Serie A e calciomercato, chi si rafforza e chi no

Mentre cresce l’attesa per l’avvio della Serie A, fissato per sabato 23 agosto 2025 con i
primi incontri Genoa-Lecce e Sassuolo-Napoli, l’attenzione è tutta rivolta alle dinamiche
del calciomercato. Negli ultimi anni, il mercato dei trasferimenti si è trasformato in un
complesso gioco economico regolato da criteri come il fair play finanziario, l’indice di
liquidità e il livello di indebitamento. In sostanza, le società possono investire in nuovi
acquisti solo rispettando precisi parametri finanziari; se questi limiti vengono superati,
sono obbligate a sospendere le operazioni di mercato, a meno che non rafforzino le
proprie finanze tramite aumenti di capitale o cessioni, così da rientrare nei requisiti imposti.

Tra le principali squadre di Serie A, la Lazio di Claudio Lotito appare come quella in
maggiore difficoltà. Il club biancoceleste registra un indebitamento di circa 200 milioni di
euro, suddiviso tra debiti commerciali, verso enti, di natura tributaria e finanziaria.
Operazioni costose come il riscatto di Rovella dalla Juventus, pari a 17 milioni di euro,
hanno ulteriormente peggiorato l’indice di liquidità della società, attualmente fissato intorno
allo 0,3, ben lontano dallo 0,8 richiesto. Di conseguenza, la Lazio difficilmente potrà
rafforzarsi nell’immediato, proprio a causa della situazione economica: questa condizione,
infatti, la penalizza anche sul piano sportivo, consentendo a società più solide come
Fiorentina, Bologna e Torino di poterla superare in classifica e risultati. Non a caso le
quote Serie A attribuiscono alla Lazio una possibilità di vittoria finale pari a 25.00, quindi
ben lontana dalle valutazioni delle squadre di testa.

Dopo il trasferimento di Gasperini nella capitale per guidare i giallorossi e l’arrivo di Ivan
Juric, attuale tecnico dell’Atalanta, la Dea sembra adottare un approccio prudente, in
attesa di vedere come il nuovo allenatore modificherà la squadra. Tra le partenze più
significative spicca quella di Retegui, capocannoniere della scorsa Serie A, passato all’Al-
Qadsiah. Sul fronte degli acquisti, invece, è da segnalare l’ingaggio dell’ex portiere del
Milan, Sportiello.

Il Bologna, guidato da Italiano, si sta invece distinguendo per alcune operazioni di mercato
di rilievo: i rossoblù potranno contare sugli arrivi di Bernardeschi, Casale, Ilich, Immobile e
Pobega. Tra le cessioni si registrano quelle di Ndoye e Calabria.

Il Cagliari ha invece puntato su diversi elementi provenienti dal Napoli, acquistando il
centrocampista Gaetano, il portiere Caprile e il centrocampista Folorunsho. Si tratta di un
Cagliari ambizioso, deciso a non recitare un ruolo secondario.

La Cremonese, neopromossa, ha invece rinforzato la rosa con il difensore Mussolini dalla
Lazio, il portiere Nava ex Milan e la bandiera leccese Baschirotto.

Molto attiva la Fiorentina tra i cui acquisti spiccano quelli del centrocampista Fagioli dalla
Juventus, dell’ex atalantino Gosens e del difensore Kospo dal Barcellona.

Tra i trasferimenti di maggior rilievo risaltano la partenza di Nico Gonzalez dalla Juventus,
il trasferimento di Biraghi al Torino, il ritorno di Cataldi alla Lazio e l’addio di Zaniolo per la
scadenza del prestito.

L’Inter, invece, ha condotto una campagna acquisti piuttosto contenuta, mirata soprattutto
al rafforzamento della rosa, favorita anche dalle cessioni di Correa e Arnautovic — con
quest’ultimo che ha lasciato a fine contratto. Sul fronte acquisti resta ancora incerta la
situazione di Lookman, che l’Atalanta cerca di trattenere.

La Juventus si è distinta invece per l’arrivo dell’ex milanista Kalulu, del portiere Di Gregorio
dal Monza e della coppia del Porto Conceicao e Joao Mario, rispettivamente attaccante e
difensore.

Il centrocampista Modric, svincolato e veterano del Real Madrid, sarà a disposizione di
Allegri al Milan, che invece vede partire Theo Hernandez, approdato all’Al Hilal.
Infine, la Roma considera l’arrivo del nuovo allenatore Gasperini il vero colpo di mercato: il
prossimo derby capitolino promette scintille, con l’ex tecnico dell’Atalanta e Sarri a
confronto in panchina, per uno spettacolo imperdibile.




