Giappone, tutti allo stadio…con il cellulare

Giappone, tutti allo stadio…con il cellulare

In Giappone, con la ripresa del calcio a porte chiuse, c’è chi sta lavorando a un’app che permetterà agli appassionati di interagire durante la partita direttamente da casa propria.

Si chiama “Remote Cheerer” ed è stata sviluppata da Yamaha Corporation e consentirà di applaudire, incitare e anche fischiare i calciatori della propria squadra del cuore o, addirittura, emettere suoni della propria voce tramite dei vocali che verranno successivamente emessi nello stadio attraverso 50 altoparlanti giganti distribuiti per l’intera struttura.

Si tratta di qualcosa che apre le porte alla fine del tifo dal vivo o di una bella iniziativa, grazie alla sua capacità di non far sentire ai tifosi e agli stessi giocatori la mancanza del supporto sugli spalti? Sicuramente dipende dai punti di vista: per chi, come la maggior parte degli appassionati di calcio europei, vede il calcio in una certa maniera, si tratta di un abominio, di qualcosa che può progressivamente andare a sostituire il tifo vero e che lo abbassa ad un’attività che chiunque può comodamente svolgere da casa: la vittoria di chi vorrebbe meno supporters e più fans, di chi vorrebbe eliminare per sempre lo spettacolo delle curve. Se tuttavia rapportiamo questa innovazione alla realtà di un Paese come il Giappone, con una mentalità più “asettica”, una passione per il calcio che non arriva ai livelli della nostra e una naturale tendenza alla spettacolarizzazione tramite la tecnologia, il fenomeno risulta più comprensibile e può anche strapparci un sorriso.

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