Dopo l’ennesima brutta sconfitta della sua gestione ed un periodo no che pare non abbia fine, l‘Udinese ha imposto il ritiro alla squadra, partito questa mattina, e ha chiamato a colloquio Andrea Stramaccioni. Un incontro voluto dai Pozzo, per capire quali sono i problemi che affliggono la squadra e quali sono le idee del tecnico per risolverli. I massimi dirigenti hanno esternato tutti i loro dubbi e le perplessità sul cammino della squadra, dalla quale ci si aspettava qualcosa di diverso rispetto all’attuale 14esima posizione in campionato.
Secondo i Pozzo, infatti, Strama è il primo a doversi meritare la conferma: “Questo è un anno di transizione” ha sottolineato a Udinese Channel Gino “ne siamo consapevoli e alla tifoseria chiedo di avere pazienza. Lasciamo lavorare il nostro allenatore e diamogli il tempo di fare l’esperienza che gli serve per far bene con noi. Adesso però mi aspetto prestazioni diverse in questo finale, meno alti e bassi. Fino a che non arriveremo a 40 punti, continuerà il ritiro. Noi continuiamo a pagare gli stipendi e a rispettare i nostri obblighi, ma adesso ci aspettiamo qualcosa in più anche dai nostri calciatori”.
Il tecnico, nonostante tutto, ha un ottimo rapporto con Gino Pozzo, l’uomo che l’ha scelto. Nelle ultime giornate dovrà provare a fare qualcosa di diverso, serve una risposta di carattere da parte dei giocatori e da parte sua; le prossime 8 partite saranno decisive se vorrà salvare la sua panchina, poi si tireranno le somme. Stramaccioni è avvisato.