Mondiale per Club 2025: analisi e prime impressioni sul torneo

Tra lunghe attese, anticipazioni e polemiche, la Coppa del Mondo per club è finalmente iniziata, portando con sé grandi aspettative e qualche dubbio, come spesso accade in queste competizioni. Le quote scommesse Mondiale per Club, influenzate anche dalla mancanza di altri eventi calcistici di rilievo in questo periodo, riflettono quanto questa competizione sia sentita e seguita dagli appassionati, ma la manifestazione si presenta già come un evento controverso, tra innovazioni, critiche e dinamiche di potere nel calcio globale.

Questo torneo, organizzato dalla FIFA, rappresenta un tentativo di creare un palcoscenico globale per club provenienti da tutto il mondo, ampliando la tradizionale formula con ben 32 squadre coinvolte rispetto alle poche presenti nelle passate edizioni. Il progetto, voluto fortemente dal presidente Gianni Infantino, mira a diventare il culmine delle competizioni per club, una nuova era per il calcio. Il prestigio del trofeo, realizzato da Tiffany e recante il nome del presidente FIFA inciso due volte, sottolinea questa ambizione.

Ma le prime impressioni suggeriscono un quadro meno entusiasmante. Innanzitutto, il torneo soffre di un evidente squilibrio tecnico: squadre come il Bayern Monaco dominano nettamente, mentre altre, come l’Auckland City, subiscono pesanti sconfitte. Questo mette in discussione il valore competitivo della manifestazione, che spesso si traduce in partite tutt’altro che equilibrate. Inoltre, molte delle squadre europee più blasonate, come Liverpool e Barcellona, non prendono parte alla manifestazione, riducendo così il fascino complessivo.

Le reazioni da parte di addetti ai lavori e tifosi sono divise. Alcuni, come Marco Tardelli, sottolineano il sovraccarico del calendario calcistico e il rischio di appesantire ulteriormente la stagione, mentre altri, come Giuseppe Dossena, vedono nel torneo una nuova vetrina di prestigio per club e giocatori. Anche Inter e Juventus, rappresentanti italiani, cercano di sfruttare al meglio questa competizione per rilanciare la propria immagine internazionale.

Un altro aspetto cruciale riguarda le dinamiche economiche e politiche. La FIFA ha strutturato un montepremi imponente, di circa un miliardo di dollari, con distribuzioni molto differenziate a favore delle squadre europee. Questo riflette il divario economico esistente nel calcio mondiale, che si traduce in una disparità anche sul campo. Inoltre, il sostegno finanziario arrivato dall’Arabia Saudita ha sollevato dibattiti legati al cosiddetto “sportswashing”, evidenziando come lo sport venga talvolta utilizzato come strumento di immagine per governi con contesti controversi.

Anche la vendita dei biglietti e gli accordi con i broadcaster hanno fatto registrare qualche difficoltà iniziale, soprattutto per le partite meno attrattive, con l’organizzazione che ha dovuto abbassare i prezzi e proporre pacchetti promozionali in vista del Mondiale per nazionali 2026. Tutto ciò mostra come il torneo sia ancora in fase di rodaggio, con la necessità di costruire un appeal più solido e una maggiore partecipazione da parte del pubblico.

In conclusione, il Mondiale per Club 2025 si presenta come un torneo ambizioso ma ancora da definire. Il bilancio delle prime settimane sarà fondamentale per capire se la FIFA riuscirà a creare davvero una “nuova era” per il calcio per club o se dovrà rivedere profondamente le sue strategie. Il calcio mondiale resta, come sempre, uno spettacolo in continua evoluzione.




Le tre squadre che possono diventare rivelazioni della prossima Serie A

Attenti a quelle tre, insospettabili squadre pronte a riscattarsi dopo un’annata complicata. Oltre al Napoli, favorito per la vittoria dello scudetto, e alla solita Inter con l’aggiunta della Juventus, ci sono tre squadre di Serie A che nella prossima stagione potrebbero recitare un ruolo da protagonista diventando vere e proprie rivelazioni rispetto al recente passato. Secondo i migliori siti scommesse è la squadra di Conte la grande favorita per il titolo ma, come detto, dietro ci sono progetti tecnici pronti a imporsi. Come quelli di Milan, Roma e Lazio. Tre grandi deluse dell’ultima stagione, ognuna con una storia diversa. La Roma, ad esempio, è partita male ma poi con Ranieri ha sfiorato l’impresa, ovvero l’ingresso in Champions League. La Lazio invece era partita bene prima di crollare nel finale. Il Milan è stato costantemente in bilico e in crisi conquistando solo la Supercoppa Italiana in finale ai danni dell’Inter. Ma ora le tre società hanno progetti ambiziosi che partono dal valore dei rispettivi allenatori già scelti e ufficializzati

Gasperini, la grande scommessa (e bellezza?)

