Serie A e calciomercato, chi si rafforza e chi no
Mentre cresce l’attesa per l’avvio della Serie A, fissato per sabato 23 agosto 2025 con i
primi incontri Genoa-Lecce e Sassuolo-Napoli, l’attenzione è tutta rivolta alle dinamiche
del calciomercato. Negli ultimi anni, il mercato dei trasferimenti si è trasformato in un
complesso gioco economico regolato da criteri come il fair play finanziario, l’indice di
liquidità e il livello di indebitamento. In sostanza, le società possono investire in nuovi
acquisti solo rispettando precisi parametri finanziari; se questi limiti vengono superati,
sono obbligate a sospendere le operazioni di mercato, a meno che non rafforzino le
proprie finanze tramite aumenti di capitale o cessioni, così da rientrare nei requisiti imposti.
Tra le principali squadre di Serie A, la Lazio di Claudio Lotito appare come quella in
maggiore difficoltà. Il club biancoceleste registra un indebitamento di circa 200 milioni di
euro, suddiviso tra debiti commerciali, verso enti, di natura tributaria e finanziaria.
Operazioni costose come il riscatto di Rovella dalla Juventus, pari a 17 milioni di euro,
hanno ulteriormente peggiorato l’indice di liquidità della società, attualmente fissato intorno
allo 0,3, ben lontano dallo 0,8 richiesto. Di conseguenza, la Lazio difficilmente potrà
rafforzarsi nell’immediato, proprio a causa della situazione economica: questa condizione,
infatti, la penalizza anche sul piano sportivo, consentendo a società più solide come
Fiorentina, Bologna e Torino di poterla superare in classifica e risultati. Non a caso le
quote Serie A attribuiscono alla Lazio una possibilità di vittoria finale pari a 25.00, quindi
ben lontana dalle valutazioni delle squadre di testa.
Dopo il trasferimento di Gasperini nella capitale per guidare i giallorossi e l’arrivo di Ivan
Juric, attuale tecnico dell’Atalanta, la Dea sembra adottare un approccio prudente, in
attesa di vedere come il nuovo allenatore modificherà la squadra. Tra le partenze più
significative spicca quella di Retegui, capocannoniere della scorsa Serie A, passato all’Al-
Qadsiah. Sul fronte degli acquisti, invece, è da segnalare l’ingaggio dell’ex portiere del
Milan, Sportiello.
Il Bologna, guidato da Italiano, si sta invece distinguendo per alcune operazioni di mercato
di rilievo: i rossoblù potranno contare sugli arrivi di Bernardeschi, Casale, Ilich, Immobile e
Pobega. Tra le cessioni si registrano quelle di Ndoye e Calabria.
Il Cagliari ha invece puntato su diversi elementi provenienti dal Napoli, acquistando il
centrocampista Gaetano, il portiere Caprile e il centrocampista Folorunsho. Si tratta di un
Cagliari ambizioso, deciso a non recitare un ruolo secondario.
La Cremonese, neopromossa, ha invece rinforzato la rosa con il difensore Mussolini dalla
Lazio, il portiere Nava ex Milan e la bandiera leccese Baschirotto.
Molto attiva la Fiorentina tra i cui acquisti spiccano quelli del centrocampista Fagioli dalla
Juventus, dell’ex atalantino Gosens e del difensore Kospo dal Barcellona.
Tra i trasferimenti di maggior rilievo risaltano la partenza di Nico Gonzalez dalla Juventus,
il trasferimento di Biraghi al Torino, il ritorno di Cataldi alla Lazio e l’addio di Zaniolo per la
scadenza del prestito.
L’Inter, invece, ha condotto una campagna acquisti piuttosto contenuta, mirata soprattutto
al rafforzamento della rosa, favorita anche dalle cessioni di Correa e Arnautovic — con
quest’ultimo che ha lasciato a fine contratto. Sul fronte acquisti resta ancora incerta la
situazione di Lookman, che l’Atalanta cerca di trattenere.
La Juventus si è distinta invece per l’arrivo dell’ex milanista Kalulu, del portiere Di Gregorio
dal Monza e della coppia del Porto Conceicao e Joao Mario, rispettivamente attaccante e
difensore.
Il centrocampista Modric, svincolato e veterano del Real Madrid, sarà a disposizione di
Allegri al Milan, che invece vede partire Theo Hernandez, approdato all’Al Hilal.
Infine, la Roma considera l’arrivo del nuovo allenatore Gasperini il vero colpo di mercato: il
prossimo derby capitolino promette scintille, con l’ex tecnico dell’Atalanta e Sarri a
confronto in panchina, per uno spettacolo imperdibile.