Parma-Empoli, le parole di D’Aversa nel post-partita

D’Aversa Parma-Empoli –Il tecnico dei ducali ha commentato la vittoria di misura casalinga contro l’Empoli: l’unica rete, decisiva, è stata segnata da Gervinho nel corso del primo tempo. Continua l’ottimo momento del giocatore africano, al ritorno in serie A. Ecco le parole di D’Aversa ai microfoni in conferenza stampa:

Si dice che le vittorie sofferte sono le più belle.
“Sicuramente. Quello che avevo chiesto ai ragazzi per questa sera era una prestazione basata sulla forza di volontà e sul voler portare a casa il risultato. Questo l’abbiamo fatto e quindi va fatto un plauso a questi ragazzi perché, nonostante le tante difficoltà anche dovute al doppio cambio forzato per gli infortuni, sono stati bravissimi a portare a casa il risultato in una sfida non semplice: l’Empoli resta tra le prime 10 in Serie A per possesso palla. Quindi i miei son stati veramente bravi”.

Come si sopporta psicologicamente la perdita di un pezzo importante a partita?
“Questa sera la squadra si è ben comportata. È vero che abbiamo perso Gervinho ma abbiamo ritrovato un Siligardi sopra le righe, come anche Rigoni e tutto il resto della squadra. Dispiace per questi infortuni nonostante su Gervinho ci sia stata una gestione accurata, dovevamo preventivare questa possibilità che si facesse male, non considerandolo neanche per Napoli. Quello che si cerca di fare è di ragionare sulle condizioni fisiche e mentali, ora ci auguriamo che non ci sia nulla di grave né per Gervinho né per Dimarco”.

Dieci punti in sette partite. Avresti firmato a inizio stagione per una classifica del genere?
“Col sangue avrei firmato, visto anche il calendario. Merito di questi ragazzi che hanno capito che bisogna lottare in ogni singola partita, a prescindere dal valore dell’avversario, per raggiungere la salvezza. Non avevo dubbi perché li vedo allenare tutti i giorni e parlo sia di giocatori internazionali sia di chi la categoria l’ha fatta pochissimo. Vedo in tutti la cattiveria per raggiungere l’obiettivo. Non è semplice trovare un senso di appartenenza quando ci sono tanti cambiamenti ma noi dobbiamo continuare su questa strada perché non abbiamo ancora fatto nulla”.

I tre centrocampisti hanno disputato la più bella partita della stagione?
“Rigoni sta raggiungendo la condizione fisica ottimale. Indipendentemente da ciò, la partita persa contro una squadra che lotta per lo Scudetto, che ha valori totalmente diversi, ci ha aiutato a portare a casa i tre punti. L’unico rammarico è che Dimarco e Gervinho, preservati per evitare infortuni, poi si sono comunque fatti male. Mi auguro solo che non sia nulla di grave”.

Ceravolo in difficoltà rispetto a Inglese?
“Se noi ci aspettiamo che faccia il lavoro di Roberto non lo otterremo mai. È un giocatore diverso che predilige attaccare gli spazi e lavorare sulla profondità. Non è semplice la prima partita, devi trovare la condizione ottimale. Ha giocato una partita di sacrificio, anche in fase difensiva, che l’ha portato a essere meno lucido sotto porta. Ma sono contento della sua prestazione”.

Barillà metamorfosi completa. Non partiva spesso titolare in B e adesso è un altro giocatore.
“Nel finale del passato campionato si è ritagliato uno spazio importante che ha inciso nella promozione in Serie A. Alla fine ha giocato quanto Scavone, per me sono tutti titolari. Ma non mi piace parlare dei singoli, qualcuno potrebbe offendersi. Sono contento per tutti. Tornando alla passata stagione devo ricordare che è arrivato da Trapani in una condizione fisica che non era ottimale mentre dall’altro lato avevo un computer, un tedesco che era perfetto. L’allenatore non può aspettare che un giocatore entri in forma a discapito di chi è già in condizione perché deve fare le proprie scelte in base al raggiungimento del risultato. Son contento che si sia dimostrato un giocatore importante anche in Serie A. Io sono arrivato in massima serie a 27 anni: tutta la voglia di dimostrare di volerci essere in questa categoria e Nino sta dimostrando di farlo alla grande”.