Al momento c’è prudenza nel citare il film del premio Oscar Paolo Sorrentino perché Gasp dopo nove anni di Atalanta è chiamato a dimostrare di poter far bene e incidere anche in una big. L’Atalanta lo è diventata dopo il suo lavoro. L’Inter lo era ma Gasp fallì, anche se era molto più giovane e inesperto. Quello che ha appena firmato per la squadra della Capitale ha una matta voglia di dimostrare il proprio valore in giallorosso ripetendo gli anni show con la Dea culminati con la vittoria dell’Europa League nel 2023. Vedremo che tipo squadra verrà allestita, di sicuro Gasperini ha tutta l’intenzione di rinnovarsi ma lasciando che il suo calcio continui a essere praticato anche alla Roma. L’obiettivo sarà la Champions League che però passerà attraverso il bel gioco, la bellezza appunto. Ma anche attraverso una continuità di risultati che ha rappresentato il marchio di fabbrica del Gasp. Allenatore europeo, pratico e moderno. Ma a Roma ancora tutto da scoprire. Per i tifosi, sui siti scommesse bonus già pronti: sarà la Roma la rivelazione del prossimo campionato?

Milan, ritorno al passato con quali risultati? 

Quindici anni dopo, al Milan ritorna Allegri dopo la vittoria dello scudetto, i gol di Ibrahimovic, il periodo felice di un club che da anni punta al ritrovato successo dopo Pioli. Allegri è stata la scelta sicura dopo quelle infelici di Fonseca e Conceicao. Un allenatore esperto, carismatico, che sa lavorare coi giovani e coi big, a cui la società chiederà di entrare nelle prime quattro ma senza porsi limiti. Max, d’altronde, è uno abituato a vincere. L’ultimo trofeo nel 2024 con la Juve: la Coppa Italia prima dell’addio. Si era parlato per lui di Napoli ma alla fine con la conferma di Conte Allegri ha scelto il Milan ed è convinto di poter restituire al club il blasone che merita, a cui era abituato. Anche in questo caso, chissà con quali giocatori. E soprattutto se con la conferma o meno di Rafael Leao, leader tecnico della squadra quando in forma ma troppo discontinuo e spesso fuori dal gioco. Sarà questa una delle grandi scommesse del nuovo allenatore dei rossoneri. 

Sarri, si torna sempre dove si è stati bene

Non è stata una sorpresa la scelta di Sarri di tornare alla Lazio. Chi lo conosce bene sa quanto avesse vissuto con entusiasmo la sua avventura in biancoceleste che si era conclusa in modo improvviso ma sereno, senza strappi. La conferma? Il ritorno. Lotito lo ha scelto perché di lui si fida e sa che Sarri con questo organico potrà permettere alla Lazio di raggiungere quell’atteso salto di qualità. Baroni era partito bene ma poi la Lazio ha avuto difficoltà improvvise fino al crollo nel finale. Sarri conosce già l’ambiente e gran parte della rosa. Il club gli affiderà pieni poteri sul mercato per costruire un organico a sua immagine e somiglianza. Il resto lo farà il lavoro sul campo e la solita maniacale applicazione di un calcio che ha fatto scuola dall’Empoli in poi. Lo hanno conosciuto anche all’Olimpico




Inter in finale di Champions: gli intrecci di calendario tra Nazionale e Mondiale per club FIFA

Grazie all’epica vittoria per 4-3 ai tempi supplementari contro il Barcellona, l’Inter ha raggiunto la finale di Champions League per la seconda volta negli ultimi tre anni. I nerazzurri sfideranno il PSG (vittorioso per 2-1 sull’Arsenal nel return match dell’altra semifinale) nell’ultimo atto in programma sabato 31 maggio a Monaco di Baviera.

L’exploit europeo, e il serrato testa a testa in campionato con il Napoli, costringeranno la squadra allenata da Simone Inzaghi ad un finale di stagione ad altissima intensità, destinato a protrarsi per più di un mese considerando anche l’ormai imminente Mondiale per club FIFA, al via il 14 giugno prossimo. Diverse variabili rischiano di rendere gli intrecci di calendario, e la gestione dei vari appuntamenti, quantomeno complessi, tenendo conto anche degli impegni della Nazionale maggiore, che a giugno inizierà il proprio percorso di qualificazione verso il Campionato del Mondo del 2026.

Campionato: gli scenari per l’ultimo turno

L’ultima giornata del campionato 2024/25 è in programma nel weekend del 24 e 25 maggio prossimi; in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Lega Calcio, quel che è certo è che il Napoli e l’Inter giocheranno in contemporanea, rispettivamente in casa contro il Cagliari e in trasferta a Como. Qualora il verdetto dovesse essere ancora in bilico, il turno finale del campionato potrebbe essere anticipato a venerdì 23 maggio, in modo tale da ricavare uno slot utile in caso di eventuale spareggio scudetto.

