Dopo l’eliminazione della Lazio dall’Europa League, la Roma rimane l’unica squadra a rappresentare il calcio italiano in Europa. L’impresa dell’Olimpico contro il Barcellona è ancora fresca negli occhi dei tifosi giallorossi, che adesso attendono con ansia il sorteggio di Nyon, in programma quest’oggi alle ore 13.00. Nel frattempo, noi di RadioGoal24 abbiamo analizzato le tre possibili avversarie della squadra capitolina: Real Madrid, Liverpool e Bayern Monaco.
Real Madrid
Dopo un inizio di stagione assai complicato, caratterizzato sia da crisi di gioco che di risultati, il Real Madrid è tornato alla carica, e non è un caso che tutto ciò sia coinciso con il grande recupero del suo giocatore più importante: Cristiano Ronaldo. Il primo a dover essere temuto è senza dubbio lui, Mr. Champions League, che dal 21 gennaio ad oggi ha segnato la bellezza di 26 reti: una macchina da goal praticamente perfetta, la cui ultima marcatura su calcio di rigore ha eliminato la Juventus, tra sogni infranti e mille polemiche. In Liga le cose non vanno bene, il -15 dal Barcellona è pesante, ma in Europa è tutta un’altra storia: quello è l’habitat naturale dei Blancos, e lo confermano le tre finali vinte negli ultimi quattro anni, per un totale di 12 coppe dalle grandi orecchie collezionate in bacheca. La squadra di Zidane si schiera spesso con un 4-3-1-2, facendo affidamento all’imprevedibilità di Isco, che in posizione di trequartista può giocare tra le linee, effettuando costanti inserimenti in area e creando diversi grattacapi alle difese avversarie. In attacco, poi, non dimentichiamoci di due fuoriclasse assoluti come Bale e Benzema. Se il reparto avanzato resta il punto di forza del Real però, lo stesso non si può dire della difesa: 35 reti subite in campionato e ben 9 in 10 partite di Champions League sono sinonimo di numeri allarmanti. La retroguardia madrilena quindi non è impeccabile, ma parecchio penetrabile, e lo ha dimostrato anche la gara di due giorni fa contro la Juventus: Sergio Ramos rimane la colonna portante della difesa (e la sua assenza mercoledì si è sentita parecchio), ma le corsie esterne sono ampiamente attaccabili, dato che Marcelo e Carvajal tendono di più ad impegnarsi nella fase offensiva che in quella difensiva.
Liverpool
Stagione fantastica per il Liverpool, che viaggia al terzo posto in Premier League e che ora ha tutte le possibilità di potersi giocare un posto in finale di Champions League dopo 11 anni. La squadra di Klopp si caratterizza soprattutto per la sua intensità, per la corsa e per il peso offensivo: tutte doti che hanno permesso di eliminare il Manchester City di Guardiola, battuto tre volte in questa stagione. Con un 4-3-3 votato all’attacco, infatti, la squadra inglese ha la possibilità di contare sul tridente offensivo composto da Salah, Firmino e Mane, con l’egiziano (ex Roma tra l’altro) a rappresentare il nemico numero uno: in questa stagione ha siglato 39 goal in 44 presenze, a cui si aggiungono anche 13 assist. Numeri quindi straordinari per Salah, che sta vivendo il periodo più bello della sua carriera, confermandosi tra l’altro uno degli attaccanti più prolifici d’Europa. In casa Liverpool però le cose non sono tutte rose e fiori, perché se il reparto avanzato può vantare un notevole rateo di goal, lo stesso non si può dire della difesa, dove le cose vanno un tantino peggio: 49 reti stagionali subite sono troppe, specialmente se si pensa al grande sborso economico fatto a gennaio per Van Dijk, pagato 85 milioni e diventato il difensore più pagato nella storia del calcio. L’olandese sembra non aver dato la giusta quadratura ad una squadra inadatta a saper gestire le partite e capace di saper andare solo a tutta sparata: non è un caso che il Liverpool sia stato rimontato 8 volte dopo una situazione di vantaggio, un vizio che la squadra inglese non vuole togliersi.
Bayern Monaco
Il Bayern Monaco, già vincitore della Bundesliga con sei giornate di anticipo, è approdato alle semifinali di Champions League dopo quattro anni. Anche per i tedeschi la stagione non è iniziata nel migliore nei modi, con Ancelotti colpevole di non essere riuscito a dare una sua impronta alla squadra ed esonerato per questo dopo pochi mesi. Sembrava una squadra allo sbando il Bayern, ma il ritorno di Jupp Heynckes sulla panchina bavarese a novembre ne ha permesso la rinascita: da quel momento sono arrivate 29 vittorie, 2 pareggi e soltanto 2 sconfitte. Il lavoro svolto dal tecnico tedesco si è visto fin da subito, dato che è stato capace di far adottare alla sua squadra delle varianti tattiche che possono cambiare anche a partita in corso, passando dal 4-3-3 al 4-1-4-1. Il giocatore più pericoloso è sicuramente Lewandowski, un killer d’area di rigore, capace di segnare in questa stagione ben 35 goal. Non bisogna però sottovalutare Muller, giocatore preso spesso in scarsa considerazione ma micidiale, dotato di imprevedibilità e buona tecnica, oltre ai due velocisti per eccellenza, Robben e Ribery, che in Inghilterra definirebbero “old but still good”. Anche il centrocampo merita la sua parte, con Thiago Alcantara ritrovato in cabina di regia e con un James Rodriguez che, dopo un inizio difficile, sta finalmente tagliandosi il suo spazio. Per quanto riguarda la difesa, il Bayern ha subito 21 goal in Bundesliga e 8 in 10 partite di Champions League, confermandosi quindi una squadra più equilibrata rispetto a Real Madrid e Liverpool. La coppa dalle grandi orecchie manca a Monaco da cinque anni: l’ultima è stata vinta proprio da Heynckes nella stagione 2012-2013, in quella bellissima finale contro il Borussia Dortmund.