Sepe ha salvato il risultato. Eppure non era stato accolto con grande entusiasmo.
“Lo conoscevo dai tempi di Lanciano, non ho dubbi sulle qualità di Gigi. Non giocava da due anni e mezzo e per un portiere è troppo importante giocare. È stato bravissimo il direttore a prenderlo subito, nonostante le problematiche di mercato, per far in modo che si allenasse subito con noi e potesse ritrovare le misure”.




Parma-Empoli, le parole di Andreazzoli nel post-partita

Andreazzoli Parma-Empoli –Il tecnico dei toscani ha commentato la sconfitta di misura casalinga a Parma: l’unica rete, decisiva, è stata segnata da Gervinho nel corso del primo tempo. Continua l’ottimo momento del giocatore africano, al ritorno in serie A. Ecco le parole di Andreazzoli ai microfoni di SKY:

Cosa hai detto alla squadra?
“Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, ho detto loro che sono orgoglioso di essere il loro allenatore perché a due giorni di distanza dalla gara col Milan fare una prestazione fisica con queste difficoltà non era facile. Loro lo hanno fatto fino in fondo come sempre. Non siamo sostenuti dalla buona sorte in tutto questo periodo perché anche oggi abbiamo preso due pali e arriviamo a sette nelle ultime sei partite. Questo ci lascia il rammarico ma dobbiamo continuare a essere fiduciosi e a credere a quello che facciamo. Ai punti non abbiamo perso mai in questo campionato, avremmo meritato molto di più. Non lo dico io ma gli avversari. Ci sono dei dettagli da mettere a posto e delle situazioni da migliorare altrimenti tutte le componenti positive che ho elencato non bastano. E quindi bisogna andare a grattare il fondo del barile”.

Oggi non meritavate la sconfitta. E Zajc è arrivato a quota quattro pali. Può la sfortuna diventare un alibi?
“Cerchiamo di fare quello che dobbiamo fare, cerchiamo di vincerle tutte. Siamo convinti che se continuiamo su questa strada è impossibile che non vada in maniera diversa perché gli episodi sono un pochino contrari. Abbiamo preso goal 2 contro 2 noi in attacco e queste son le cose da limare e che ci vengono contro. Avevamo un contropiede facilissimo da portare a termine e invece Gervinho ha fatto goal”.




Chievo-Torino, le parole di Mazzarri nel post-partita

Mazzarri Chievo-Torino – Il tecnico dei granata ha commentato la prestazione della sua squadra a margine della vittoria di misura contro il Chievo davanti al pubblico di casa: la sfida è stata decisa dalla rete negli ultimi minuti di gara firmata da Simone Zaza. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista a SKY:

Vittoria all’ultimo.
“Quando i cambi rispondono e fanno quello che voglio sono importantissimi. Chiaro che per giocare bene bisogna essere bravi tecnicamente, e questi sono due giocatori (Iago e Zaza) che sanno giocare la palla se stanno bene. Io da quando alleno non ho mai potuto fare quello che volevo esattamente, in base ai giocatori che ho sempre cambiato. Il problema è che quando si cambia dopo un mese e mezzo per inserire uno con caratteristiche diverse non è facile: le verifiche si fanno nelle amichevoli, per cambiare meccanismo ci vuole tempo. E c’è il rischio di sbagliare, visto che adesso le partite valgono punti. Stiamo pagando un po’ questo”.

Zaza oggi ha spaccato la partita.
“Oggi si è meritato di vincere, in base al calendario stiamo facendo molto bene. Zaza è un giocatore super gradito da Mazzarri, ovviamente se arriva il 6 luglio è un conto. Vedrete che se s’impegnano e sono bravi con me non ci sono problemi”. 