Poiché l’Inter sarà impegnata il 31 maggio nella finale di Champions, andrebbe individuata una data nella settimana precedente ad almeno 96 ore di distanza dal match di campionato. Di conseguenza, se i nerazzurri dovessero chiudere a pari merito con il Napoli, si ritroverebbero probabilmente a giocare lunedì 26 o martedì 27 lo spareggio. L’ipotesi, per quanto verosimile, non sembra godere di particolare considerazione da parte dei bookmaker; guardando alle quotazioni delle piattaforme di scommesse sportive online, ad esempio, vedono il Napoli favorito sull’Inter, con gli azzurri vincenti quotati poco meno di un quinto dei nerazzurri.

L’incastro con le gare della Nazionale

A rendere ancor più complicata l’eventuale collocazione dello spareggio scudetto ci sono, come già accennato, gli impegni della Nazionale. Gli azzurri, infatti, saranno impegnati il 6 giugno in casa della Norvegia, nel primo match del girone di qualificazione ai Mondiali del 2026. Poiché gli scandinavi hanno già 6 punti all’attivo, grazie alle vittorie in trasferta contro Moldavia e Israele, l’Italia si giocherà verosimilmente una buona fetta delle proprie chance di qualificazione all’Ullevaal Stadion di Oslo. Tre giorni dopo, a Reggio Emilia, è in programma il secondo match di qualificazione, contro la più abbordabile Moldavia.

 Va da sé, quindi, che non sarebbe materialmente possibile posticipare un eventuale spareggio oltre la finale di Champions League, data l’incombenza del doppio impegno degli azzurri.

Il Mondiale per Club

Sullo sfondo di una stagione logorante ma altamente competitiva, per l’Inter si prospetta anche la partecipazione alla prima edizione del Mondiale per Club FIFA. La squadra di Inzaghi esordirà il 17 giugno (8 giorni dopo Italia – Moldavia) contro il Monterrey e giocherà l’ultima gara del girone il 25 giugno contro il River Plate. Verosimilmente, il 30 giugno, o il 1° luglio (se non dovesse arrivare prima nel proprio gruppo) giocherà gli ottavi di finale, con eventuali quarti di finale in programma il 4 o il 5 luglio.

 Insomma, Simone Inzaghi avrà il suo bel da fare nel gestire le energie fisiche e nervose, anche in funzione dell’organizzazione logistica del torneo; dopo la prima gara da disputare a Los Angeles, l’Inter giocherà gli altri due incontri del girone a Seattle. Gli ottavi, a seconda del piazzamento finale nel raggruppamento, sarebbero da disputare praticamente dall’altra parte del paese, a Charlotte (Nord Carolina) o Atlanta (Georgia).




Inter: l’ultima speranza italiana in Champions League

La recente fase dei playoff di Champions League ha segnato un momento difficile per il calcio italiano, con il Milan, l’Atalanta e la Juventus eliminate e l’Inter rimasta come unica rappresentante italiana nella competizione. Un ulteriore scossone nelle quote delle scommesse Champions League, dunque, con i bookmaker che si ritrovano nuovamente a disegnare le previsioni sulle prossime fasi della competizione. Ripercorriamo gli ultimi match fino al sorteggio degli ottavi, che hanno visto I nerazzurri accoppiati al Feyenoord, con l’andata prevista in Olanda il 4 marzo e il ritorno a Milano una settimana dopo, l’11 marzo.

Il Milan è stato sconfitto proprio dal Feyenoord, con il tecnico ad interim Pascal Bosschaart che ha guidato gli olandesi a una vittoriosa conquista (1-0 la gara di andata, 1-1 quella di ritorno). L’Atalanta, invece, è stata eliminata dal Club Brugge, grazie alle prestazioni decisive di giocatori come Simon Mignolet e Ardon Jashari che hanno portato la squadra a vincere sia la gara di andata che quella di ritorno. La Juventus, infine, dopo una vittoria per 2-1 nell’andata contro il PSV Eindhoven, ha subito una sconfitta per 3-1 ai supplementari nel ritorno, sancendo la loro uscita dalla competizione. Queste eliminazioni hanno lasciato l’Inter come l’unica squadra italiana ancora in corsa per il titolo europeo.

Il sorteggio di Nyon ha delineato gli accoppiamenti per gli ottavi di finale, con l’Inter che affronterà il Feyenoord. Questo incontro rappresenta un’opportunità per i nerazzurri di avanzare ulteriormente nella competizione, ma anche una sfida da non sottovalutare, considerando la recente forma degli olandesi. Altri incontri di rilievo includono il derby madrileno tra Real Madrid e Atlético Madrid, e lo scontro tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen. Il Paris Saint-Germain se la vedrà con il Liverpool, mentre il Barcellona affronterà il Benfica. Questi accoppiamenti promettono spettacolo e partite di alto livello.

