Riccardo Orsolini: “il calcio mi manca”
Riccardo Orsolini, talentuosissimo esterno del Bologna classe ‘97, si è raccontato in una lunga intervista su Instagram a Cronache di Spogliatoio dove ha parlato di se stesso come persona, del suo ruolo in campo e della sua carriera. Andiamo a vedere le cose più interessanti dette dal giovane attaccante dei rossoblù.
Parlando in generale del calcio ha dichiarato: «Il calcio mi manca un casino, è un dramma per tutti. Non potendo uscire di casa e fare attività fisica è un po’ dura. Mi sto attrezzando ma è difficile. In casa ho un tapis roulant per svagare la mente. Io non ho una villa con megapiscina e palestra, ma mi adatto»
Riguardo al suo modo di giocare: «Giocare con entrambi i piedi è una dote naturale, fin dalle giovanili sono stato predisposto a fare la giocata. Nel vivaio ero piccolino e facevo fatica, poi sviluppandomi in Prima Squadra ho rafforzato il mio fisico, mi sono sviluppato ma mantenendo le caratteristiche che mi contraddistinguono. La mia è una dote preziosa: sono un esterno mancino e non ce ne sono tanti a giro, soprattutto in Italia»
Sull’apporto che il tecnico Siniša Mihajlović gli ha dato: «Ho fatto uno step mentale che mi è servito per avere maggiore sicurezza in campo: sentirmi meno bellino in campo e più concreto. Mi ha aiutato molto Mihajlovic, mi sento completamente cambiato come giocatore e come uomo rispetto a due anni fa. Posso dare sicuramente molto di più, sono giovane. Mi sono trovato bene fin da subito. Venivo da una mezza stagione in cui non giocavo quasi mai titolare, mi avevano cambiato ruolo. Appena arrivato mi ha buttato dentro titolare ed esterno. Mi ha dato continuità e fiducia»
Sul passaggio dall’Ascoli alla Juventus: «Venivo da una piccola realtà, avevamo le strutture ma non come a Torino. Mi sono trovato in un JMedical stracolmo di persone, dai giornalisti ai fotografi. Ho chiesto al mio procuratore: ‘Ma stanno qua per me, non è che c’è qualche altro giocatore a fare le visite?’. Vedere la loro organizzazione mi ha fatto effetto. Non la vedevo mai in allenamento. Andavano al doppio, venivo dalla Serie B e l’intensità era diversa. Mi sono trovato a disagio, non ne beccavo mezza. Mi dicevo: ‘Ma come faccio?’. Lì ho capito di non essere pronto per quel palcoscenico in quel momento. Ho capito che dovevo mettermi sotto per colmare quel gap. Sono convinto che fosse questione di ritmo: una volta acquisito, con le tue qualità riesci a confrontarti con campioni del genere»
Nonostante le parole di Walter Sabatini, che nella scorsa finestra di mercato dichiarò che Orsolini “vale 70 milioni” e che “non è comunque sul mercato”, nelle ultime ore si registrano gli interessi della Juventus, della Sampdoria e della Lazio sul ragazzo.
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