Zaza e Belotti possono giocare assieme?
“Guardate che c’è Iago Falque che fa 12 gol all’anno, non ve lo dimenticate. Belotti e Zaza con Iago? Certo che si può, oggi abbiamo finito così. Iago ha fatto benissimo quando è entrato ed è anche andato vicino al gol”. 

Il Chievo vi ha messi in difficoltà oggi.
Il Chievo ha fatto un gran primo tempo, ci ha messo il veleno. Invece del fioretto dovevamo mettere l’ascia in campo. Nei 90′ ci sta che un avversario, anche se l’avversario sulla carta è inferiore di noi, si è rischiato di prendere gol. Questa è la cosa negativa. Ci si è guardati negli occhi nell’intervallo e si è fatto un gran secondo tempo. Si è fatto il calcio che piace a me e siamo riusciti meritatamente a vincere”.

Oggi hai indovinato i cambi.
I cambi sono azzeccati quando i cambi rispondono. Oggi ho detto ai ragazzi che si giocava in 14, il calcio moderno con la rosa che abbiamo, ci sono tanti giocatori dello stesso livello. Chi entra deve fare meglio chi è titolare e oggi è successo così. Oggi un altro cambio forzato, che non avrei voluto fare e dico che mi fa pensare che nel calcio moderno ci vorrebbe il quarto cambio”.

Secondo te il Chievo è una buona squadra?
Il Chievo in avanti ha una grande squadra, cito Giaccherini che fino a qualche anno fa giocava titolare nella nazionale di Conte. Il Chievo è una signora squadra che può salvarsi, basta vedere le partite contro Roma e Juventus”.

Come sta De Silvestri?
“Le condizioni chiedetele al dottore perchè sono arrabbiato. Spero che non sia nulla di grave, verificheremo. Zaza si lavora, sulla testa, sulle gambe, da tutti i punti di vista. Basta dare messaggi chiari, i ragazzi sono intelligenti e se fa così è una risorsa importante per noi”.

Pensi che la pressione sia un fattore?
La pressione di essere in una squadra come il Torino. quando giochi male c’è un processo e bisogna abituarsi. Poi è una questione di bioritmo, passiamo dai 30 gradi contro il Napoli, all’Atalanta di sera e il freddo di oggi. Scherzo, ma l’ho detto anche ai ragazzi. E’ un processo di crescita di giocatori giovani che devono adattarsi alla pressione italiana, a quella del Toro ma hanno talento”.

Zaza, Belotti e Iago hanno dato equilibrio?
“Ci sono momenti della gara. I primi 20′ il Chievo ci assaltava, dipende sempre. Quando ho messo Zaza contro l’Atalanta è perché lo stopper loro si era fatto male e l’ho provata a vincere. Quando si fanno queste valutazioni si fanno a 360°. Per fare giocare 3 o 4 giocatori offensivi bisogna stare tutti al massimo, rincorrere, stare bene, pressano, non si può dire questo in uno spezzone di partita. Si sapeva che il Chievo non poteva tenere il pressing per i primi 20′ e una grande squadra deve saper anche far sfogare l’avversario per poi provare a vincere nella ripresa”.

Siete andati bene nel secondo tempo, male nel primo. Come mai?
“Ci vuole pazienza, ci sono tanti giovani, lingue straniere. Siamo una multinazionale. Ci sono tante variabili, non è facile capire perché regaliamo i primi tempi e fare bene i secondi. Ho perso più liquidi io dei giocatori dal patimento oggi”.




Fiorentina-Atalanta, le parole di Gasperini nel post-partita

Gasperini Fiorentina-Atalanta – L’allenatore della Viola ha commentato la prestazione della squadra dopo la vittoria casalinga contro l’Atalanta. 2-0 il risultato finale, deciso dal rigore di Veretout e dallo squillo finale di Biraghi nel recupero. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni in conferenza stampa:

Come giudichi la prestazione della squadra?
“La partita è stata confusa dal punto di vista tattico ma qualche opportunità l’abbiamo avuta”.