Con l’uscita di scena delle altre italiane, l’Inter porta sulle spalle le speranze del calcio italiano in Europa. La squadra dovrà affrontare il Feyenoord con determinazione e concentrazione, consapevole che ogni errore potrebbe costare caro. In caso di successo, i nerazzurri potrebbero incontrare ai quarti di finale la vincente tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, un’ulteriore sfida impegnativa nel loro percorso europeo.

La presenza dell’Inter negli ottavi di finale rappresenta un’opportunità per il calcio italiano di riscattarsi dopo le recenti delusioni. Un percorso positivo dei nerazzurri potrebbe non solo elevare il morale dei tifosi, ma anche migliorare il ranking UEFA delle squadre italiane, garantendo posizionamenti più favorevoli nelle future competizioni europee. Lautaro Martinez e compagni, insomma, sono chiamati a rappresentare con onore e determinazione l’Italia sul palcoscenico più prestigioso del calcio continentale.

La squadra di Inzaghi si trova ora al centro dell’attenzione come unica squadra italiana rimasta in Champions League. Il percorso è irto di ostacoli, ma con la giusta preparazione e mentalità, i nerazzurri hanno l’opportunità di lasciare un segno significativo nella competizione e di portare avanti l’orgoglio del calcio italiano in Europa.




Il punto sulla Serie B e sul leader Sassuolo

La Serie B 2024-2025 si conferma un campionato combattuto e imprevedibile, ma una squadra in particolare sembra aver preso il comando delle operazioni con una marcia inarrestabile e decisamente superiore rispetto a quella degli avversari. Il Sassuolo, retrocesso dalla Serie A solo lo scorso anno, è l’attuale leader della classifica con 40 punti e tre lunghezze di vantaggio sul Pisa secondo. Con una sola sconfitta in tutto il campionato e una striscia aperta di sei vittorie consecutive, la squadra allenata da Fabio Grosso punta a un ritorno immediato nella massima serie, mostrando una determinazione e una qualità che poche avversarie riescono a eguagliare. In questo contesto, gli appassionati e gli esperti del settore trovano sempre più interessante analizzare le prospettive future, spesso consultando le scommesse Serie B per valutare le probabilità di successo dei neroverdi e delle altre contendenti. Questo tipo di analisi permette non solo di capire chi potrebbe spuntarla per la promozione, ma anche di individuare le forze in campo più consistenti e quelle pronte a sorprendere. Il Sassuolo ha dimostrato fin dalle prime giornate di essere una delle squadre più complete del torneo. Fabio Grosso, arrivato in estate per guidare la squadra dopo la retrocessione, ha saputo creare un gruppo solido, capace di interpretare ogni partita con intensità e intelligenza tattica. La forza dei neroverdi risiede nell’equilibrio tra un reparto difensivo difficilmente perforabile e un attacco che sa essere letale nei momenti decisivi. Questa solidità ha portato il Sassuolo a vincere sfide chiave contro rivali dirette come il Venezia e il Palermo, consolidando la propria posizione di vertice in un campionato che non concede margini di errore. Un dato particolarmente significativo è la capacità del Sassuolo di mantenere alta la concentrazione anche nelle fasi più complicate delle partite. La squadra è spesso riuscita a ribaltare risultati o a gestire con maturità i vantaggi, dimostrando di essere mentalmente pronta per il salto di categoria. Tra i protagonisti di questa cavalcata ci sono giocatori esperti come Laurienté e giovani talenti che stanno attirando l’attenzione di club di Serie A e, in alcuni casi, anche internazionali. Il lavoro di Grosso ha valorizzato al massimo ogni elemento della rosa, dando al Sassuolo quell’identità vincente che lo sta distinguendo nel panorama della Serie B. Le altre squadre di vertice, come il Pisa e la Spezia, provano a tenere il passo ma faticano a replicare la continuità dei neroverdi. Il Pisa, in particolare, pur essendo a soli tre punti di distanza, non riesce a trovare la stessa efficacia nei momenti decisivi del campionato. Questo divario mentale e tecnico potrebbe rivelarsi determinante nel lungo periodo, rendendo il Sassuolo la principale favorita per la promozione diretta. Tuttavia, come ricordano spesso gli stessi protagonisti, la classe cadetta è un torneo lungo e pieno di insidie, dove anche la minima distrazione può costare caro. Con il mercato di gennaio alle porte, una delle questioni più dibattute riguarda la possibilità di rinforzi per le squadre di vertice. Il Sassuolo, tuttavia, ha fatto sapere che non intende stravolgere l’equilibrio attuale, puntando tutto sul gruppo che sta dominando il campionato. Questa scelta, apparentemente conservativa, riflette la fiducia totale nella rosa attuale e nella capacità di Fabio Grosso di condurre il Sassuolo verso il ritorno in Serie A. Mentre le altre squadre si muovono per colmare eventuali lacune, i neroverdi sembrano avere già tutto ciò che serve per centrare l’obiettivo, ma l’attenzione deve rimanere alta. Se la lotta per la promozione diretta rimane aperta, dunque, possiamo confermare ce il Sassuolo appare la favorita per raggiungere l’ambito traguardo. Con un cammino quasi perfetto finora, la squadra di Grosso si candida a chiudere questa stagione come
protagonista assoluta, in un campionato che continua a regalare emozioni e sorprese a ogni giornata.




