Serie A, le scommesse per ripartire ma il governo dice no
Serie A, le scommesse per ripartire ma il governo dice no.
Con l’economia calcistica a rischio le proposte per ripartire limitando i danni sono tante, univocamente in tutta Europa, dove una delle soluzione più fruttuose è quella dei proventi del betting. Infatti nonostante il calcio sia fermo, le agenzie di scommesse possono usufruire ancora del servizio, essendo spesso utilizzate online e soprattutto inerenti a tanti fattori, non solo le partite e comunque alla ripresa sarebbe un modo per tenere i tifosi maggiormente incollati alle TV, non potendo recarsi allo stadio.
Una soluzione però che al momento non è percorribile in Italia, per via del decreto che impedisce le sponsorizzazioni di società di betting, in vigore dall’ ottobre del 2019, che ha causato già una perdita economica di 250 milioni di Euro, considerando che in Inghilterra sono stato investititi circa 600 milioni, una cifra che anche solo dimezzata potrebbe aiutare i club italiani in questo momento di difficoltà.
Le società sono pronte a richiedere una deroga sul decreto, per riaprire la possibilità di sponsorizzazione, ma dal governo è arrivato subito un secco no, e sembra difficile che la questione possa riaprirsi, considerando che fu uno dei punti focali della campagna elettorale del M5S, che anche in questa situazione sembra essere irremovibile.
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