Il rigore è stato decisivo?
“Penso che la partita sia stata condizionata dall’episodio da rigore e su quello la Fiorentina ha costruito la vittoria. Ci rimangono zero punti e una prestazione tutto sommato buona”.

Cosa è successo con Pioli?
“A fine partita? Mi dispiace, è colpa mia. Ho detto a Pioli che l’episodio di Milano non era rigore ma a fine partita i toni erano un po’ accesi. Spero che il rigore di oggi non sia un compensativo. Quello di oggi è un rigore inconcepibile e ci poteva stare senza VAR, ma non oggi”.

Chiesa ha simulato?
“Chiesa simula e ha l’abitudine di fare questi gesti, ora deve cominciare a pagarli”.

Cosa manca alla squadra?
“In questo momento realizziamo poco e siamo carenti nell’ultimo passaggio, dovremo lavorare su quello soprattutto. Questo è un campionato difficile per noi, abbiamo tanta pressione e dobbiamo imparare a uscire da queste partite con maggiore consapevolezza. Abbiamo sbagliato due gare con Cagliari e Spal subito dopo l’Europa, ma per il resto abbiamo fatto delle buone prove”.

 




Chievo-Torino, le parole di D’Anna nel post-partita

D’Anna Chievo-Torino –Il tecnico dei clivensi ha commentato la prestazione della sua squadra a margine della sconfitta di misura in trasferta a Torino: la sfida è stata decisa dalla rete negli ultimi minuti di gara firmata da Simone Zaza. Ecco le sue parole in conferenza stampa:

Un commento sulla prestazione? 
Ha vinto la miglior qualità, la differenza l’ha fatta Zaza quando è entrato. Ho visto un Chievo tosto concentrato ha fatto un gran primo tempo e buon secondo. Possiamo solo recriminare sul gol e in un’altra imbucata di Zaza. Buona prestazione non posso lamentarmi ma i cambi del Torino hanno fatto la differenza”.

Come hai visto la condizione fisica della squadra?
“Abbiamo speso tantissimo nel primo tempo, il Torino ha qualità sugli esterni.  Abbiamo speso tanto nel primo tempo ma non siamo calati molto. È stata una partita aperta e non abbiamo rischiato tanto”. 

Come mai la scelta di Djordjevic dall’inizio?
“Stepinski ha giocato più partite ravvicinate e là davanti ci serviva qualcuno che facesse salire la squadra. Ha fatto bene fino alla botta”.

Ricominceresti in maniera differente?
“No abbiamo fatto bene comunque, dobbiamo continuare. Giaccherini ha sentito tirare il muscolo, aspettiamo a dare giudizi. La risposta della squadra non ha soddisfatto solo me ma penso tutti. Lo ha fatto con grande condizione”.




Frosinone-Genoa, le parole di Ballardini nel post-partita

Ballardini Frosinone-Genoa – L’allenatore dei grifoni ha rilasciato delle dichiarazioni al termine della partita giocata a Frosinone, vinta dai suoi col punteggio di 1-2. Piatek, autore di una doppietta, continua a stupire alla sua prima stagione in serie A. Il rigore di Ciano accorcia le distanze nel primo tempo, ma il punteggio nella ripresa rimane invariato. Ecco le parole di Ballardini ai microfoni in conferenza stampa:

Un bilancio sulla prestazione di oggi?
“Il primo tempo del Genoa mi è piaciuto. Siamo stati un po’ leziosi, potevamo attaccare meglio gli spazi. Nel secondo tempo siamo stati meno bravi nella gestione della palla e comunque, da squadra, negli errori in disimpegno siamo stati bravi a recuperare la posizione”.

Un commento sulla prestazione di Piatek?
“E’ straordinariamente bravo nel gioco. C’è sempre. Non è quell’attaccante che fa gol e pensa solo al gol. Fa tanto per i compagni quando si deve uscire e quando si deve difendere. E’ un attaccante moderno e un giocatore con qualità non comuni”.