Il Manchester City senza Rodri è ancora la favorita per la Champions?

Con l’infortunio di Rodri, il Manchester City affronta una delle sfide più difficili della sua stagione. L’assenza del centrocampista spagnolo, descritto da Pep Guardiola come insostituibile, potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla Premier League, ma anche sulla corsa alla Champions League. 

Ma il City può ancora mantenere il suo status di favorita nelle quote Champions?

Rodri è un elemento cruciale per il Manchester City. Non solo ha segnato il gol che ha regalato la Champions League alla squadra due anni fa, ma il suo ruolo nel centrocampo di Guardiola è fondamentale. L’infortunio al ginocchio destro, subito durante l’ultima partita contro l’Arsenal, potrebbe tenerlo fuori dai campi di gioco per un periodo compreso tra 6 e 7 mesi, a seconda della gravità della lesione. La mancanza di un giocatore del suo calibro potrebbe rivelarsi una perdita in grado di determinare l’intera stagione della squadra.

I dati parlano chiaro: il City ha un tasso di vittoria del 74% con Rodri in campo, e quando non è presente, questo numero scende al 62%. È evidente che la sua assenza comprometterà la capacità della squadra di mantenere il ritmo in campionato e in Europa.

Con Rodri e Kevin De Bruyne entrambi infortunati, Guardiola si troverà inevitabilmente costretto a modificare le sue strategie. In questo contesto, Ilkay Gundogan, di ritorno al City dopo un breve periodo al Barcellona, e Mateo Kovacic, ex Inter, sono i candidati più probabili a riempire il vuoto, incolmabile, lasciato dallo spagnolo. Tuttavia, nessuno dei due ha la stessa capacità di controllare il gioco come Rodri. Questo richiederà un adattamento tattico, che potrebbe influenzare non solo la formazione, ma anche le dinamiche complessive della squadra.

Nonostante le difficoltà, il Manchester City continua a essere considerato tra i principali contendenti per la Champions League. Le quote Champions lo collocano ancora come favorito, grazie alla forza del resto della rosa e all’esperienza di Guardiola. Nelle prime due partite del girone, il City ha ottenuto un pareggio contro l’Inter e una vittoria convincente contro il Bratislava, segnando 4 gol senza concederne nessuno. 

Le prossime sfide contro Sparta Praga e Sporting Lisbona saranno cruciali per confermare la solidità della squadra in Europa, in una competizione che con il nuovo format risulta ancora più agguerrita. Squadre come il Bayern Monaco e il Real Madrid non dormono sugli allori, e l’assenza di Rodri potrebbe rivelarsi decisiva in partite di alta intensità. Tuttavia, il City ha dimostrato una resilienza che non può essere sottovalutata, e Guardiola è noto per la sua capacità di trovare soluzioni creative anche in situazioni difficili.

In sintesi, l’infortunio di Rodri rappresenta una sfida significativa per il Manchester City. La sua mancanza potrebbe influenzare non solo il rendimento della squadra in Premier League, ma anche le ambizioni europee nella Champions League, competizione che Guardiola sperava di riconquistare dopo aver ceduto il passo lo scorso anno al Real Madrid. 

Le quote vedono il City ancora tra i favoriti, ma il percorso per mantenere questo status sarà complicato e richiederà un adattamento rapido ed efficace da parte di Guardiola e dei suoi uomini. Le prossime partite saranno decisive per capire se il City potrà continuare a puntare al titolo, sia in Inghilterra che in Europa.




Simeone e la Champions, un rapporto di odio e amore

Ancor più del rapporto amore odio di Simeone con la Champions League bisognerebbe parlare del rapporto d’amore con l’Atletico Madrid di cui è ininterrottamente allenatore dal 2011. In questo lasso di tempo El Cholo, con i madrileni, ha vinto 2 Europa League (2012 – 2018), bissate con altrettanti successi nella Supercoppa Europea. Nella Liga va registrata la vittoria nella stagione 2013 – 2014. Quello che invece manca dalla bacheca di Simeone è la Champions League, nonostante le due finali del 2014 e 2016.

