 giocatori, 13 sono stati acquistati, e di questi i più incisivi sono stati certamente Bizzarri, Larsen, Lasagna e Barak.

Udinese: l’andamento in campionato e nelle coppe

La stagione dell’Udinese è stata una delle peggiori degli ultimi anni, poiché nei campionati precedenti i friulani ci avevano abituato a lottare per i preliminari Champion’s League e quelli di Europa League. Ma quest’anno la storia è stata diversa: le ambizioni ad inizio stagione erano di tornare a lottare per l’obbiettivo Europa, ma il declino della squadra nella seconda metà del campionato, ha messo a serio rischio la permanenza in massima serie dell’Udinese. Alla fine è riuscita a conquistare la salvezza nell’ultima giornata, grazie alla vittoria con il Bologna per 1-0, ma è stata veramente ad un passo dal baratro. La stagione 2017/2018 della squadra friulana si era aperta il 12 agosto con il turno di Coppa Italia contro il Frosinone, sconfitto per 3-2. Il 20 agosto arrivò il fischio d’inizio del campionato di Serie A: le prime due uscite furono negative, infatti arrivarono due sconfitte con Chievo e SPAL, rispettivamente per 1-2 e 3-2. La prima vittoria arrivò dopo la sosta per le nazionali, il 10 settembre contro il Genoa per 1-0. Ma fu un fuoco di paglia poiché le tre partite successive venne sconfitta con Milan, Torino e Roma. Nelle sette partite seguenti, l’Udinese riuscì a vincere solo tre partite: con la Sampdoria per 4-0, con il Sassuolo per 0-1 e con l’Atalanta per 2-1. Dopo questa serie altalenante di risultati, l’Udinese riuscì a vincere quattro partite consecutive tra campionato e Coppa Italia. La vittoria in coppa per 8-3 contro il Perugia segnò l’inizio del trend positivo per il club friulano. L’avventura in Coppa Italia dei friulani, terminò al 71′ contro il Napoli: il gol di Insigne segnò l’uscita dell’Udinese dalla coppa nazionale. Da calendario l’Udinese ha vinto 6 partite e ne ha pareggiate 3 in 10 gare totali, segnando una notevole ripresa della squadra, con il migliore auspicio per l’affronto della seconda metà di campionato. Il periodo positivo dell’Udinese però da quel pareggio con il Milan per 1-1, era terminato: fino alla fine del campionato, i bianconeri hanno perso tutte le partite. Il periodo sembrava dei più neri per la squadra, dove i risultati non arrivavano ed il gioco non era dei migliori. Il calo drastico fu causato soprattutto dai problemi di gestione del mercato,, in quanto furono venduti dei giocatori di punta, ma non vennero fatti degli innesti per colmare il gap creatosi in rosa. Ed ecco che quindi l’Udinese si è ritrovata nel giro di due mesi a lottare clamorosamente per la non retrocessione. Malgrado le pesanti sconfitte con gran parte delle contendenti in classifica, l’Udinese ha perso la bellezza di 11 partite consecutive e, solo dopo l’undicesima sconfitta, arrivò l’esonero del tecnico Massimo Oddo. Con l’approdo in panchina del nuovo tecnico Tudor, è arrivata anche nello spogliatoio un’aria di rivoluzione e di voglia di salvare il salvabile. La prima partita del nuovo allenatore non portò una vittoria, ma un pareggio: il rocambolesco 3-3 con il Benevento, segnò una svolta che ha portato alla salvezza finale. Nelle ultime due partite con Hellas Verona e Bologna, i friulani sono usciti vittoriosi per 1-0 ed hanno raggiunto in classifica la quota 40 punti. Salvezza conquistata e sollievo per tutti i tifosi, che avevano temuto il peggio.
La stagione dell’Udinese quindi come abbiamo visto, non è stata delle migliori, ma sicuramente è stata indimenticabile per i suoi tifosi, che sono stati con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Udinese: Top e Flop della stagione

Top:

1) Kevin Lasagna: la stagione dell’ex attaccante del Carpi è stata una delle migliori per lui. Con 12 gol fatti è il miglior attaccante italiano dopo Immobile e Quagliarella. Il suo campionato lo porterà un po’ sulla bocca di tutti i dirigenti di A che cercano un attaccante con le sue caratteristiche.

2) Antonin Barak: una delle rivelazioni del campionato è proprio lui. Con i suoi 7 gol realizzati è uno dei migliori centrocampisti di questa stagione. Il calciatore avrà probabilmente molto mercato questa estate perché un centrocampista con le sua corsa, la sua qualità ed il suo fisico, farebbe molto comodo a top club.

3) Jens Stryger Larsen: è stato il punto fermo in difesa per tutta la stagione dell’Udinese. Aveva trovato spazio essendo titolare con Delneri, si è confermato sotto la guida tecnica di Oddo ed infine consacrato sotto quella di Tudor. A 27 anni si è dimostrato un vero talento, sbocciato in età già più avanzata rispetto ad altri giovani.

Flop: 

1) Maxi Lopez: il flop numero uno è proprio l’attaccante ex Torino, che fu preso per guidare l’attacco in coppia con Thereau. Il francese però approdò alla Fiorentina e lo scarso rendimento in campionato, l’ha costretto a vedere gran parte delle partite dell’Udinese, dalla panchina. In questa stagione ha siglato solo due gol, tra cui uno su rigore. Un bottino un po’ asciutto per un attaccante che ci aveva abituato alla doppia cifra.

2) Simone Scuffet: il giovane portiere non ha saputo prendersi sulle spalle la squadra, benché fosse partito come titolare. Ma le aspettative sembrarono essere troppo alte e il rendimento troppo basso. Ecco perché nel resto della stagione è stato superato dal più anziano ed esperto Bizzarri.

3) Massimo Oddo: la sua mano si è vista nelle prime partite disputate, con le belle vittorie ottenute nella parte finale del girone di andata e all’inizio di quello di ritorno. Non si è vista invece, da parte sua, una svolta nel cercare di interrompere la serie negativa di 11 sconfitte consecutive.