Pandev sembrava arrabbiato per la sostituzione…
“E’ un campione, bravissimo. Mi piace perchè i campioni sono così e lui lo è. Fa capire quanta voglia ci sia di giocare. Se ce l’ha Pandev, che potrebbe averne un po’ meno ma sarebbe sbagliato, è uno stimolo per tutti gli altri”.




Fiorentina-Atalanta, le parole di Pioli nel post-partita

Pioli Fiorentina-Atalanta – L’allenatore della Dea ha commentato la prestazione della squadra dopo la sconfitta in trasferta a Firenze. 2-0 il risultato finale, deciso dal rigore di Veretout e dallo squillo finale di Biraghi nel recupero. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di SKY:

 “Non è stata la miglior Fiorentina per qualche demerito nostro, forse avrei dovuto fare più turnover. Siamo stati messi in difficoltà, ma abbiamo avuto carattere e siamo cresciuti in maniera importante.

Cosa è successo con Gasperini?
“Sono andato per salutarlo e lui mi ha urlato che il rigore non c’era. A Milano per un polpastrello ce l’hanno dato contro, oggi per un contatto ce l’hanno dato a favore”.

Partita con molte difficoltà oggi…
“E’ vero ma siamo stati anche tenaci, poi ripeto che è la prima volta che non giochiamo bene: se abbiamo vinto vuol dire che abbiamo carattere. Era il momento di tirare fuori una prestazione d’orgoglio”.

E’ stata la partita che ti aspettavi?
“Volevamo togliere il possesso ai nostri avversari. Abbiamo faticato e non siamo riusciti ad essere troppo pericolosi, anche se siamo cresciuti in tenacia come Chiesa, che non è un giocatore che cade al minimo soffio”.

Credi che il VAR sia stato gestito correttamente?
“Non so perché l’arbitro non lo abbia consultato. Poi che Federico abbia rallentato la corsa è stata una scelta tecnico-tattica intelligente, se poi il contatto sia stato più o meno pesante è un altro discorso”.




Frosinone-Genoa, le parole di Longo nel post-partita

Longo Frosinone-Genoa – L’allenatore dei ciociari ha rilasciato delle dichiarazioni al termine della partita giocata in casa contro il Genoa, persa col punteggio di 1-2. Piatek, autore di una doppietta, continua a stupire alla sua prima stagione in serie A. Il rigore di Ciano accorcia le distanze nel primo tempo, ma il punteggio nella ripresa rimane invariato. Ecco le sue parole ai microfoni in conferenza stampa:

Cosa è mancato a questo Frosinone?
“Ho visto un Frosinone che ha lottato e ha risposto presente. Oggi abbiamo fatto davvero una buona gara, in alcuni frangenti anche meglio del Genoa. La differenza l’ha fatta un calciatore come Piatek, che ha tramutato in rete i due palloni toccati. Il Genoa è stato cinico, cattivo e spietato. Noi no. E’ questa la differenza”.

Il Frosinone ha cambiato mentalità con l’ingresso di Daniel Ciofani. E’ d’accordo?
“Assolutamente. E’ un ragazzo di fondamentale importanza; ha fatto quattro sponde e abbiamo creato quattro occasioni da rete. E’ un calciatore vitale per questa squadra”.

Da dove ripartire dopo questa sconfitta?
“Ripartiamo dal nostro orgoglio. Non vogliamo accettare questa condizione; noi di certo non molliamo. E io non mollo. Guai a chi non ci crede più”.

Adesso non è più a rischio esonero?
“Non sono nella testa dei dirigenti. Posso dirvi che ho voglia di lottare e lavorare sempre di più. Voglio che questa situazione migliori; la classifica sta iniziando a preoccupare”.

Mister, un giudizio su Vloet che ha fatto l’esordio in giallazzurro?
“E’ un calciatore che ha qualità. Viene dall’Olanda, dove naturalmente il lavoro è diverso. Ad ora lo vedo come sottopunta, anche perchè per fare la mezzala in Italia serve anche tanto la fase difensiva”.