Attualmente l’Atletico Madrid di Simeone si appresta a disputare i quarti di finale contro il Borussia Dortmund. La partita di andata è prevista per mercoledì 10 aprile 2024 ore 21.00 presso lo Stadio Civitas Metropolitano di Madrid. Con una capienza di circa 68.000 spettatori il Cividas Metropolitano è il luogo d’elezione dell’Atletico; si tratta di una struttura moderna e progettata per garantire la massima visibilità in ogni punto dell’impianto. Per la cronaca, i cugini del Real Madrid si esibiscono presso lo stadio di loro proprietà: il Santiago Bernabeu.

Il ritorno tra l’Atletico Madrid e il Borussia Dortmund è previsto invece per martedì 16 aprile 2024 sempre alle ore 21.00. Il percorso dell’Atletico Madrid nella fase a gironi è stato abbastanza agevole chiudendo al primo posto e conquistando 14 dei 18 punti disponibili. Assieme all’Atletico figuravano la Lazio, il Feyenoord e il Celtic. Oltre all’Atletico, ha passato il turno la Lazio, che si è poi dovuta arrendere al Bayern Monaco (1-0 – 0-3) nel turno degli ottavi di finale. L’Atletico invece ha proseguito la sua marcia positiva eliminando l’Inter di Simone Inzaghi, ex compagno di squadra nella Lazio di inizio anni 2000, (1-1, 2-1). Una vittoria di prestigio anche contro il parere dei bookmaker il cui pronostico vedeva i nerazzurri favoriti.

Nella sfida col Borussia Dortmund le quote Champions League danno l’Atletico Madrid di Simeone come nettamente favorito nella partita di andata. La vittoria interna è quotata a 1.77, il pareggio a 3.65 e la vittoria esterna a 4.65, mentre per il passaggio del turno gli spagnoli restano favoriti con quote oscillanti tra 1.57 e 1.65 contro 2.20 e 2.25 dei tedeschi.

Ben diverso è il discorso per la vittoria finale dove gli antepost assegnano ai madrileni ben poche possibilità di vittoria finale, appena 13.00. In una situazione così complicata con alcune tra le più forti squadre europee approdate ai quarti, all’Atletico è toccata la fortuna di incrociare quella che probabilmente è la meno forte tra le otto. Il passaggio del turno con l’accesso alle semifinali è alla portata del Cholo, poi chissà.




Atalanta-Sporting: storia, ambizioni e statistiche della sfida

Giovedì 14 marzo, alle 21.00, l’Atalanta sarà chiamata ad un confronto cruciale, quello contro lo Sporting Lisbona, per un match che determinerà quale delle due squadre accederà ai quarti di finale della UEFA Europa League. Dopo il pareggio sul risultato dell’1-1 nella gara di andata, il Gewiss Stadium di Bergamo sarà teatro di una partita carica di tensione, in cui la Dea di Gian Piero Gasperini dovrà giocare tutte le sue carte per ottenere l’accesso ai quarti di finale.

 

Nell’ultimo periodo l’Atalanta ha mostrato un andamento altalenante in Serie A, con una serie di risultati meno brillanti rispetto al suo solito standard che, tuttavia, non ha compromesso completamente la sua posizione in classifica, avendo mantenuto una posizione importante per quanto riguarda le competizioni europee, e dimostrando di essere ancora una forza da non sottovalutare.

 

Lo Sporting Lisbona di Ruben Amorim, d’altro canto, si trova di fronte a una sfida difficile, specialmente considerando il suo storico negativo nelle partite contro squadre italiane in trasferta. Con 16 partite disputate in territorio italiano nelle competizioni europee senza mai ottenere una vittoria, la squadra portoghese cercherà di ribaltare questa tendenza sfavorevole, ma la sfida di giovedì rappresenta a tutti gli effetti un ostacolo in salita.

 

Analizzando le prestazioni recenti delle due squadre, emerge che l’Atalanta ha dimostrato una notevole solidità in Europa League, perdendo solo due delle ultime 20 partite nella competizione e mantenendo l’imbattibilità in questa stagione con 3 vittorie e 1 pareggio. Dall’altra parte, lo Sporting Lisbona ha ottenuto solo tre vittorie nelle ultime 14 partite europee, ma ha mostrato segni di miglioramento con due vittorie nei suoi ultimi quattro incontri.

 

In termini tattici, l’approccio aggressivo difensivo dell’Atalanta è evidente, con il secondo più basso PPDA (Passes per Defensive Action) della stagione, un dato che evidenzia l’intensità della pressione esercitata dalla squadra fuori dalla propria trequarti difensiva. Questo aspetto più tecnico potrebbe essere cruciale nell’andamento della partita contro lo Sporting Lisbona.

 

Guardando alle statistiche emerge, infine, che questa sarà l’ottava sfida tra le due squadre nelle competizioni europee, con un bilancio di due vittorie per lo Sporting, tre per l’Atalanta e due pareggi. Nonostante le sfide passate, questa gara di ritorno negli ottavi di finale sarà un nuovo capitolo nella storia delle due squadre, capitolo nel quale la favorita sembra proprio la squadra di Gian Piero Gasperini, almeno stando a quelle che sono le quote vincente Europa League.

 

Con la Dea che cerca di consolidare la sua posizione in Europa e lo Sporting Lisbona che mira a cambiare il proprio destino in trasferta, la partita promette emozioni e suspense fino all’ultimo minuto. I tifosi possono aspettarsi un’epica battaglia calcistica al Gewiss Stadium, dove l’Atalanta cercherà di difendere il proprio territorio e avanzare nella competizione europea per scrivere nuove pagine nel grande libro della storia del calcio.




Ucraina-Italia si decide tutto per Spalletti, le scelte di formazione

Con l’arrivo delle ultime due partite del girone C delle qualificazioni agli Europei 2024, l’Italia di Luciano Spalletti è pronta a intensificare gli sforzi per conquistare un pass per la fase finale in Germania. La squadra azzurra, attualmente al terzo posto con dieci punti sotto Inghilterra già qualificata per i prossimi e Ucraina, ha davanti a sé due sfide cruciali contro la Macedonia del Nord e l’Ucraina.

La prima tappa per gli azzurri sarà la sfida contro la Macedonia del Nord venerdì 17 novembre alle 20:45: la vittoria in questo incontro potrebbe facilitare il cammino verso la qualificazione ed è proprio per questo che Spalletti sta studiando e preparando con attenzione la strategia di gioco e la disposizione dei giocatori in campo. La probabile formazione vede Donnarumma in porta, con una difesa a quattro composta da Di Lorenzo, Acerbi, Bastoni e Dimarco. A centrocampo, Barella e Colpani si posizioneranno come mezzali, con un ballottaggio tra Locatelli e Jorginho come playmaker. In attacco, Berardi e Politano competono per l’esterno destro, mentre Raspadori sarà il centravanti, supportato da El Shaarawy sulla sinistra.

Il secondo e cruciale appuntamento sarà contro l’Ucraina, lunedì 20 novembre alle 20:45. Con la classifica attuale, l’Italia deve mantenere il secondo posto per evitare i playoff. La probabile formazione vedrà Scamacca come centravanti, con Kean sulla sinistra e Zaniolo sulla destra. A centrocampo, Frattesi e Bonaventura potrebbero agire come mezzali. Cambiaso, in grande forma alla Juventus, potrebbe avere una chance da titolare in difesa.

Attualmente, come dicevamo, l’Inghilterra è in testa al girone con 16 punti, già qualificata per gli Europei. Segue l’Ucraina a 13 punti, e l’Italia è terza a 10 punti, mentre Macedonia del Nord e Malta sono già fuori dai giochi. L’obiettivo per gli azzurri è ottenere un secondo posto, evitando così i complicati playoff.

La Macedonia del Nord, che ha ottenuto un pareggio contro l’Italia nel precedente incontro, potrebbe scendere in campo con un 3-4-3 cercando compattezza al centro del campo o con un 3-4-1-2. L’Ucraina, già sconfitta dall’Italia in casa, potrebbe optare per un 4-2-3-1 per cercare di pungere gli azzurri con i suoi esterni d’attacco: aspetto che gioca a vantaggio della nazionale allenata da Serhiy Rebrov è la presenza di un solo match da preparare e non due come per gli azzurri.

Con il lavoro instancabile di Luciano Spalletti e il sostegno degli appassionati tifosi italiani, l’Italia si prepara a lottare per il passaggio a Euro 2024. Dopo le delusioni mondiali degli ultimi anni, infatti, il popolo azzurro ha bisogno di tornare a vivere emozioni forti come quelle che nel 2020-21 portarono proprio alla conquista della vetta d’Europa, con l’epica sconfitta dell’Inghilterra ai rigori.

Con una combinazione di talento e determinazione gli azzurri mirano a conquistare la loro strada verso il successo in Germania: i pronostici sostengono l’Italia, dando un’occhiata alle quote delle scommesse on line  gli azzurri sono strafavoriti per la vittoria contro la Macedonia del Nord e hanno buone probabilità di proseguire nel loro cammino anche imponendosi sull’Ucraina, sperando così di accedere alla qualificazione agevolmente, senza dover passare per i temuti, e odiati, play-off.