Bologna-Udinese, le parole di Inzaghi nel post-partita

Inzaghi Bologna-Udinese – L’allenatore della formazione rossoblù ha commentato la vittoria casalinga in rimonta al Dall’Ara: 2-1 il risultato finale. Al goal di Pussetto hanno risposto le reti rossoblù di Santander e Orsolini nei finali delle due frazioni di gioco. Ecco le sue parole in conferenza stampa post-partita:

Volevo che la squadra dimostrasse che, aldilà dei giudizi che danno su di noi, questi ragazzi hanno valori importanti: siamo stati in sofferenza per qualche minuto contro una bella Udinese, li abbiamo limitati e poi siamo venuti fuori bene, disputando in particolare un ottimo secondo tempo. Sono felicissimo per i nostri tifosi che oggi sono stati orgogliosi di noi, e per il nostro Presidente col quale ci sentivamo in debito. Penso che questi 3 punti siano per lui un bel regalo di compleanno, è una persona straordinaria e qualsiasi allenatore vorrebbe avere a che fare con lui. Bello lo spirito che tutti stanno dimostrando, guardate oggi ad esempio come è entrato in campo Orsolini, con che voglia. La vittoria è meritata, l’abbiamo cercata fino alla fine non accontentandoci del pareggio e ora si può dire che la nostra settimana sia stata assolutamente positiva”.




Bologna-Udinese, le parole di Velazquez nel post-partita

Velazquez Bologna-Udinese – L’allenatore della formazione friulana ha commentato la sconfitta subita in rimonta a Bologna: 2-1 il risultato finale. Al goal di Pussetto hanno risposto le reti rossoblù di Santander e Orsolini nei finali delle due frazioni di gioco. Ecco le sue parole in conferenza stampa post-partita:

Un bilancio sulla prestazione di oggi?
“La nostra mentalità è equilibrata e questa è la strada, nella fase senza palla oggi non abbiamo avuto equilibrio. Abbiamo fatto abbastanza per segnare, con due, tre situazioni chiare. Prima dell’intervallo potevamo segnare più gol, ci è mancato questo. Adesso testa alla prossima gara”.

Era rigore?
“Non posso parlare perché non ho visto”.

Tante occasioni sprecate nel primo tempo, nella ripresa c’era poca gamba?
“A me piace parlare con equilibrio, alla fine della gara con la Lazio tutti hanno detto che l’Udinese stava bene fisicamente, oggi non è stata questione di stanchezza, non abbiamo fatto di tutto per chiudere la gara nel primo tempo. Oggi partita equilibrata, tra due squadre che avevano lo stesso obiettivo, poi nella ripresa non è stato facile, giocavamo in trasferta, con una squadra che ha spinto. Ci può essere stata alla fine un po’ di stanchezza ma oggi dovevamo chiudere la gara prima. Io sono soddisfatto della rosa che ho, la squadra lavora bene, abbiamo dato continuità a tutta la squadra. Oggi non abbiamo vinto perché il calcio è questo. Mi dispiace per i tifosi e per i giocatori, oggi abbiamo fatto una prestazione per portare a casa minimo un pareggio. Adesso dobbiamo lavorare per le prossime partite senza pensare al nome dell’avversario. Noi al cento per cento possiamo fare punti con tutte e due le avversarie”.

Quanto conterà il lavoro psicologico?
“Non sarà un lavoro solo psicologico, il lavoro sarà basato su tutto. La squadra lavora sempre bene, l’anno scorso è l’anno scorso, noi dobbiamo avere una giusta mentalità anche quando perdiamo. Lavoriamo su qualsiasi aspetto perchè il calcio è tutto, non un solo aspetto. Il calcio è così”.

Cosa ti aspetti dalla partita con la Juve?
“Non è impresa impossibile fermare la Juve. Sarà una partita difficile, se penso che sia impossibile resto a casa. Buona mentalità, riposo e subito la testa al prossimo avversario con pensiero positivo”.